Comitao per il Si denuncia Ruini



Procreazione, comitato per il sì denuncia Ruini, ministri

ROMA (Reuters) - Un comitato per il "Sì" al referendum sulla procreazione
assistita ha denunciato oggi il presidente della Cei cardinale Camillo
Ruini, i presidenti di Camera e Senato e quattro ministri per aver esortato
gli italiani all'astensione, violando così - secondo la denuncia - una
legge del 1957.



Lo riferiscono fonti giudiziarie.



Il medico Severino Antinori ha presentato oggi a nome del comitato "Libertà
e Ricerca" una denuncia nei confronti del presidente della Conferenza
Episcopale italiana Ruini, dei presidenti delle Camere Pier Ferdinando
Casini e Marcello Pera e dei ministri della Cultura Rocco Buttiglione, dei
Rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi, dell'Agricoltura Gianni Alemanno
e della Salute Francesco Storace.



"Con i loro interventi - si legge nella denuncia - hanno avuto il palese
scopo di indurre i cittadini ad astenersi dal voto", con ciò violando
quanto previsto dal dpr 30 marzo 1957 che punisce i pubblici ufficiali,
ministri di culto e "chiunque investito di pubblici poteri si prodiga per
indurre l'elettorato ad astenersi" da una consultazione.



Il reato in questione è punibile con la reclusione dai 6 mesi ai 3 anni e
con multe dalle 600.000 ai 4 milioni di lire.




Il 12 e 13 giugno è atteso un discusso referendum abrogativo di quattro
articoli della legge 40 sulla procreazione assistita - in particolare
quelli che riguardano i limiti alla ricerca scientifica sugli embrioni, i
limiti di accesso alla fecondazione artificiale, i diritti dell'embrione e
il divieto di fecondazione eterologa.



La posizione sul referendum hanno spaccato in modo trasversale il mondo
politico italiano sia destra che di sinistra, e il dibattito ha visto
l'intervento diretto del Vaticano, che - attraverso un appello della Cei
poi appoggiato dal Papa Benedetto XVI - ha invitato gli elettori a non
andare a votare.


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L'autoritarismo ha bisogno
di obbedienza,
la democrazia di
DISOBBEDIENZA