Incomprensibile l'atteggiamento delle forze dell'ordine



Dimostrazione pacifica dei Vigili del Fuoco davanti palazzo Chigi

		Incomprensibile l'atteggiamento delle forze dell'ordine

		Con la manifestazione pacifica di questa mattina davanti
Palazzo Chigi i vigili del fuoco hanno espresso lo stato di evidente
esasperazione cui sono costretti dalle politiche in materia di soccorso e
protezione civile. I lavoratori stanno pagando da troppi anni sulle loro
pelle riforme che impongono taglia di spesa alla pubblica amministrazione
che conseguentemente, produce taglie alla attività di prevenzione e
soccorso.. Nel corso della pacifica rappresentazione si è messa in evidenza
la capacità professionale di una categoria che non vuole essere assimilata
né contrattualmente né nelle competenze alle forze di polizia. Il saggio ha
previsto il montaggio di una scala controventata davanti Palazzo Chigi per
pochi minuti, e ha rappresentato un elemento simbolico che valorizza il
rapporto di cooperazione e coordinamento tra i lavoratori. Il vigile del
fuoco salito con una medaglia simbolica ha voluto significare la necessità
di abbandonare le politiche di propaganda sul Corpo nazionale e,
contrariamente, affrontare gli annosi problemi che affliggono la categoria.
Da oltre 18 mesi manca il contratto di lavoro e il Governo ha deciso di
accelerare il processo di militarizzazione della categoria avviando un
disegno di legge che prevede l'assimilazione dei lavoratori del Corpo
nazionale dei vigili del fuoco alle forze di polizia. Una nota stonata
nelle breve e significativa manifestazione è venuta dall'atteggiamento
delle Forze di Polizia che prima hanno tentato di impedire con la forza il
montaggio della scala, mettendo per altro a rischio gli operatori, poi
hanno stracciato lo striscione che chiedeva "Meno medaglie, più diritti e
più salari" ed infine, a manifestazione terminata, hanno operato il fermo
di 9 vigili del fuoco per oltre 3 ore e mezzo al I commissariato di Roma.
L'atteggiamento delle Forze dell'ordine non trova giustificazione e
dimostra si voglia tappare la bocca dei lavoratori che manifestano per i
propri diritti e per quelli dei cittadini che vogliono un servizio di
soccorso degno di un paese civile.

Roma 1/7/2003

Stefano Del Medico