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Vogliono fare l'Islam religione di Stato!



Nuovo sul sito Kelebek:

http://www.kelebekler.com/occ/pinoc0.htm

VOGLIONO FARE L'ISLAM RELIGIONE DI STATO!

Di Miguel Martinez

Su questo sito, i punti esclamativi sono davvero pochi. Ma questa volta è
successo l'inimmaginabile.

Un autorevole quotidiano ha proposto, forse in sintonia con il Ministero
degli Interni, di trasformare la seconda religione d'Italia in una
succursale dello Stato. Una proposta che ricorda la triste vicenda della
"Chiesa patriottica" in Cina, oppure il ruolo della chiesa ortodossa ai
tempi della Russia zarista.

Ecco i fatti. Il 23 maggio, sotto il titolo "Parla il ministro dell'Interno
dopo gli ultimi attentati", La Repubblica ha pubblicato un'intervista di
Magdi Allam con il Ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu. Il ministro ha
detto che occorre impedire l'utilizzo delle moschee italiane come basi per
azioni violente. Nulla da ridire, non ci voleva il ministro degli interni
per dirci che non si deve spacciare droga o tenere bombe né nelle moschee,
né nelle chiese battiste.

Casomai preoccupa la riduzione della questione islamica in Italia a una
questione di ordine pubblico. Chi legge i giornali probabilmente resta
colpito dagli articoli che parlano di retate di terroristi islamici.
Sfuggono però ai lettori i trafiletti molto più piccoli con cui i giornali
ci informano, qualche mese dopo, che tutti i sospettati sono stati
rilasciati con tante scuse. Le vittime della violenza islamica in Italia
sono numerose all'incirca come le vittime di rapimenti alieni. Ovviamente
ciò non toglie che un buon ministro degli interni debba essere pronto a
ogni evenienza, invasioni extragalattiche comprese.

Il giorno dopo però esce un nuovo articolo sulla Repubblica. In prima
pagina, Magdi Allam presenta un articolo dal titolo "La sfida ai profeti di
violenza nelle moschee." Ecco il rimedio che propone:

     "Prendendo esempio dalle decisioni di molti governi musulmani che
hanno dovuto fronteggiare lo stesso problema, le moschee in ltalia
dovrebbero avere un rapporto organico con le istituzioni pubbliche. Le
finanze delle moschee e delle comunità islamiche dovrebbero essere
accuratamente registrate e controllate. Il governo italiano potrebbe
promuovere l'istituzione di un Istituto universitario per la formazione
degli imam, le guide religiose, che devono essere cittadini italiani,
rispettosi delle leggi e dei valori fondanti della società e della
Costituzione italiana. In conclusione le moschee in Italia dovrebbero
essere delle "case di vetro" dell'Islam italiano."

         Traduciamo: sul principale quotidiano italiano, un noto
giornalista propone di:

             * Imitare la prassi delle peggiori dittature del Vicino Oriente.

             * Istituire un "rapporto organico" tra le "istituzioni
pubbliche" e una religione.

             * Creare, a spese dei contribuenti italiani, una facoltà
teologica dentro un'università dello stato italiano per formare, secondo
criteri decisi dallo stato, le "guide religiose" delle comunità islamiche.
               Trasformando così l'islam in religione di stato de facto.

         Ci permettiamo di sollevare qualche domanda:

             * Il signor Magdi Allam parla a titolo personale, o ha
concordato questa incredibile proposta con qualcuno? Il tono piuttosto
ossequioso della sua intervista con Pisanu fa pensare che Allam, forse
abusivamente, voglia farsi passare per portavoce ufficioso del Ministro.
Che poi lo sia in realtà è un altro paio di maniche.

             * Come è possibile che un quotidiano autorevole come La
Repubblica abbia potuto mettere, addirittura in prima pagina, un articolo
che invita sostanzialmente a porre fine sia allo stato laico che alla
libertà religiosa in Italia?

             * Poiché viviamo in uno stato di diritto, si presume che la
statalizzazione dell'Islam avverrebbe per legge. Tale legge verrebbe
applicata esclusivamente all'Islam, o verrebbero statalizzati anche i
seminari cattolici, le sinagoghe e le chiese valdesi?

             * Comprendiamo che il signor Allam proviene dall'Egitto.
L'Egitto è un paese stupendo, che ho imparato ad amare profondamente. Ma è
un paese in cui mancano diversi fondamentali diritti dell'uomo e in cui non
si distingue sempre in maniera netta tra stato e religione.

               Sarebbe forse però il caso di ricordargli che l'Italia è una
repubblica democratica e laica, fondata su una costituzione che garantisce
certi diritti a tutti i cittadini, compreso il signor Allam stesso.

         Speriamo che il Ministero degli Interni si distanzi pubblicamente
dalla proposta del signor Allam e che la redazione della Repubblica precisi
di ritenere ancora che la laicità dello Stato sia un valore positivo.

         A proposito, qui potete leggere una serie divertentissima di
articoli, scritti da Valerio Evangelisti, che descrive i metodi, diciamo
creativi, che Magdi Allam usa per scrivere i suoi articoli:

http://www.kelebekler.com/occ/pinocchio1.html


         Questo articolo può essere riprodotto liberamente,
         sia in formato elettronico che su carta, a condizione che
         non si cambi nulla, che si specifichi la fonte - il sito web
Kelebek http://www.kelebekler.com -
         e che si pubblichi anche questa precisazione



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  Kelebek: Oriente e Occidente, religione,
  politica e potere nella Terza Guerra Mondiale

  "Il deserto cresce: guai a colui che cela deserti in  se'!"
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