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Un diritto da pubblicizzare: il voto dei cittadini "comunitari" alle elezioni amministrative
- Subject: Un diritto da pubblicizzare: il voto dei cittadini "comunitari" alle elezioni amministrative
- From: Leonardo Barcelò <barcelo at cilta.unibo.it>
- Date: Mon, 14 Jul 2003 10:15:05 +0200
Un diritto da pubblicizzare: il voto dei cittadini "comunitari" alle elezioni amministrative Nella mia condizione di persona proveniente da Paese straniero, residente a Bologna e interessato alla vita della "polis", ho notato con rammarico la carenza da parte dell'Istituzione comunale in merito alla comunicazione dell'esistenza del diritto a voto che favorisce il processo di integrazione in Europa e promuove la nascita della tanto auspicata identità comune . Con il trattato di Maastricht il rapporto tra i cittadini degli Stati membri e l'Unione europea è diventato più diretto grazie alla creazione della cittadinanza europea che ha introdotto una serie di diritti civili e politici, conferendo ad ogni cittadino dell'Unione il diritto fondamentale e personale di circolare e di soggiornare, indipendentemente dallo svolgimento di una attività economica. Di conseguenza l'articolo 19 del Trattato CEE stabilisce il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del parlamento europeo e alle elezioni amministrative (Sindaco, consiglio comunale, provinciale e di quartiere ) nello Stato membro in cui il cittadino risiede, a prescindere dal fatto che ne abbia o meno la cittadinanza, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato. L'articolo 19 mira essenzialmente a eliminare il requisito della cittadinanza nazionale che era precedentemente prescritto dalla maggior parte degli Stati membri ai fini dell'esercizio del diritto di voto e di eleggibilità. Ciò serve a realizzare una migliore integrazione dei cittadini dell'Unione nel paese ospitante. La persona che ha deciso di risiedere in un altro Stato membro, sentirà il bisogno di essere coinvolto nelle deliberazioni degli enti locali, perchè esse lo toccheranno da vicino. La possibilità di partecipare all'elaborazione delle decisioni gli è offerta con l'esercizio del diritto di voto ,alle stesse condizioni previste per i cittadini nazionali. Votando alle elezioni comunali nel paese di accoglienza non si perde il diritto al voto nel paese di origine, che comunque continuerà a permanere . Siamo a meno di un anno delle prossime elezioni amministrative a Bologna e la non indifferente cifra di cittadini comunitari nella nostra città non ha ancora ricevuto l'informazione pertinente dall'Amministrazione Comunale ,che pure in questo significativo punto si sta allontanando dall'Europa. Pertanto ritengo che sia più che mai necessario che si faccia una vasta informazione sulla partecipazione al voto dei cittadini comunitari per rendere realmente effettivo tale diritto. Per non violare lo spirito della normativa europea e per rispettare un basilare dovere civico spero che l'attività divulgativa sul punto ( a tutt'oggi non iniziata) sia seriamente avviata come compito politico istituzionale, senza che sia attribuito all'interessato l'onere di recarsi presso gli uffici localmente competenti per richiedere le opportune informazioni. Leonardo Barcelò Leonardo501 at virgilio.it
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