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Prostituzione: Carla Corso scrive a don Benzi
- Subject: Prostituzione: Carla Corso scrive a don Benzi
- From: <radiocitta at urla.com>
- Date: Thu, 4 Jul 2002 17:34:42 +0200
Prostituzione: Carla Corso scrive a don Benzi Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Lettera pubblica a Don Benzi Egregio don Benzi, da tempo ci scontriamo ideologicamente ma mai sono riuscita a dirle cosa penso, perché nelle poche occasioni in cui ho potuto esprimermi attraverso i media sono stata censurata abbassando il microfono quando intervenivo, oppure totalmente coperta dal suo delirio moralizzatore aggressivo e urlato. Il nuovo terribile fatto di cronaca successo questi giorni mi indigna e mi impone di scriverle. Mi riferisco al ragazzo veneto che si è tolto la vita perché è stato sorpreso con una prostituta e non ha retto alla vergogna.Vergogna che sta montando sempre più, grazie anche alle sue crociate anti- sesso, che creano solo pregiudizi e discriminazioni. Spero che questa tragedia faccia riflettere quanti credono di potersi permettere di distribuire giudizi morali senza poi ritenersi responsabili delle gravi conseguenze che innescano. Come per il destino dei clienti anche del destino delle prostitute a lei interessa ben poco. Il suo disegno è moralizzare tutto il paese, consacrare solo quello che avviene nel talamo nuziale e bruciare tutti i peccatori. Moralizzare la società potrebbe essere un nobile intento, ma l'inquisizione è un cattivo modello, anche il Papa lo ha riconosciuto. Da anni in questo paese si lotta perché ci siano più liberta e più diritti, perché sia riconosciuta l'autodeterminazione sessuale di tutti. La repressione chiesta ripetutamente da lei, in atto in questo momento nel territorio è inaccettabile per un paese democratico. Tutto questo fa sì che le uniche a pagare siano solo le prostitute, donne perennemente in fuga sempre più in clandestinità e lasciate nelle mani dei loro aguzzini. Se lei rispettasse queste donne non le esporrebbe umiliandole, costringendole a raccontare la loro storia ad esibirsi in tutta la loro fragilità, questo è sfruttamento dei sentimenti, molto abilmente lei cerca di far leva sulle più elementari emozioni collettive per ottenere facile consenso. Ci sono in questo momento più di cinquanta progetti di aiuto e sostegno alle donne vittime della tratta in Italia. Molto più rispettosi di lei della dignità delle donne che accolgono. Nessuno di costoro chiede quello che lei sta chiedendo in questo momento: criminalizzazione dei clienti e repressione per le prostitute. Tutto ciò non fa altro che provocare stigmatizzazione e vittime innocenti. Caro Don Benzi non la assale mai il dubbio, di socratica memoria, di essere in errore??????? Carla Corso Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute http://www.luccioleonline.org
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