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APPELLO/CALL/APPEL TAVOLO MIGRANTI DEI SOCIAL FORUM ITALIANI
- Subject: APPELLO/CALL/APPEL TAVOLO MIGRANTI DEI SOCIAL FORUM ITALIANI
- From: Grazia Naletto <naletto.lunaria at tin.it>
- Date: Fri, 20 Sep 2002 20:09:09 +0200
Care e cari, trovate qui di seguito la versione italiana, francese e inglese dell'appello con cui il Tavolo Migranti dei Social Forum convoca un'assemblea europea dei movimenti dei migranti durante il Forum Sociale Europeo ( Firenze 6-10 novembre 2002), cos" come deciso nell'ultima assemblea nazionale. Invitiamo tutti i migranti, le associazioni antirazziste e i movimenti dei migranti italiani ed europei a dare la massima diffusione all'appello e a venire a Firenze. Dear friends, you can find in this message the italian, french and inglish version of the Call promoted by the "Board of migrant people of Social Forums" (I). The Call is for a european meeting of migrant's movements during the European Social Forum (Florence, November 6th-10th). We invite you to diffuse this call and to come in Florence. Chèrs amis, vous trouvez dans ce message l'appel lancé par la La Table Migrants des Forums Sociaux Italiens pour organiser une assemblée européenne des mouvements des migrants chez le Forum Social Européen (Florence 6-10 Novembre 2002). Vous etes invités à participer et à diffuser l'appel. Appello per i diritti Il Tavolo Migranti dei Social Forum (I) invita le reti europee sulle migrazioni a un'assemblea da tenersi durante il Forum sociale europeo di Firenze Lo scorso anno, durante le giornate di contestazione del vertice G-8 tenutosi a Genova, è successo qualcosa di importante nella storia del movimento globale che si è sviluppato con rinnovata forza a partire dalle iniziative di Seattle del novembre del 1999 contro il WTO. Per la prima volta, infatti, i temi delle migrazioni e le rivendicazioni dei migranti non figuravano in una posizione marginale nei dibattiti e delle iniziative del movimento: la manifestazione del 19 luglio li poneva piuttosto al centro dell'agenda politica di quelle giornate, indicandoli come elementi strategici per il futuro del movimento. Da quelle giornate molte cose sono accadute. A livello globale l'attenzione per i temi delle migrazioni è cresciuta all'interno del movimento: si è cominciata a mettere in discussione una lettura dei movimenti migratori che li relegava unilateralmente tra le miserie indotte dalla globalizzazione neoliberista, cominciando a coglierne la ricchezza soggettiva. In Italia la manifestazione del 19 luglio dello scorso anno a Genova è stata il punto di riferimento costante all'interno di un ricco percorso di lotta, che ha coinvolto tutto il movimento, contro la nuova legge sull'immigrazione proposta dal governo di destra. Questa legge razzista (la cosiddetta legge Bossi-Fini) è stata infine approvata dal parlamento, ma il bilancio di quest'anno non è del tutto negativo: in primo luogo, abbiamo registrato una grande crescita del protagonismo e della partecipazione dei migranti (che si sono tra l'altro espressi anche nell'organizzazione del primo sciopero generale dei lavoratori migranti, tenutosi a Vicenza il 15 maggio); in secondo luogo, il dibattito politico sul significato delle migrazioni si è molto intensificato all'interno del movimento. Il Tavolo migranti dei social forum, che si è costituito subito dopo le manifestazioni di Genova dello scorso anno, è oggi una realtà consolidata, e si prepara a lanciare una grande campagna di boicottaggio della legge Bossi Fini. Ci appare tuttavia sempre più chiaro che, in presenza di potenti condizionamenti a livello europeo delle politiche e delle legislazioni dei singoli paesi membri dell'UE, l'iniziativa all'interno dei confini di un singolo Stato nazionale si scontra con limiti invalicabili. La conquista, da parte dei movimenti che lavorano sui temi delle migrazioni, di una dimensione europea è un compito che si pone oggi con urgenza. "Lotta all'immigrazione illegale", militarizzazione delle frontiere dell'Unione Europea, condizionamento della politica estera e di cooperazione alla collaborazione dei paesi "terzi" nella repressione dei flussi migratori, riduzione dei migranti a soggetti privi di diritti, da utilizzare come manodopera a basso costo quando la contingenza economica lo richiede: queste sono