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" rassegna stampa: Ogm, quel mais Monsanto è tossico."
- Subject: " rassegna stampa: Ogm, quel mais Monsanto è tossico."
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Sat, 17 Mar 2007 12:06:41 +0100
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ---------------------------------- tratto da "Il Manifesto", 14 marzo 2007 Ogm, quel mais Monsanto è tossico. Il mais Mon863, già approvato dalla Ue per il consumo umano, è nocivo per i topi da laboratorio. Greenpeace ne chiede il ritiro dal mercato. (di Luca Fazio) Il professor Veronesi, che è in tournée per sponsorizzare il suo libro-spot sugli organismi geneticamente modificati, ha detto che «gli Ogm dovrebbero cambiare nome: non più modificati, ma organismi geneticamente migliorati». Si vede che non tutte le ciambelle riescono con il buco, se è vero che per la seconda volta il mais MON863 di Monsanto, messo sul mercato nel 2005 sia per il consumo umano che per uso mangimistico, grazie al solito lasciapassare della Commisione europea, ha mostrato segni di tossicità per gli organi interni (fegato e reni). Il nuovo studio, pubblicato ieri dalla rivista Archives of Environmental Contamination and Toxicology, è stato condotto dal professor Gilles Eric Séralini, presidente del Comitato di ricerca e di informazione indipendente sulla genetica (Criigen). «Le analisi di Monsanto - spiega Séralini - non superano un controllo minuzioso. I loro protocolli statistici sono altamente discutibili. Peggio, l’azienda non ha effettuato una sufficiente analisi delle differenze nel peso degli animali studiati. Dati cruciali dei test delle urine sono stati cancellati dal dossier dall’azienda stessa». Secondo lo studio, il consumo di mais MON863 provoca l’alterazione di diversi parametri biologici (peso di reni e fegato, tasso di globuli rossi e trigliceridi) e la modificazione dell’urina. Effetti che variano a seconda del sesso. «Nelle femmine - spiega - si osserva un aumento dei grassi e del zucchero nel sangue e un aumento del peso del corpo e del fegato, il tutto associato a una grande sensibilità epatica; nei maschi, è il contrario, con una perdita di peso nel corpo e nelle reni». Greenpeace, che insieme a Carrefour ha finanziato lo studio (è complicato ottenere finanziamenti pubblici per fare ricerca indipendente sugli ogm), chiede il ritiro immediato dal mercato del mais Monsanto. «L’ attuale sistema autorizzativo per gli Ogm non ha più alcuna credibilità dopo che è stato approvato un prodotto ad alto rischio nonostante chiare evidenze dei possibili pericoli», dice Federica Ferrario di Greenpeace. I dati in questione, infatti, sono stati oggetto di un feroce dibattito fin dal 2003, quando sono state riscontrare alterazioni nel sangue degli animali. E’ la prima volta che un Ogm autorizzato per il consumo umano dà segni di tossicità nei topi da laboratorio, eppure è impossibile sapere se i cittadini se lo sono già mangiato (con una concentrazione inferiore allo 0,9% non c’è obbligo di etichetta). Di sicuro, invece, gli ogm vengono ingurgitati da tutti gli animali che forniscono carne e latte. O quasi. Il Consorzio produttori della Fontina, per esempio, ha fatto sapere che darà solo mangime «pulito» alle vacche da latte. Ma non tutta l’industria casearia ha il coraggio di dire no agli ogm per garantire prodotti sempre più qualificati, compresi quei formaggi che sono il nostro fiore all’ occhiello del «made in Italy» nel mondo. ---------------------------------------------- __________________ Informazioni parlamentari su agricoltura, alimentazione, pesca newsletter a cura del gruppo parlamentare dei Verdi del Senato IL mais geneticamente modificato messo in commercio dalla soc. Monsanto con la denominazione MON863 può provocare alterazioni nella funzionalità del fegato e dei reni nei ratti, utilizzati nella sperimentazione in laboratorio, che hanno consumato il prodotto per 90 giorni. Un potenziale rischio per la salute umana ed animale visto che il prodotto già circola in Italia nei prodotti trasformati destinati al consumo