I: CS44-2000




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CS 44-2000

MAROCCO: RE MOHAMMED VI IN ITALIA, 
UN' OCCASIONE PER PARLARE DI DIRITTI UMANI.

La visita in Italia del nuovo re del Marocco, Mohammed VI, 
coincide con un momento di grandi speranze per i diritti umani nel 
paese nordafricano. Dalla salita al trono del nuovo sovrano sono 
stati rilasciati centinaia di prigionieri di coscienza, sono state 
commutate condanne a morte, nuove proposte di legge mira alla 
tutela dei diritti della donna. 

Amnesty International segue con interesse  questi sviluppi ma ritiene 
che ci sia ancora molto da fare: numerosi sono ancora gli 
"scomparsi", i prigionieri di coscienza e i casi di tortura. I 
cittadini saharawi che manifestano pacificamente per l'indipendenza 
del proprio popolo sono regolarmente arrestati. Diversi i casi di 
ltrattamenti e morti in custodia alquanto sospette.

Il referendum per l'autodeterminazione del Sahara Occidentale 
(previsto dal piano di pace dell'ONU) dopo numerosi rinvii dal 1992 
si sarebbe dovuto tenere quest'anno. Lo stesso segretario ONU 
Kofi Annan ha pero' lanciato l'allarme su un possibile slittamento al 
2002.

Amnesty International  auspica che nei colloqui con re 
Mohammed VI le massime autorita' politiche e di governo del nostro 
Paese sollecitino un maggiore impegno nella promozione e nella 
difesa dei diritti umani in Marocco. 
FINE DEL COMUNICATO

Roma, 10 aprile 2000
Ufficio Stampa 
Amnesty International