APPELLO/CALL/APPEL TAVOLO MIGRANTI DEI SOCIAL FORUM ITALIANI



Care e cari,
trovate qui di seguito la versione italiana, francese e inglese
dell'appello con cui il Tavolo Migranti dei Social Forum convoca
un'assemblea europea dei movimenti dei migranti durante il Forum Sociale
Europeo ( Firenze 6-10 novembre 2002), cos" come deciso nell'ultima
assemblea nazionale. Invitiamo tutti i migranti, le associazioni
antirazziste e i movimenti dei migranti italiani ed europei a dare la
massima diffusione all'appello e a venire a Firenze.

Dear  friends,
you can find in this message the italian, french and inglish version of the
Call promoted by the "Board of migrant people of Social Forums" (I). The
Call is for a european meeting of migrant's movements during the European
Social Forum (Florence, November 6th-10th). We invite you to diffuse this
call and to come in Florence.

Chèrs amis,
vous trouvez dans ce message l'appel lancé par la La Table Migrants des
Forums Sociaux Italiens  pour organiser une assemblée européenne des
mouvements des migrants chez le Forum Social Européen (Florence 6-10
Novembre 2002). Vous etes invités à participer et à diffuser l'appel.

Appello per i diritti
Il Tavolo Migranti dei Social Forum (I) invita le reti europee sulle
migrazioni a un'assemblea da tenersi
durante il Forum sociale europeo di Firenze

Lo scorso anno, durante le giornate di contestazione del vertice G-8
tenutosi a Genova, è successo qualcosa di importante nella storia del
movimento globale che si è sviluppato con rinnovata forza a partire dalle
iniziative di Seattle del novembre del 1999 contro il WTO. Per la prima
volta, infatti, i temi delle migrazioni e le rivendicazioni dei migranti
non figuravano in una posizione marginale nei dibattiti e delle iniziative
del movimento: la manifestazione del 19 luglio li poneva piuttosto al
centro dell'agenda politica di quelle giornate, indicandoli come elementi
strategici per il futuro del movimento.
Da quelle giornate molte cose sono accadute. A livello globale l'attenzione
per i temi delle migrazioni è cresciuta all'interno del movimento: si è
cominciata a mettere in discussione una lettura dei movimenti migratori che
li relegava unilateralmente tra le miserie indotte dalla globalizzazione
neoliberista, cominciando a coglierne la ricchezza soggettiva. In Italia la
manifestazione del 19 luglio dello scorso anno a Genova è stata il punto di
riferimento costante all'interno di un ricco percorso di lotta, che ha
coinvolto tutto il movimento, contro la nuova legge sull'immigrazione
proposta dal governo di destra. Questa legge razzista (la cosiddetta legge
Bossi-Fini) è stata infine approvata dal parlamento, ma il bilancio di
quest'anno non è del tutto negativo: in primo luogo, abbiamo registrato una
grande crescita del protagonismo e della partecipazione dei migranti (che
si sono tra l'altro espressi anche nell'organizzazione del primo sciopero
generale dei lavoratori migranti, tenutosi a Vicenza il 15 maggio); in
secondo luogo, il dibattito politico sul significato delle migrazioni si è
molto intensificato all'interno del movimento. Il Tavolo migranti dei
social forum, che si è costituito subito dopo le manifestazioni di Genova
dello scorso anno, è oggi una realtà consolidata, e si prepara a lanciare
una grande campagna di boicottaggio della legge Bossi  Fini.
Ci appare tuttavia sempre più chiaro che, in presenza di potenti
condizionamenti a livello europeo delle politiche e delle legislazioni dei
singoli paesi membri dell'UE, l'iniziativa all'interno dei confini di un
singolo Stato nazionale si scontra con limiti invalicabili. La conquista,
da parte dei movimenti che lavorano sui temi delle migrazioni, di una
dimensione europea è un compito che si pone oggi con urgenza. "Lotta
all'immigrazione illegale", militarizzazione delle frontiere dell'Unione
Europea, condizionamento della politica estera e di cooperazione alla
collaborazione dei paesi "terzi" nella repressione dei flussi migratori,
riduzione dei migranti a soggetti privi di diritti, da utilizzare come
manodopera a basso costo quando la contingenza economica lo richiede:
queste sono le priorità assunte dai governi europei a Tampere, a Laeken, a
Siviglia. Ma non sono le nostre.
Il forum sociale europeo, che si terrà all'inizio di novembre a Firenze,
può essere una straordinaria opportunità. Intendiamo fare tutto il
possibile per coglierla. E proponiamo dunque, a tutte le reti e alle realtà
che in Europa da anni lavorano con i/le migranti e sui temi delle
migrazioni, di organizzare una grande assemblea, tenersi possibilmente il
giorno di inaugurazione del forum, affinché sia possibile programmare
insieme campagne e iniziative comuni contro l'approccio sicuritario che
caratterizza le politiche europee, per una idea di cittadinanza politica,
civile e sociale non escludente, per una garanzia piena del diritto di
asilo. Crediamo che i movimenti dei migranti possano dare un contributo
essenziale al dibattito, oggi in corso, sulla costruzione di un'Europa dei
movimenti, mettendo in discussione la possibilità che quest'ultima ricalchi
i confini dell'Europa di Schengen e allargandola invece verso est e verso
sud. Speriamo di poter contare sulla vostra partecipazione.
Un caro saluto a tutti/e

