Realacci: “E' una buona notizia per chi ha a cuore un
modello di consumo più attento, critico, equo"
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il piacere di informarla che a partire dal prossimo mese di settembre presso la
buvette di Montecitorio saranno utilizzati anche
prodotti del commercio equo e solidale, accogliendo le sollecitazioni
rappresentate da lei e da altri deputati con la lettera del/x-tad-bigger>…”,
questo in sintesi il messaggio inviato dal Presidente della Camera Fausto Bertinotti ad Ermete Realacci,
presidente dell’VIII Commissione della Camera, in risposta alla proposta
avanzata da vari parlamentari di maggioranza e opposizione di introdurre
l’equo e solidale in Parlamento.
“Questa risposta positiva”, ha commentato Realacci,
“rappresenta un segnale simbolico importante del Parlamento per
promuovere un modello di consumo più attento e più critico. Grazie
anche ai notevoli passi in avanti realizzati dal settore nel campo della
qualità, i prodotti del commercio etico sono diventati una realtà interessante.
E’ importante che il Parlamento italiano non solo trovi le
forme più idonee per un riconoscimento legislativo del commercio equo, delle
sue organizzazioni di base, del sistema certificativo,
ma anche che operi praticamente scelte etiche, dando
un valido esempio e proponendosi come battistrada in ambito
istituzionale”.
Tra le motivazioni espresse nella lettera bipartisan,
inviata a Bertinotti alla fine del mese scorso, si fa
notare come il commercio equo e solidale sia una forma
di lotta alla povertà che si basa su pochi ma ben saldi principi: un prezzo più
equo pagato ai lavoratori, relazioni commerciali durature, opere sociali per le
comunità coinvolte, sostenibilità ambientale dei processi
di lavorazione. Per fare un esempio, oggi un lavoratore di caffè
Latino-americano percepisce circa il
3% del prezzo finale. Con il commercio equo
lo stesso lavoratore e la sua comunità ricevono circa il 30% di quel
prezzo.
Inoltre, il commercio equo e solidale ha registrato negli ultimi anni una
crescita rilevante: in Italia operano da molti anni un ente di certificazione
per i prodotti (Transfair Italia) e due
organizzazioni di categoria (Associazione Botteghe del Mondo ed Agices, l’Assemblea Generale delle Organizzazioni del
Commercio Equo e Solidale) circa 10 organizzazioni di importazione, enti no profit che importano prodotti da progetti del sud del mondo,
oltre 450 “Botteghe del Mondo”, sparse su tutto il territorio
nazionale, veri e propri piccoli centri specializzati di informazione sui
problemi del sottosviluppo e di diffusione dei prodotti equi. In tutto si stima
che il mondo Fair Trade coinvolga circa ventimila tra
volontari ed operatori.
/x-tad-bigger>/fontfamily>/flushboth>/x-tad-bigger>/fontfamily>(Camera
dei Deputati, 28 luglio 2006)
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