Un diritto da pubblicizzare: il voto dei cittadini "comunitari" alle elezioni amministrative



Un diritto da pubblicizzare: il voto dei cittadini "comunitari" alle
elezioni amministrative

Nella mia condizione di persona proveniente da Paese straniero, residente a
Bologna e interessato alla vita della "polis", ho notato con rammarico la
carenza da parte dell'Istituzione comunale in merito alla comunicazione
dell'esistenza del diritto a voto che favorisce il processo di integrazione
in Europa e promuove la nascita della tanto auspicata identità comune .
Con il trattato di Maastricht il rapporto tra i cittadini degli Stati
membri e l'Unione europea è diventato più diretto grazie alla creazione
della cittadinanza europea che ha introdotto una serie di diritti civili e
politici, conferendo ad ogni cittadino dell'Unione il diritto fondamentale
e personale di circolare e di soggiornare, indipendentemente dallo
svolgimento di una attività economica. Di conseguenza l'articolo 19 del
Trattato CEE stabilisce  il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni
del parlamento europeo e alle elezioni amministrative (Sindaco,  consiglio
comunale, provinciale e di quartiere ) nello Stato membro in cui il
cittadino risiede, a prescindere dal fatto che ne abbia o meno la
cittadinanza, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.
L'articolo 19 mira essenzialmente a eliminare il requisito della
cittadinanza nazionale che era precedentemente prescritto dalla maggior
parte degli Stati membri ai fini dell'esercizio del diritto di voto e di
eleggibilità. Ciò serve a realizzare una migliore integrazione dei
cittadini dell'Unione nel paese ospitante. La persona che ha deciso di
risiedere in un altro Stato membro, sentirà il bisogno di essere coinvolto
nelle deliberazioni degli enti locali, perchè esse lo toccheranno da
vicino. La possibilità di partecipare all'elaborazione delle decisioni gli
è offerta con l'esercizio del diritto di voto ,alle stesse condizioni
previste per i cittadini nazionali. Votando alle elezioni comunali nel
paese di accoglienza non si perde  il diritto al voto nel paese di origine,
che comunque continuerà a permanere .
Siamo a meno di un anno delle prossime elezioni amministrative a Bologna e
la non indifferente cifra di cittadini comunitari nella nostra città non ha
ancora ricevuto l'informazione pertinente dall'Amministrazione Comunale
,che pure in questo significativo punto si sta allontanando dall'Europa.
Pertanto ritengo che sia più che mai necessario che si faccia una vasta
informazione sulla partecipazione al voto dei cittadini comunitari per
rendere realmente effettivo tale diritto.
Per non violare lo spirito della normativa europea e per rispettare un
basilare dovere civico spero che l'attività divulgativa sul punto ( a
tutt'oggi non iniziata) sia seriamente avviata  come compito politico
istituzionale, senza che sia attribuito all'interessato l'onere di recarsi
presso gli uffici localmente competenti per richiedere le opportune
informazioni.


Leonardo Barcelò

Leonardo501 at virgilio.it