Il Tavolo migranti dei social forum italiani
Per adesioni: mezzadra at spbo.unibo.it, naletto.lunaria at tin.it


A CALL FOR RIGHTS

The "Board of migrant people of Social Forums" (I)
invites the European networks on migrations
to a meeting in Florence at the European social forum.

Last year, during the protests at the G8 in Genoa, something important
happened in the history of the global movement, a movement grown stronger
and stronger since November 1999 in Seattle against the WTO.
For the first time the debate on migration, the migrant people and their
claims have become the centre of debates and initiatives of the whole
movement; with the demonstration of July the 19th they have entered
centrally in the political agenda of those days and have become a strategic
component for the future of the movement. Since those days many things have
happened. On a global scale the attention to the themes on migration has
grown inside the movement. People have started debating the interpretation
of the migration movement considering it only as troubles arosing from the
neo-liberalist doctrine of globalization. They started to understand its
unique richness.
In Italy the demonstration of July the 19th 2001 in Genoa was a steady
point of reference for the crucial struggle that has involved the whole
movement against the new law on immigration introduced by the current
Right-wing government. This racist act (the so-called Bossi-Fini law) was
finally passed in Parliament, but the result can't be considered negative
on the whole. First we have seen a considerable growth in migrant people
participation and activities (as we can see in the organization of the
first general strike of migrant workers held in Vicenza on May the 15th );
furthermore the political debate on the significance of migration has grown
inside the movement. The "Board on migration of Social Forums", set up
straight afterwards the demonstration of Genoa, last year, is today a firm
reality and it gets ready to launch an intensive campaign to boycott the
Bossi-Fini law. It seems more and more evident that, in the context of E U
policies and laws strongly conditioned, the initiative inside a single
Nation clashes with insurmountable limitations. The achievement of a
European dimension is a pressing task. War on illegal immigration,
militarization of the EU borders, foreign and cooperation policy with the
Third World Nations on agreed condition  for the repression of migrant
flows, reduction of the migrants to be people without rights and as a low
cost workforce: these are the priorities of the European administrations in
Tampere, Laeken and Siviglia, but not ours.
The European Social Forum that will take place in Florence at the beginning
of November, can be a great opportunity, and we are going to size it. For,
we propose to all the networks and people that work in Europe with migrant
people since long, to arrange a big meeting to be held on the first day of
the forum. A meeting that permit us to plan together common campaigns and
initiatives against the authoritative approach which is typical of the
European policy, to work out a non discriminatory idea  of political, civil
and social citizenship and to achieve a full guarantee of the right of
asylum.
We think that migrant people movement can give an essential contribution to
the present debate on the construction of a Europe of movements. A Europe
that won't follow  the boundaries of Schengen. A Europe that should expand
toward the east and the south.
We expect you to take part in this debate.


