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Reporter Senza Frontiere - NO A PECHINO 2008
- Subject: Reporter Senza Frontiere - NO A PECHINO 2008
- From: rsf italia <rsfitalia at yahoo.com>
- Date: Sat, 16 Jun 2001 13:03:32 +0200
Buongiorno, sono Sergio Cecchini, responsabile comunicazione di Reporter Senza Frontiere. In una conferenza stampa tenutasi a Ginevra martedì 12 giugno, Reporters Sans Frontières, Solidarité Chine e il Comitato di sostegno al popolo tibetano hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione per dire NO ALLE OLIMPIADI A PECHINO NEL 2008 Stiamo cercando aderenti e sostenitori per questa battaglia. Sul nostro sito www.rsfitalia.org è disponibile il dossier completo. Grazie per l'attenzione Sergio Cecchini Responsabile comunicazione RSF Italia _____________________________________________________ Il 13 luglio prossimo, a Mosca, il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) designerà la città in cui si svolgeranno i Giochi olimpici del 2008. Istanbul, Osaka, Parigi, Pechino e Toronto sono le candidate.Reporters Sans Frontières, Solidarité Chine, e il Comitato di sostegno al popolo tibetano si appellano ai membri del CIO e lanciano una campagna per dire No a Pechino 2008 In un rapporto indirizzato ai 123 membri del CIO (disponibile su http://www.rsfitalia.org), Reporters Sans Frontières, Solidarité Chine e il Comitato di sostegno al popolo tibetano ricordano "che esistono molti altri paesi democratici a cui concedere il privilegio di organizzare la più prestigiosa festa dello sport, piuttosto che beneficiare uno di quelli che risulta essere una delle dittature più violente del mondo". Attraverso questo dossier, le tre organizzazioni intendono attirare l'attenzione dei membri del CIO sulla situazione dei diritti umani e sul contesto socio-politico della Cina di oggi. Anche se ogni anno la Cina si vanta di aver evitato la condanna della Commissione dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, i rappresentanti di quest'organizzazione internazionale e, sopratutto, Mary Robinson, alto commissario per i diritti umani, hanno accusato le autorità cinesi di sistematiche e massicce violazioni dei diritti umani. 1) Almeno 480 esecuzioni durante le ultime tre settimane di aprile, con un colpo alla testa o con un'iniezione letale. La campagna "Colpire duro" 2001, lanciata per combattere la criminalità, potrebbe costare la vita a più di quattro mila persone, come già avvenuto nel 1996. 2) Tra gennaio 1998 e maggio 2000, più di seicento dissidenti democratici sono stati arrestati dalla polizia, per la maggior parte con l'accusa di "sovversione". Tra loro, venti leader del Partito democratico cinese, non riconosciuto dalle autorità, sono stati condannati a pene che vanno dai cinque agli otto anni di carcere. 3) Secondo le stesse autorità, duecentosessantamila persone sono attualmente detenute in campi di lavoro. Il 60 % di loro sono accusati di aver "minacciato l'ordine pubblico". 4) Almeno tredici giornalisti e otto cyber-dissidenti cinesi sono in carcere. Reporters Sans Frontières ha denunciato diverse volte il fatto che le autorità cinesi privano la popolazione del pluralismo dell'informazione. Le tre organizzazioni hanno lanciato una campagna (internet e affissione) per sensibilizzare l'opinione pubblica a dire No a Pechino 2008La campagna è tradotta in 7 lingue : Francese, Inglese, Tedesco, Spagnolo, Italiano, Russo, Cinese. Sono disponibili le slide per promuovere e rilanciare la campagna. Tutto il materiale della campagna è disponibile su http://www.rsfitalia.org Per informazioni Reporter Senza Frontiere : Cell. 03391482674 - Fax 065897605
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