alimentare e nei mangimi zootecnici. Su questo tema vi inviamo l'interrogazione parlamentare presentata oggi dalla senatrice dei Verdi Loredana De Petris INTERROGAZIONE Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare Premesso che - risulta attualmente autorizzato nell’Unione europea, per uso alimentare umano e nei mangimi zootecnici, il mais geneticamente modificato denominato MON863, brevetto registrato dalla soc. Monsanto; - il mais suddetto produce una tossina artificiale (Cry3Bb1) che dovrebbe conferire resistenza all’azione di alcuni parassiti (Diabrotica spp.); - nel corso della procedura che ha condotto all’autorizzazione comunitaria esperti della Commissione francese sull’ingegneria genetica (CGB) avevano già sollevato dubbi e critiche in merito al contenuto dello studio, allegato alla documentazione fornita per l’istruttoria, condotto dalla soc. Monsanto sui topi di laboratorio alimentati per 90 giorni con il prodotto in questione, con particolare riferimento al rischio di tossicità; - la rivista scientifica “Archives of Environmental Contamination and Toxicology” ha pubblicato nei giorni scorsi una nuova valutazione indipendente, condotto da esperti del CRIIGEN (Comitato per l’informazione e la ricerca indipendente sull’ingegneria genetica), dei dati forniti dalla soc. Monsanto nel citato studio sull’alimentazione delle cavie di laboratorio con il MON863 dalla quale si evincono nuovi elementi di preoccupazione in ordine agli effetti sul metabolismo; - in particolare la nuova valutazione ha evidenziato: - segni evidenti di anomalia nelle funzioni di fegato e reni degli animali esaminati, desumibili dalle analisi del sangue e delle urine; - anomalie nella crescita e nel peso, con variazioni significative nei due sessi, tali da far supporre differenze ormonali indotte nel metabolismo; - il mais MON863 circola attualmente sul territorio nazionale, sia nell’ ambito di prodotti alimentari trasformati destinati al consumo umano (anche se non indicato in etichetta in relazione alla soglia di tolleranza ammessa allo 0,9%) che nell’ambito di mangimi destinati all’alimentazione zootecnica; - l’art.25 del decreto legislativo 8 luglio 2003, n.224 prevede che i Ministri competenti, qualora sussistano fondati motivi di ritenere che un OGM possa costituire un rischio per la salute umana, animale o per l’ ambiente, possano applicare la cosiddetta ‘clausola di salvaguardia’ prevista dalla normativa comunitaria per vietare temporaneamente l’ immissione sul mercato, l’uso e la vendita sul territorio nazionale del prodotto in questione; - desta preoccupazione che prodotti geneticamente modificati possano essere stati autorizzati sul territorio europeo sulla base di valutazioni analitiche insufficienti, al termine di procedure istruttorie non in grado di garantire adeguatamente l’innocuità per la salute pubblica; CHIEDE - se non ritengano opportuno ed urgente, alla luce delle risultanze di ricerca pubblicate dalla rivista “Archives of Environmental Contamination and Toxicology” sul rischio di tossicità del mais MON863, disporre la sospensione dell’immissione sul mercato nazionale di tale prodotto, applicando la clausola di salvaguardia di cui all’art.25 del decreto legislativo 8 luglio 2003, n.224; - se non ritengano necessario intraprendere le necessarie iniziative in tutte le sedi comunitarie affinché si provveda ad una approfondita revisione dei processi autorizzativi dei prodotti geneticamente modificati, tale da assicurare l’intervento di valutazioni scientifiche indipendenti e di una approfondita valutazione dei rischi tossicologici ed allergenici, oltre che delle conseguenze dal punto di vista ambientale. Sen. Loredana De Petris Roma, 15 marzo 2007 ----------------------------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at altragricolturanordest.it Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it -- No virus found in this outgoing message. Checked by AVG Free Edition. Version: 7.5.446 / Virus Database: 268.18.12/724 - Release Date: 16/03/2007 12.12
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