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[LNK] Posizione sull'Integrazione dei Rifugiati in Europa
Vi inviamo in allegato la lettera di presentazione del documento
"Posizione sull'integrazione dei rifugiati in Europa", pubblicato dal
Consiglio Europeo per i Rifugiati e gli Esuli e tradotto a cura del
Consiglio Italiano per i Rifugiati.
Contiamo sulla Vostra collaborazione per la massima divulgazione di
questo importante contributo nella direzione di una effettiva
integrazione dei rifugiati all'interno dell'Unione.
Ringraziando anticipatamente, porgiamo i più cordiali saluti.
Alessandra Napolitano
Responsabile Ufficio Stampa CIR
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Il Consiglio Italiano per i Rifugiati ha curato la traduzione, in italiano,
di un documento pubblicato dall'ECRE (Consiglio Europeo per i Rifugiati e
gli Esuli), dal titolo: "Posizione sull'Integrazione dei Rifugiati in
Europa". Il testo è disponibile sui seguenti siti Internet:
http://www.ecre.org, http://www.refugeenet.org/documents/good-practice.html
; delle copie possono comunque essere richieste direttamente presso il
nostro ufficio.
Il documento è il frutto di un intenso lavoro svolto dal 1997 al 1999
nell'ambito di un progetto co-finanziato dalla Unione Europea sotto la
linea di bilancio B3-4113 per l'integrazione socio-economica dei rifugiati:
European Network on Integration of Refugees. Tale progetto, realizzato
dalla Task Force di ECRE per l'integrazione è un'iniziativa triennale, che
si concluderà nell'agosto 2000, volta al finanziamento di attività in
favore dell'integrazione dei rifugiati. Ogni agenzia si è consacrata allo
studio di un aspetto particolare: la salute per il Consiglio Italiano per i
Rifugiati, comunità e cultura per il Consiglio Greco per i Rifugiati, la
formazione professionale per France Terre d'Asile, l'impiego per il
Consiglio Britannico per i Rifugiati, l'istruzione per il World University
Service, l'alloggio per il Consiglio Olandese per i Rifugiati. Il documento
ha raccolto anche le posizioni delle agenzie che fanno parte dell'ECRE; si
tratta di oltre sessantacinque agenzie non governative di tutta Europa,
impegnate nell'assistenza ai rifugiati e che hanno espresso i loro pareri
sulle modalità di integrazione dei rifugiati nelle società europee.
La Posizione dell'ECRE costituisce, dunque, l'insieme delle conclusioni e
delle raccomandazioni politiche raggiunte in seguito a tali attività di
ricerca e a Conferenze che si sono tenute a conclusione di ogni anno di
attività. Nel novembre 1997 si è tenuta a Bruxelles una prima conferenza
organizzata dalla Commissione Europea per lanciare una nuova sfida
all'esclusione sociale dei rifugiati negli Stati Membri dell'UE. Nel
novembre 1998 si è tenuta ad Anversa la conferenza "Integration of Refugees
in Europe - sharing good Practice & Policy Development" organizzata dalla
Task Force di ECRE con il supporto della Unione Europea; nel luglio 1999 si
è tenuto a Dalfsen, Olanda, un panel di rifugiati, organizzato dalla Task
Force di ECRE; nel novembre del 1999 si è tenuta a Bruxelles la conferenza
"Third European Conference on the Integration of Refugees", organizzata
dalla Commissione Europea. Alcuni degli obiettivi di questi incontri sono
stati quelli di individuare i problemi di integrazione che i rifugiati
affrontano negli Stati Membri dell'Unione Europea; promuovere uno scambio
di conoscenze ed esperienze per la creazione di una rete che promuova
l'integrazione dei rifugiati nelle società europee avvalendosi soprattutto
dell'apporto dei rifugiati stessi e delle comunità di rifugiati; e di
elaborare raccomandazioni politiche da presentare all'Unione Europea.
Il Consiglio Esecutivo dell'ECRE ha dunque discusso i risultati delle
conferenze per trarne delle conclusioni politiche da usare come strumento
per promuovere l'integrazione dei rifugiati nell'UE, nonché per ripensare
le politiche europee ma anche nazionali, per ciò che concerne gli aspetti
più importanti dell'integrazione del rifugiato. Il documento contiene,
infatti, osservazioni tecniche sulle basi giuridiche e socio-culturali
dell'integrazione e sui sei aspetti dell'integrazione di cui si è occupata
ogni agenzia.
Il CIR, in qualità di agenzia leader per il settore salute fisica e
mentale, ha intensamente collaborato nella stesura del documento, curando,
in particolare, questa tematica specifica.