Procreazione assistita, peggio dell'articolo 18 /2



Se potete divulgate e informate persone che possono incontrarsi e valutare
cosa è possibile fare. Per infomazioni e materiale Titti Valpiana sarà
sicuramente disponibile.
grazie
saluti
Alessia Berardinelli

-----Messaggio originale-----
Da: Tiziana Valpiana <VALPIANA_T at camera.it>

Questa proposta oscena sarà al voto dell'Aula domani, io sarò relatrice di
minoranza, Ma il voto contrario di pochi parlamentari non basta se non ci
sarà nel Paese una reazione indignata. Vi preg di far girare più che potete
questo odg e di iviare messaggi indignati ai parlamentari di destra (la mail
del parlamentare è sempre COGNOME_INIZIALENOME at CAMERA.IT) e al presidente
della Commissione e ralatore  PALUMBO_G at CAMERA.IT
Tiziana Valpiana (deputata rifondazione comunista)

>
>Procreazione assistita, peggio dell'articolo 18
>
>
>Il progetto di legge sulla procreazione medicalmente assistita,
>in discussione alla Camera, è inaccettabile in quanto:
>a) interviene indebitamente in materia in cui lo stato dovrebbe ritirarsi e
>la
>legge fare vuoto per riconoscere autonomia e responsabilità dei soggetti;
>b) è in aperta violazione dell'art. 1 del Codice civile, poiché lega la
>capacità giuridica e la cittadinanza non più all'evento della nascita, ma
al
>concepimento;
>c) nega la responsabilità primaria della donna in ambito procreativo,
>riconosciuta dalla natura e dalla legge 194;
>d) lede le libertà e i diritti individuali negando l'accesso alle tecniche
>di procreazione;
>e) con il divieto dell'inseminazione "eterologa" afferma un presunto (e
>pericoloso)
>diritto alla "identità genetica" del concepito;
>f) costituisce un attentato alla salute delle donne, attraverso il divieto
>di crioconservazione di gameti ed embrioni e l'imposizione di produrre non
>più di tre embrioni alla volta da trasferire "contestualmente" in utero.
>Si tratta di un provvedimento che viene a coronamento di leggi regionali su
>embrioni e famiglie, e che attacca duramente la libertà femminile, nonché
la
>laicità dello stato, instaurando un'idea della cittadinanza legata
>all'identità genetica.
>
>La gravità di questa trasformazione giuridica è per noi del Partito della
>Rifondazione comunista paragonabile alla delega sull'art.18 dello Statuto
>dei lavoratori; la libertà di disporre del proprio corpo, di spostarsi, di
>viaggiare, di decidere con chi stare, chi amare, se, quando, con chi
>generare ha significato l'uscita dalla schiavitù. Non ci possono essere
>diritti pieni nel lavoro, se esiste ancora l'uso dei corpi femminili come
>funzioni separate dalla volontà, dall'interezza dell'essere soggetti.
>
>Un gran numero di associazioni di donne si sta muovendo contro questo
>provvedimento, di cui si chiede il ritiro.
>
>Pertanto  è necessario ostacolare fortemente nel Parlamento e nel paese
>l'approvazione di questo provvedimento oscurantista e reazionario,
>preparando il terreno per ciò che dovrebbe essere un nostro compito
centrale
>dopo l'eventuale entrata in vigore della legge infame, quello della
raccolta
>di firme per il referendum abrogativo.
>
>
>
>
>
>
>



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Alessia Berardinelli
Verona