Secondo la direttrice dell'Istituto ucraino del libro occorre ritirare cento milioni di libri "dannosi" dalle biblioteche pubbliche e scolastiche



Più di 100 milioni di copie di libri di propaganda, compresi i classici russi, devono essere ritirati dalle biblioteche pubbliche.
Lo ha affermato la direttrice dell'Istituto ucraino del libro Oleksandra Koval. Secondo la direttrice furono poeti e scrittori russi come Pushkin e Dostoevskij a gettare le basi del mondo russo: "È una letteratura molto dannosa, può davvero influenzare le opinioni delle persone. Pertanto questi libri dovrebbero essere rimossi anche dalle biblioteche pubbliche e scolastiche".
E aggiunge: "D'altra parte, non credo che durante la guerra dovremmo ancora fornire l'accesso alle opere di autori che hanno preso una posizione anti-ucraina. Perché leggendoli, potremmo approvare la loro posizione. Ma queste sono tutte questioni sottili".

La traduzione integrale dell'articolo 

MORE THAN 100 MILLION PROPAGANDA BOOKS TO BE WITHDRAWN FROM LIBRARIES – BOOK INSTITUTE DIRECTOR (https://imi.org.ua)

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