rassegna stampa: CIBO AVVELENATO SULLE NOSTRE TAVOLE



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Newsletter El Tamiso" - 09/08/2008
CIBO AVVELENATO SULLE NOSTRE TAVOLE
Circa 1.435 le notifiche di alimenti contaminati giunte al Ministero della
Salute. Topi e insetti nei nostri piatti
Tonno dello Sri Lanka contaminato con istamina venduto in Veneto, insalata
con il topo, vongole italiane con la salmonella, latte francese avariato
distribuito in Toscana...
E poi: granchi e calamari al Cadmio, verdesca al mercurio, scorfani e
merluzzi con larve di insetti, ostriche francesi vendute a Genova con il
virus dell'Epatite A, salsa tartufata bianca con il botulino.
In questa prima metà di 2008 sono state 1.435 le notifiche di alimenti
avariati o contaminati giunte al Ministero della Salute, Direzione generale
per la sicurezza degli alimenti e della nutrizione. È quanto si legge nella
relazione sul sistema di allerta comunitario per il trimestre aprile-giugno
2008.
Delle 720 notifiche del secondo trimestre 2008, 119 sono state segnalazioni
di allerta, 278 informazioni e 323 respingimenti; Sempre nel secondo
trimestre, i prodotti nazionali irregolari sono risultati 15, tre dei quali
distribuiti all'estero: irregolarità sia igienico-sanitaria (contaminanti
biologici, residui di antiparassitari, metalli pesanti, micotossine, stato
di conservazione, additivi e coloranti) sia di natura formale e merceologica
(etichettatura non conforme dal punto di vista sanitario, frodi).
I nemici numero uno dei cibi sono risultati salmonella (70 segnalazioni),
E.coli e Listeria, mentre i maggiori contaminanti chimici sono le
micotossine (223 notifiche), seguite dai metalli pesanti e dai residui di
fitofarmaci.
Notevole anche il numero di segnalazioni per la presenza di corpi estranei
negli alimenti (32). Fanno capolino anche gli allarmi per gli Ogm non
autorizzati (9) e per i "Novel Food" (3).
Tra i prodotti italiani a rischio, molti sono stati scoperti dopo la vendita
all'?estero: in Germania hanno segnalato la ricotta di pecora con la
Listeria, in Belgio il mangime per piccoli animali con le enterobatteriacee,
in Olanda addiritttura l'acqua per ghiaccioli alla fragola con
un'infestazione da muffe. Crescono le irregolarità per dietetici e prodotti
alimentari, ma anche quelle per prodotti della pesca, gelati e dolciumi.
Ma i rischi maggiori sono nella categoria frutta secca e snack: 209
segnalazioni nel secondo trimestre, in calo rispetto al primo ma comunque
saldamente in testa tra i cibi più a rischio, mentre nei prodotti di mare il
rischio maggiore è per la presenza di mercurio e di cadmio. Riscontrati
anche arsenico (in filetti di merluzzo cinesi), benzopirene, diossine, e
residui di farmaci veterinari in gamberi, anguille, scampi provenienti quasi
tutti da oriente.
La carne invece è risultata contaminata in prevalenza, da salmonella, larve
di insetti, E.coli e cloramfenicolo; Più varie le denunce per frutta e
vegetali: si va dai frammenti di vetro trovati in funghi in barattolo dalla
Cina al topo morto in confezioni di insalata di campo francesi, e poi feci
di roditori, muffe, piombo, larve di insetti.
Mentre il rischio maggiore per gelati e dolciumi è il rischio di
soffocamento, segnalato in particolare per le coppette di gelatina di frutta
provenienti da Taiwan e Vietnam.
Non sono esenti da allarmi anche i materiali da cucina che giungono a
contatto con gli alimenti: 45 segnalazioni solo negli ultimi tre mesi, quasi
tutti prodotti cinesi, dal macinapepe che lascia nell'ambiente nichel alle
casseruole con migrazione di composti organici volatili, dai piatti e
forchette in melamina con rischio di migrazione di formaldeide alle
bottiglie di alluminio che «perdono» colore. ( www.lastampa.it )
(da Promiseland news – agosto 2008)
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