le priorità assunte dai governi europei a Tampere, a Laeken, a Siviglia. Ma non sono le nostre. Il forum sociale europeo, che si terrà all'inizio di novembre a Firenze, può essere una straordinaria opportunità. Intendiamo fare tutto il possibile per coglierla. E proponiamo dunque, a tutte le reti e alle realtà che in Europa da anni lavorano con i/le migranti e sui temi delle migrazioni, di organizzare una grande assemblea, tenersi possibilmente il giorno di inaugurazione del forum, affinché sia possibile programmare insieme campagne e iniziative comuni contro l'approccio sicuritario che caratterizza le politiche europee, per una idea di cittadinanza politica, civile e sociale non escludente, per una garanzia piena del diritto di asilo. Crediamo che i movimenti dei migranti possano dare un contributo essenziale al dibattito, oggi in corso, sulla costruzione di un'Europa dei movimenti, mettendo in discussione la possibilità che quest'ultima ricalchi i confini dell'Europa di Schengen e allargandola invece verso est e verso sud. Speriamo di poter contare sulla vostra partecipazione. Un caro saluto a tutti/e Il Tavolo migranti dei social forum italiani Per adesioni: mezzadra at spbo.unibo.it, naletto.lunaria at tin.it A CALL FOR RIGHTS The "Board of migrant people of Social Forums" (I) invites the European networks on migrations to a meeting in Florence at the European social forum. Last year, during the protests at the G8 in Genoa, something important happened in the history of the global movement, a movement grown stronger and stronger since November 1999 in Seattle against the WTO. For the first time the debate on migration, the migrant people and their claims have become the centre of debates and initiatives of the whole movement; with the demonstration of July the 19th they have entered centrally in the political agenda of those days and have become a strategic component for the future of the movement. Since those days many things have happened. On a global scale the attention to the themes on migration has grown inside the movement. People have started debating the interpretation of the migration movement considering it only as troubles arosing from the neo-liberalist doctrine of globalization. They started to understand its unique richness. In Italy the demonstration of July the 19th 2001 in Genoa was a steady point of reference for the crucial struggle that has involved the whole movement against the new law on immigration introduced by the current Right-wing government. This racist act (the so-called Bossi-Fini law) was finally passed in Parliament, but the result can't be considered negative on the whole. First we have seen a considerable growth in migrant people participation and activities (as we can see in the organization of the first general strike of migrant workers held in Vicenza on May the 15th ); furthermore the political debate on the significance of migration has grown inside the movement. The "Board on migration of Social Forums", set up straight afterwards the demonstration of Genoa, last year, is today a firm reality and it gets ready to launch an intensive campaign to boycott the Bossi-Fini law. It seems more and more evident that, in the context of E U policies and laws strongly conditioned, the initiative inside a single Nation clashes with insurmountable limitations. The achievement of a European dimension is a pressing task. War on illegal immigration, militarization of the EU borders, foreign and cooperation policy with the Third World Nations on agreed condition for the repression of migrant flows, reduction of the migrants to be people without rights and as a low cost workforce: these are the priorities of the European administrations in Tampere, Laeken and Siviglia, but not ours. The European Social Forum that will take place in Florence at the beginning of November, can be a great opportunity, and we are going to size it. For, we propose to all the networks and people that work in Europe with migrant people since long, to arrange a big meeting to be held on the first day of the forum. A meeting that permit us to plan together common campaigns and initiatives against the authoritative approach which is typical of the European policy, to work out a non discriminatory idea of political, civil and social citizenship and to achieve a full guarantee