The Board of migrant people of the Italian Social Forums
to contact us : mezzadra at spbo.unibo.it, naletto.lunaria at tin.it



Appel pour les droits

La Table Migrants des Forums Sociaux Italiens invite les réseaux européens
sur les migrations à une assemblée qui aura lieu au Forum européen de
Florence

L'année dernière, pendant les journées de contestation du G-8 de Gênes, il
s'est passé quelque chose d'important dans l'histoire du mouvement global
qui a contribué à son developpement depuis les initiatives de Seattle 1999
contre le OMC. En effet, pour la première fois, les questions sur les
migrations et les revendications des migrants ne se retrouvaient plus dans
une position marginale dans les programmes du mouvement: la manifestation
du 19 juillet les situaient plutôt au centre de l'agenda politique, et les
désignaient comme éléments stratégiques pour l'avenir du mouvement.
Depuis de nouveaux développements se sont succédés. Au niveau global le
mouvement a accordé una attention croissante aux thèmes des migrations: on
a commencé à mettre en discussion une vision négative des mouvements
migratoires qui les placent parmi les calamités produites par la
globalisation néoliberiste, commençant au contraire à saisir leur richesse
subjective. En Italie la manifestation du 19 juillet 2001 à Gênes est
devenu une référence costante au sein de la lutte contre la nouvelle loi
sur l'immigration proposée par le gouvernement de droite. Cette loi raciste
( la loi Bossi-fini) a été approuvée par la parlement, mais le bilan de
cette année n'est pas totalement négatif: en premier lieu nous avons
enregistré une participation croissante et un nouveau protagonisme des
migrants, qui a pu s'exprimer au cours de la première grève générale des
travailleurs migrants qui a eu lieu à Vicenza  le 15 mai 2002.; mais
encore, au sein du mouvement le débat politique sur les migrations a pris
de l'ampleur. La Table migrants des forums sociaux, qui s'est constituée
après les manifestations de Gênes, est aujourd'hui une réalité solide qui
se prépare à lancer une grande campagne de boycottage de la loi Bossi-fini.
Néanmoins, il nous semble évident que les conditionnements exercés par les
politiques et les différentes législations nationales des pays membres de
l'UE  au sein de l'Europe recquièrent des initiatives transnationales. La
conquête d'une dimension européenne est un objectif urgent pour tous les
mouvements qui travaillent sur les thèmes des migrations."Lutte contre
l'immigration illégale", militarisation des frontières de l'Union
Européenne, conditionnement de la politique étrangère et de la coopération
avec les pays "tiers" dans la répression des flux migratoires, réduction
des migrants à une main-oeuvre précarisée privée de ses droits: voici les
priorités décidées par les gouvernements à Tampere, à Séville et à Laeken.
Mais ce ne sont pas les nôtres.
 Le forum social européen, qui aura lieu début novembre à Florence, peut
devenir une occasion extraordinaire et nous voulons faire de notre mieux
pour la saisir. Nous proposons ainsi à tous les réseaux et aux différentes
groupes  qui travaillent avec les migrantes et les migrants d'organiser une
grande assemblée le jour de l'inauguration de forum. Au cour de cette
assemblée nous pourrons programmer ensemble des campagnes et des
initiatives comunes contre l'approche sécuritaire des politiques
européennes, pour une idée de citoyenneté politique, civile et sociale sans
exclusion, pour un respect intégral du droit d'asil. Nous croyons que les
mouvements des migrants puissent contribuer au débat sur la construction
d'une Europe des mouvements, et mettre en discussion la possibilité que
celle-ci  se limite aux frontières de l'Europe de Schengen, sans ouverture
vers l'est et vers le sud. Nous espérons pouvoir compter sur votre
participation.

Notre amitié à tous et à toutes

La Table migrants des forums sociaux italiens
Pour les adhésions: mezzadra at spbo.unibo.it, naletto.lunaria at tin.it