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(Fwd) CS 137 - 2000 - Campagna Acquisti Trasparenti/Bangladesh
- To: pck-diritti@peacelink.it
- Subject: (Fwd) CS 137 - 2000 - Campagna Acquisti Trasparenti/Bangladesh
- From: "Olivier Turquet" <turquet@dada.it>
- Date: Wed, 29 Nov 2000 00:55:28 +0100
- Priority: normal
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From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: stampa@amnesty.it
Date sent: Mon, 27 Nov 2000 15:35:34 +0000
Subject: CS 137 - 2000 - Campagna Acquisti Trasparenti/Bangladesh
Send reply to: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
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press@amnesty.it
BANGLADESH: LA TRAGEDIA E LA VERGOGNA
Il dramma delle donne e bambini che hanno trovato una morte atroce
nella fabbrica della Chowdury Knitwear Garments e' tanto lontano dal
nostro paese? Noi cittadini italiani dobbiamo e possiamo intervenire
in modo preventivo per combattere queste tragedie, piuttosto che
indignarci una volta che sono accadute.
Il nostro paese riesce solo - e non con continuita' - a muoversi sul
problema dello sfruttamento minorile. Ma questo e' un approccio
limitato e inefficace, e la tragedia dei cinquanta o forse piu' morti
nello stabilimento del Bangladesh lo dimostra. E' vero che i morti
sono stati prevalentemente bambini, ma se a morire fossero stati
degli adulti, il fatto sarebbe stato meno grave? Il problema di
quello stabilimento, come di tanti altri nel mondo, non era solo
quello della presenza di minori, ma anche quello della totale
mancanza delle piu' elementari norme di sicurezza, in totale
disprezzo ai diritti dei lavoratori.
Amnesty International, insieme a Mani Tese, Nuovo Centro Modello di
Sviluppo, L'associazione Amici di Raul Follerau, CTM Commercio Equo e
Solidale, ha da tempo lanciato la campagna "Acquisti Trasparenti".
Abbiamo presentato al Parlamento una proposta di legge volta a mettere
il cittadino-consumatore in grado di sapere se il prodotto che
acquista e' stato realizzato mediante processi rispettosi dei diritti
dei lavoratori.
Ma il Parlamento pensa ad altro, e un progetto di legge (peraltro di
basso profilo) rimane chiusa in qualche cassetto di Montecitorio.
L'attenzione per i diritti dei lavoratori, per i diritti sociali - tra
cui quelli dei bambini di non essere sfruttati - rimangono belle
parole. Richiamare le imprese alla propria responsabilita' sociale,
evidentemente, non interessa a nessuno. Quanti lavoratori dovranno
ancora morire bruciati, prima che le nostre forze politiche si
interessino a loro?
Daniele Scaglione
Presidente Sezione Italiana
di Amnesty International
Roma, 27 novembre 2000
Per informazioni sulla campagna: www.manitese.it/trasparenti/home.htm
Ufficio Stampa
Amnesty International
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