of the right of asylum. We think that migrant people movement can give an essential contribution to the present debate on the construction of a Europe of movements. A Europe that won't follow the boundaries of Schengen. A Europe that should expand toward the east and the south. We expect you to take part in this debate. The Board of migrant people of the Italian Social Forums to contact us : mezzadra at spbo.unibo.it, naletto.lunaria at tin.it Appel pour les droits La Table Migrants des Forums Sociaux Italiens invite les réseaux européens sur les migrations à une assemblée qui aura lieu au Forum européen de Florence L'année dernière, pendant les journées de contestation du G-8 de Gênes, il s'est passé quelque chose d'important dans l'histoire du mouvement global qui a contribué à son developpement depuis les initiatives de Seattle 1999 contre le OMC. En effet, pour la première fois, les questions sur les migrations et les revendications des migrants ne se retrouvaient plus dans une position marginale dans les programmes du mouvement: la manifestation du 19 juillet les situaient plutôt au centre de l'agenda politique, et les désignaient comme éléments stratégiques pour l'avenir du mouvement. Depuis de nouveaux développements se sont succédés. Au niveau global le mouvement a accordé una attention croissante aux thèmes des migrations: on a commencé à mettre en discussion une vision négative des mouvements migratoires qui les placent parmi les calamités produites par la globalisation néoliberiste, commençant au contraire à saisir leur richesse subjective. En Italie la manifestation du 19 juillet 2001 à Gênes est devenu une référence costante au sein de la lutte contre la nouvelle loi sur l'immigration proposée par le gouvernement de droite. Cette loi raciste ( la loi Bossi-fini) a été approuvée par la parlement, mais le bilan de cette année n'est pas totalement négatif: en premier lieu nous avons enregistré une participation croissante et un nouveau protagonisme des migrants, qui a pu s'exprimer au cours de la première grève générale des travailleurs migrants qui a eu lieu à Vicenza le 15 mai 2002.; mais encore, au sein du mouvement le débat politique sur les migrations a pris de l'ampleur. La Table migrants des forums sociaux, qui s'est constituée après les manifestations de Gênes, est aujourd'hui une réalité solide qui se prépare à lancer une grande campagne de boycottage de la loi Bossi-fini. Néanmoins, il nous semble évident que les conditionnements exercés par les politiques et les différentes législations nationales des pays membres de l'UE au sein de l'Europe recquièrent des initiatives transnationales. La conquête d'une dimension européenne est un objectif urgent pour tous les mouvements qui travaillent sur les thèmes des migrations."Lutte contre l'immigration illégale", militarisation des frontières de l'Union Européenne, conditionnement de la politique étrangère et de la coopération avec les pays "tiers" dans la répression des flux migratoires, réduction des migrants à une main-oeuvre précarisée privée de ses droits: voici les priorités décidées par les gouvernements à Tampere, à Séville et à Laeken. Mais ce ne sont pas les nôtres. Le forum social européen, qui aura lieu début novembre à Florence, peut devenir une occasion extraordinaire et nous voulons faire de notre mieux pour la saisir. Nous proposons ainsi à tous les réseaux et aux différentes groupes qui travaillent avec les migrantes et les migrants d'organiser une grande assemblée le jour de l'inauguration de forum. Au cour de cette assemblée nous pourrons programmer ensemble des campagnes et des initiatives comunes contre l'approche sécuritaire des politiques européennes, pour une idée de citoyenneté politique, civile et sociale sans exclusion, pour un respect intégral du droit d'asil. Nous croyons que les mouvements des migrants puissent contribuer au débat sur la construction d'une Europe des mouvements, et mettre en discussion la possibilité que celle-ci se limite aux frontières de l'Europe de Schengen, sans ouverture vers l'est et vers le sud. Nous espérons pouvoir compter sur votre participation. Notre amitié à tous et à toutes La Table migrants des forums sociaux italiens Pour les adhésions: mezzadra at spbo.unibo.it, naletto.lunaria at tin.it
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