[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
[diritti globali] APPELLO PER IL SI
- Subject: [diritti globali] APPELLO PER IL SI
- From: "italo.disabato" <italo.disabato at libero.it>
- Date: Thu, 12 Jun 2003 17:25:23 +0200
REFERENDUM ARTICOLO 18: APPELLO PER IL SI' Il 15 e 16 giugno 2003 i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi sul referendum che abroga parti rilevanti dell'articolo 18 (relativo a "Reintegrazione nel posto di lavoro", Legge n. 300/70 Statuto dei Lavoratori) per estendere a tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti la tutela contro il licenziamento arbitrario. La libertà incontrollata di licenziamento ha ricadute sostanziali su diritti fondamentali: la libertà di pensiero, di espressione, di adesione a partiti politici, a formazioni sindacali, su ogni altra forma di tutela e su ogni altro diritto di fonte contrattuale e legale. Una questione che riguarda sicurezza, libertà e dignità nel lavoro e caratterizza modi e qualità della convivenza civile, poiché riconoscere il diritto dell'altro è il fondamento di una convivenza pacifica e questo vale nei rapporti tra individui, tra parti sociali, tra nazioni. Nell'attuale quadro politico-parlamentare il referendum è l'unico strumento possibile per difendere i diritti del lavoro e anche per sostenere concretamente una proposta di legge che estenda tutele e diritti a tutti i lavoratori, contrastando la precarietà, la piaga del lavoro nero, la perdita di competitività, l'arretratezza del nostro sistema produttivo. Aderendo a questo appello affermiamo di considerare l'articolo 18 un principio applicativo della nostra Costituzione. Costituzione che all'articolo 1 recita: "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro". E all'articolo 3: "È compito della Repubblica rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". Estendere l'articolo 18 vuol dire rendere effettivi la nostra Costituzione e l'articolo 30 della Carta europea dei diritti fondamentali ("Ogni lavoratore ha diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato"). Estendere l'articolo 18 a tutte e a tutti vuol dire rendere effettiva la condizione di cittadinanza delle lavoratrici e dei lavoratori secondo i principi di giustizia e di universalità, di libertà e di uguaglianza, fondamento della nostra idea di società Su questo si chiede un giudizio ai cittadini italiani, indipendentemente dalla loro collocazione politica: il referendum pone una questione di merito e non di schieramento. Con questo spirito sosteniamo il SI' al referendum sull'articolo 18; ci rivolgiamo a tutti i soggetti politici e sociali mobilitati per la difesa e l'estensione dei diritti nel lavoro e nella società, alle associazioni, a lavoratrici e lavoratori, alle personalità del mondo della cultura, della giustizia, dell'impegno sociale e civile, ai cittadini per costruire una società fondata sulla giustizia e non sull'arbitrio. Questione che riguarda tutti, e perciò è a tutti che ci rivolgiamo. Primi firmatari Tom Benetollo, ARCI Linda Bimbi, Fondazione Internazionale Lelio Basso don Albino Bizzotto, Beati costruttori di pace Giulietto Chiesa, giornalista don Luigi Ciotti, Gruppo Abele Sergio Cusani, associazione Liberi don Antonio Dell'Olio, Pax Cristi Dario Fo, premio Nobel Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo Giulio Marcon, ICS Moni Ovadia, attore Franca Rame, attrice Raffaele Salinari K., Terres des Hommes Fabio Salviato, Banca Popolare Etica Gino Strada, Emergency Gianni Tognoni, Tribunale dei Popoli Alex Zanotelli, missionario
- Prev by Date: da leggere...
- Next by Date: (Fwd) [uma-list] INDIETRO TUTTA
- Previous by thread: da leggere...
- Next by thread: (Fwd) [uma-list] INDIETRO TUTTA
- Indice: