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libertà d'opinione
- Subject: libertà d'opinione
- From: "Leonardo Vecchi" <leovecchi at libero.it>
- Date: Sun, 21 Apr 2002 22:23:40 +0200
Chi oggi si scandalizza giustamente per i licenziamenti di Santoro e compagnia annunciati da Berlusconi, non ha fatto altrettanto quando Beppe Grillo, imputato in vari processi contro Romiti, Chicco Testa e altri esponenti dell'imprenditoria spalleggiata dal centrosinistra. Il caso di Grillo non è che un esempio. Non lo tiro in ballo perché ammiri particolarmente questo personaggio, anzi, mi è capitato di non apprezzare tanto il suo ultimo spettacolo. Cito quaesto caso perché è noto a tutti. Ma quanti da sempre ( e non solo da quando regna Berlusconi) vengono esclusi dai mezzi di comunicazione proprio perché vorrebbero portare alla ribalta argomenti importanti, che non vado ad elencare. Oggi si invoca la libertà di opinione e di espressione, ci si indigna, si proclama (addirittura!) il boicottaggio televisivo, si urla al Regime. Ieri, invece, con D'Alema e Cialtroni, andava tutto bene. Adesso è tardi per spegnere la TV, bisognava farlo molto prima, visto che faceva schifo allo stesso modo. Da sempre la radio informa molto meglio. Ma veramente c'è qualcuno che crede che quando ha governato Prodi e D'alema, la RAI fosse aperta a tutti e che i palinsesti venissero allestiti in base a criteri qualitativi: forse costoro preferiscono i culi sorridenti delle dame di domenica in di qualche anno fa, a quelli di adesso marchiati Mediaset. Sinceramente, a me sfugge questa diversità. Il modello televisivo -e non solo la TV, ma tutto ciò che concerne il mondo della comunicazione- perseguito dagli schieramenti opposti, è sostanzialmente identico. Per tornare alla "libertà di opinione", a me pare che molti non l'abbiano mai avuta, mentre altri ne abbiano abusato. E tutto questo con o senza il Berlusca Presidente. Ma chi non se ne è mai accorto e se ne avvede solo adesso, perché mobilitato a farlo, non dimostra, mi pare, né consapevolezza, né senso critico. Quindi, caso mai, farebbe meglio, invece di difendere faziosamente "la libertà di opinione", a meditare un po' sulla sua personale opinione, evidentemente fondata su una concezione corrotta del principio di LIBERTA'. Buon 25 Aprile a tutti. ----- Original Message ----- From:enrico mutti To:cristiano grassi; cino; robi; paoletta; face at audiar.it; paola at tendenze.net; lauretta; garde; gegè; francesca pisani; gianni; ogobbi1 at inwind.it; davide; marco bosonetto; matteo; signa; dioteo at libero.it; donatella; leo vecchi; johnbelpaese at hotmail.com; gabri; mino; m.araldi at libero.it; annalisa Sent:Saturday, April 20, 2002 2:16 AM Subject:FW: organigramma E' importante conoscere il nuovo organigramma ufficiale RAI PRESIDENTE Antonio Baldassarre (ALLEANZA NAZIONALE) - GOVERNO DIRETTORE Generale Agostino Saccà (FORZA ITALIA) - GOVERNO DIRETTORE RAIUNO Fabrizio Del Noce (FORZA ITALIA) - GOVERNO TG1 Clemente Mimum (FORZA ITALIA) - GOVERNO DIRETTORE RAIDUE Antonio Marano (LEGA NORD) - GOVERNO TG2 Mauro Mazza (ALLEANZA NAZIONALE) - GOVERNO DIRETTORE RAITRE Paolo Ruffini (MARGHERITA) - OPPOSIZIONE TG3 Antonio Di Bella (DS) - OPPOSIZIONE TG3 REGIONALI Angela Buttiglione (CCD-CDU) - GOVERNO Vicedirettori TG1, TG2, TG3 moltiplicazione di poltrone (5 al TG1, 5 al TG2, 5 al TG3) - oltre 70% in quota GOVERNO GIORNALI RADIO (1, 2 e 3) Bruno Socillo (ALLEANZA NAZIONALE) - GOVERNO Direzione RADIO2, RADIO3 Sergio Valzania (CCD-CDU) - GOVERNO RAI International Massimo Magliaro (ALLEANZA NAZIONALE) - GOVERNO (ex portavoce di Giorgio Almirante - MSI) Considerando che ha circa il 50% dell'audience, non si può dimenticare quella che dovrebbe essere la principale concorrente (anche se dipende dalla stessa parrocchia) della RAI ovvero Mediaset: CANALE 5 e TG5 (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO RETE 4 e TG4 (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO ITALIA 1 e STUDIO APERTO (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO E se si vuole l'editoria a controllo diretto: MONDADORI SpA (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO che pubblica Panorama Donna Moderna Chi TV Sorrisi e Canzoni Focus Starbene Grazia Cosmopolitan Casaviva Auto Oggi etc, etc EINAUDI EDITORE (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO SPERLING & KUPFER (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO LE MONNIER (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO ELEMOND (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO MONDOLIBRI (SILVIO BERLUSCONI) - CAPO DEL GOVERNO IL GIORNALE (PAOLO BERLUSCONI)- FRATELLO DEL CAPO DEL GOVERNO IL FOGLIO di Giugliano Ferrara (maggiore azionista LA MOGLIE DEL CAPO DEL GOVERNO) e molte altre... Volendo si possono considerare anche le testate a controllo politico indiretto IL GIORNO - (AREA GOVERNATIVA) IL RESTO DEL CARLINO - (AREA GOVERNATIVA) LA NAZIONE - (AREA GOVERNATIVA) IL TEMPO - (AREA GOVERNATIVA) LEGGO - (AREA GOVERNATIVA) e molte altre... nonchè INNUMEREVOLI QUOTIDIANI LOCALI, RADIO e TELEVISIONI PRIVATE MINORI (grazie a intrecci di capitali e sovvenzioni pubblicheda parte di Regioni rette da partiti di governo come Veneto, Lombardia, Lazio, ecc.) Numeri alla mano, circa il 90% dei mezzi di informazione italiani fanno capo al Governo o al Primo Ministro (la parte del leone la fanno le televisioni). Come tutti sanno, l'informazione è potere ed un controllo oculato dell'informazione è in grado di condizionare milioni e milioni di voti. Pare che una situazione analoga esista solo in Kazakistan, anche se bisogna riconoscere che in Unione Sovietica, Leonid Breznev negli anni ' 70/ ' 80 era riuscito a fare di meglio arrivando praticamente al 100%. Però c'è ancora tempo per migliorare!
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