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(Fwd) CS 96-2000 - Bambini e pena di morte




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From:           	"Amnesty International" <press@amnesty.it>
To:             	stampa@amnesty.it
Date sent:      	Fri, 25 Aug 2000 16:31:44 +0000
Subject:        	CS 96-2000 - Bambini e pena di morte
Send reply to:  	"Amnesty International" <press@amnesty.it>

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BAMBINI E PENA DI MORTE
Amnesty International contesta la richiesta della condanna capitale
per i reati di pedofilia

Ci piaceva pensare che il nostro paese fosse davvero diventato leader
nella battaglia mondiale contro la pena di morte. Nello spazio di poco
giorni ci e' stato dimostrato che e' meglio non illuderci. Non solo
parte dell'opinione pubblica, ma anche esponenti di primo piano di
forze politiche tanto di maggioranza quanto di opposizione hanno
affermato di considerare legittima la condanna a morte di chi commette
i terribili atti di pedofilia di cui tanto si sente parlare in questi
giorni. 

La morte delle bambine di questi giorni e' un fatto orribile e come 
Amnesty International ci sentiamo vicini ai famigliari delle vittime. 
I crimini contro i minori sono tra le piu' odiose violazioni dei 
diritti umani. Lo sappiamo bene anche noi che denunciamo il massacro 
di bambini nell'ambito delle guerre, che ricordiamo che una 
grandissima percentuale di profughi del mondo e' composta da 
minorenni, che denunciamo casi di tortura contro ragazzi di pochi 
anni in tante parti del mondo, che ricordiamo come ci siano paesi che 
ancora mettono a morte i minorenni. E come dimenticare gli oltre 
trecentomila bambini che nel mondo sono costretti a fare i soldati, a 
uccidere e farsi uccidere, a mutilare, a seviziare? 

Amnesty International e molte altre organizzazioni non governative 
lottano contro tutto questo, senza invocare mai e in nessun caso la 
pena di morte. Gli esponenti delle forze politiche che hanno a cuore 
la sorte dei bambini, in Italia e in tutto il mondo, dovrebbero 
impegnarsi sempre piu' in favore del rispetto concreto della 
Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia, dovrebbero 
cercare di controllare il commercio di armi leggere italiane, che 
spesso servono proprio ad armare i bambini, vittime e al tempo stesso 
carnefici nelle tante guerre del mondo. 

Invocare la pena di morte per i reati di pedofilia non serve certo a 
difendere i minori, ma solo a far tornare indietro il nostro paese 
lungo la faticosa strada del rispetto dei diritti umani. La pena di 
morte non ha effetto deterrente e viola i basilari diritti 
fondamentali delle persone. Quello che occorre e' giustizia, non 
vendetta, per far si' che altri bambini non debbano piu' subire i 
crimini terribili di cui in questo giorno si parla e su cui da 
decenni il nostro movimento e altri ancora sono impegnati. 

Daniele Scaglione
Presidente della Sezione Italiana 
di Amnesty International


Roma, 25 agosto 2000
Ufficio Stampa 
Amnesty International

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