[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Berlusconi, tutti ne parlano...
- Subject: Berlusconi, tutti ne parlano...
- From: "José F. Padova" <jospadov at tin.it>
- Date: Mon, 14 Jul 2003 10:58:50 +0200
Berlusconi, tutti ne parlano... Paolo A. Dossena "Azione", Lugano CH, 9 luglio 2003 Sono passati pochi minuti dal penoso litigio italo-europeo, e già il giornale virtuale del colossale server americano di Yahoo (http://www.yahoo.com/), mercoledì 2 luglio ne riporta una dettagliata relazione: «Il commento nazista di Berlusconi fa scattare l'indignazione». Ogni articolo del server ospita un forum, nel quale i milioni di clienti di Yahoo, sparsi per tutto il mondo, possono scambiarsi messaggi istantanei discutendo l'argomento del pezzo. In poche ore, una polemica infuocata lascia nel forum di Yahoo ben 3717 messaggi. Intanto le agenzie di stampa hanno dato la notizia della bagarre avvenuta nel parlamento europeo attraverso la versione online dei quotidiani di tutto il mondo. «La furia dei membri del Parlamento Europeo contro la battuta nazista di Berlusconi», titola il britannico Guardian , aggiornando istantaneamente il portale della propria edizione internet. E riassume l'accaduto: « Il controverso primo ministro italiano oggi ha assunto la presidenza del consiglio UE, provocando immediatamente una furiosa controversia. Il signor Berlusconi stava tenendo un discorso inaugurando la semestrale presidenza del suo paese dell'UE, ma i suoi piani sono stati completamente oscurati da un commento dell'eurodeputato socialista tedesco Martin Schultz. La risposta è stata: - Signor Schultz, so che in Italia c'è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di kapò, lei è perfetto ». L'articolo ricostruisce poi il background di Berlusconi, ricordando «the bribery trial» (processo per corruzione), e altri fatti loschi («a slew of legal investigantions»), che accompagnano la vicenda del premier italiano. E ricordando che Berlusconi è l'uomo più ricco del suo paese, e che « direttamente o indirettamente controlla circa il 90% del mercato televisivo italiano » e quindi dell'informazione. Esattamente a questi fatti si era riferito Schultz durante il suo intervento. L'unico appoggio (dall'Italia come dall'estero), al premier Berlusconi, è venuto dal presidente americano George W. Bush, il quale si è caldamente congratulato. La stampa tedesca e francese del giorno 3 è stata unanime, definendo Berlusconi «un affare inglorioso» ( Frankfurter Allgemeine Zeitung ); «Spaghetti Berlusconi che non sono nemmeno buoni spaghetti» ( Bild ); «il padrino» ( Die Welt ); «uno che non si sa controllare» ( Le Figaro ), eccetera. La stampa italiana invece si è divisa: molti giornali hanno espresso preoccupazione, quelli di sinistra hanno picchiato alla cieca, quelli che appoggiano il governo hanno difeso Berlusconi. In questo si è distinto Libero , il giornale di Vittorio Feltri. Sotto un articolo a caratteri cubitali, indicativo dell'orientamento spirituale di questo giornale («Berlusconi sbrana il tedesco»), Feltri ha firmato un editoriale dal titolo: «Berlusconi ha fatto bene». In cui ha definito Martin Schultz «pidocchio teutonico», aggiungendo: «Se i tedeschi si sono offesi si vede che hanno la coda di paglia. Probabilmente si sono riconosciuti nel Kapo evocato dal nostro presidente del consiglio». Libero è interessante quando descrive («Berlino s'infuria, Bush applaude il cavaliere»), i moventi del presidente Bush. Il riconoscimento americano a Berlusconi gli viene dalla « sua scelta di campo davanti alla crisi irachena ed anche circa la questione israelo-palestinese ». Berlusconi viene letteralmente definito come « la testa di ponte » di Bush in Europa, il quale Bush può prendersi la «rivincita» sul cancelliere tedesco Schröder, che era stato, insieme con la Francia, ostile alla guerra in Iraq. Ma le dichiarazioni di Silvio Berlusconi degenerano nell'incidente diplomatico. Il cancelliere tedesco Gerhard Schröder vuole o deve fare quello che la Germania si aspetta da lui, convoca l'ambasciatore italiano, e apre la crisi diplomatica con l'Italia. Non basta. Con quella che doveva essergli sembrata una battuta brillante (l'uscita «nazista» del premier italiano era stata seguita da un inchino e da un prolungato e silenzioso sorriso, rivolto a Martin Schultz), Silvio Berlusconi ha infatti offeso anche le comunità ebraiche. Infatti i kapò dei lager, non erano guardie naziste, ma detenuti scelti dalle SS per guidare squadre di lavoratori costituite dagli altri detenuti. I kapò erano trattati meglio, e talvolta si distinguevano per come brutalizzavano gli altri prigionieri. Se molti detenuti erano ebrei, allora molti kapò erano ebrei. Cercando di aggiustare la situazione, Silvio Berlusconi l'ha, se possibile, peggiorata. Ha spiegato che la sua era solo « una battuta », aggiungendo che in Italia girano da anni « storielle sull'Olocausto », perché gli italiani sanno ridere anche di « una tragedia come quella ». Immediata e durissima la reazione del portavoce della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, che ha chiesto spiegazioni sugli « imbecilli che raccontano storielle sull'Olocausto » e sulle stesse « storielle ». Il giorno dopo le scuse di Berlusconi il quotidiano « Libero », spiazzato, titola: «Berlusconi ritratta. Peccato». Stavolta l'articolo di fondo («Silvio, non dovevi»), è firmato dall'ex presidente della repubblica Francesco Cossiga. In questa situazione, il punto di vista più equilibrato è stato quello del più famoso biografo di Hitler, il tedesco Johachim Fest. Fest ha avuto parole dure anche per Schultz che « ha parlato per fare arrabbiare Berlusconi, come se fosse un parlamentare dell'opposizione italiana. Mentre Berlusconi ha reagito come se fosse il Superboss d'Europa ».
- Prev by Date: Un diritto da pubblicizzare: il voto dei cittadini "comunitari" alle elezioni amministrative
- Next by Date: Italieni - La lettera dall'Italia
- Previous by thread: Un diritto da pubblicizzare: il voto dei cittadini "comunitari" alle elezioni amministrative
- Next by thread: Italieni - La lettera dall'Italia
- Indice: