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Un appello per il referendum sugli elettrodotti che a mio avviso spiega
bene le ragioni del si'

ho ricevuto questo; mi sembra interessante girarlo a tutt*...

APPELLO PER IL SI'
AL REFERENDUM PER LA
ABROGAZIONE DELLA SERVITU' COATTIVA DI ELETTRODOTTO


Le norme che si vogliono abrogare (art. 119 T.U. elettricità e acque e
art. 1056 C.C.) fanno sì che il proprietario di un fondo non si possa
opporre al passaggio delle linee elettriche in media e in alta tensione
(elettrodotti).
Non riguardano i cavi elettrici in bassa tensione (380 o 220 V).
Tali norme vengono invocate tutte le volte che deve essere costruito un
elettrodotto, per imporre automaticamente la servitù di elettrodotto sui
terreni interessati e quindi pagare il costo di utilizzo del suolo con
una somma simbolica.
Le norme sono state adottate negli anni '30 quando l'Italia era un Paese
agricolo e occorreva elettrificare il Paese.
Oggi non è più così.


Come ricordato dalla Corte Costituzionale nella sentenza che ha
dichiarato la ammissibilità del quesito referendario, una rete di
centinaia di migliaia di chilometri copre la Penisola. Ciò ha favorito
un modello di sviluppo, basato sul trasporto mediante grandi
elettrodotti dell'energia elettrica prodotta principalmente nelle
centrali che sfruttano combustibili fossili come il petrolio e il
carbone e le cui emissioni sono alla origine dell'effetto serra, del
buco dell'ozono, dei cambiamenti climatici. Al contrario.
La abrogazione delle norme sottoposte a referendum - ricorda ancora la
Corte - favorirà il riequilibrio del mercato dell'energia distorto dall'
incentivo agli elettrodotti costituito dalle norme di legge da abrogare,
promuovendo lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile: l'energia
solare su tutte, che viene consumata in prossimità del luogo di
produzione e non abbisogna del trasporto mediante elettrodotti.


Un secondo e non minore obiettivo del referendum è: il contenimento
dell'elettrosmog.
L'elettrosmog è l'inquinamento causato dal campo magnetico e dal campo
elettrico prodotti dal passaggio della corrente elettrica. La fonte più
importante di tale forma di inquinamento sono gli elettrodotti.


Molti studi epidemiologici hanno constatato che i bambini esposti al
campo magnetico, anche di debole intensità, generato da elettrodotti
ammalano di leucemia infantile molto più frequentemente di quelli non
esposti.
Il NIEHS-l'istituto federale americano per la salute ambientale ha
classificato il campo magnetico generato dai cavi di corrente elettrica
possibile cancerogeno già nel 1998.
La IARC, la Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione,
ha classificato lo stesso campo elettromagnetico possibile cancerogeno
nel 2001: entrambi gli istituti attribuiscono tale classificazione alla
aumentata incidenza della leucemia infantile in prossimità degli
elettrodotti. (da numerosi studi risulta che anche i tumori cerebrali, i
infomi non-Hodgkin ed altre patologie gravi possano essere ricondotte
alla stessa causa)