Zelensky ha messo al bando i partiti di opposizione per la guerra. Ma durante la prima guerra mondiale venne messo al bando il Partito Socialista Italiano?



Ho trovato molto interessante sull'ultimo numero di Limes l'articolo di Fulvio Scaglione in cui parla della messa al bando dei partiti di opposizione in Ucraina.

Di fronte al fatto che Zelensky ha messo al bando tutti i partiti di opposizione, ho fatto una ricerca storica partendo da questa domanda: è un provvedimento "normale" in tempo di guerra? E anche: il Partito Socialista Italiano fu messo al bando durante la prima guerra mondiale? La risposta è no. I socialisti durante la prima guerra mondiale rischiavano di finire in cella per il reato di "disfattismo" (articolo 265 Codice Penale, ancora in vigore). Ma il Partito Socialista Italiano non venne messo al bando, così come ha invece fatto Zelensky con i partiti di opposizione in Ucraina. Anche l'Avanti non venne chiuso mentre infuriavano i combattimenti. Le sue tirature anzi, in tempo di guerra, aumentarono. Subì delle censure e delle limitazioni. Non poteva circolare fra i soldati e nelle regioni in cui c'era il fronte e si combatteva. Ma nel resto dell'Italia i socialisti lo potevano comprare in edicola.