Re: R: Un miliardo di persone



...mi sembra fuori luogo e sproporzionato sentirsi italiano dopo la vittoria del NO per il referendum e dopo la vittoria della nazionale italiana di ieri sera. Due fatti estremamenti diversi e distanti e di dimensioni enormememnte differenti. Io non posso sentirmi italiano perchè dei ragazzotti muscolosi corrono dietro una palla e fanno goal. Che ha a che fare questo con l' Italia, con l' unità degli italiani ? Questo è segno di immaturità, di vedere le cose ancora con occhio infantile per cui tutti i giochini vanno bene per divertirsi. Ma per sentirsi italiani non bastano i giochini. Basta chiederlo ai disoccupati, ai giovani senza futuro, ai pensionati con la minima, ai carcerati ammassati in piccole celle, ai ricercatori senza possibilità di ricerca, ai diseredati che non hanno di che capare e in italia sono tanti, a chi muore all' estero per guerre sbagliate, e la lista potrebbe continuare.... Ora che abbiamo, pardon, che avete vinto il mondiale di calcio, sono risolti i gravi problemi dell' Italia a livello internazionale e in seno alla UE ?Ubriacarsi è una cosa che può succedere, ma poi occorre rinsavire. E guardare la realtà.

Franco




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----- Original Message ----- From: "Beatrice Bardelli" <reginadelmare at tiscali.it>
To: <consumocritico at peacelink.it>
Sent: Monday, July 10, 2006 3:54 PM
Subject: Re: R: Un miliardo di persone


Eravamo in tantissimi ieri sera alla Festa di Liberazione ad Asciano (Pisa) a vedere la finale. Mi sono entusiamata a vedere l'Italia vincere. Dopo la tragedia "Berlusconi" non mi sono vergognata ad essere un'italiana, a gridare per i colori della mia patria...e mi sono finalmente sdoganata la mente che l'Italia è la mia patria e che ne potevo essere orgogliosa...come mi sono sentita orgogliosa per la vittoria del NO al referendum sulla Costituzione. Spero di provare emozioni simili quando saremo più che sicuri che, sotto questo governo, l'ACQUA tornerà ad essere un bene comune, pubblica in tutto e per tutto. Intanto, con l'orgoglio di essere una cittadina tosco-italiana sto lottando contro il disegno di legge Bersani (incentivi ai Comuni per accogliere rigassificatori e linee elettriche). Non mi sento orgogliosa di Bersani. E contro il suo ddl siamo riusciti a fare una conferenza stampa in Senato con l'appoggio di Tommaso Sodano (presidente Commissione Ambiente Senato, di Rif. Com.) e Paolo Cacciari (Commissione Ambiente, Camera, indipendente di Rif. Com.). Sono orgogliosa che esistano "deputati" come Tommaso Sodano e Paolo Cacciari, da Pomigliano d'Arco a Venezia rappresentano il governo che vorrei. Un governo che rispetti il territorio e riconosca la sapienza di chi quel territorio ha abitato e vissuto per generazioni. Un governo che non imponga scelte unilaterali per decreto ma applichi quella democrazia partecipata che i movimenti stanno rivendicando da anni. Ai mondiali mi sono sentita un'"italiana" tout court, in Italia mi sento una italiana decisamente di parte. Ma sempre con orgoglio.

Beatrice Bardelli

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----- Original Message ----- From: "Giorgio" <gioyann at aruba.it>
To: <consumocritico at peacelink.it>
Sent: Monday, July 10, 2006 3:06 PM
Subject: Re: R: Un miliardo di persone


a parte i coglioni che avreste rotto con questa sterile discussione sul niente, però quando, citando ironicamente Luttazzi, si è invitato a scopare di più, si è subito ricorso al "rispetto per le idee altrui". Bene, la mail così com'è partita non rispettava nemmeno per il minimo sindacale il pensiero per chi ritiene lo sport un utile momento di confronto. Io amo praticare e vedere lo sport, qualsiasi sia purchè sia giocato lealmente e con passione. E ieri sera, come per le altre partite, così è stato. Guardando oltre i marchi che sfruttano la manodopera minorile e non rispettano i diritti civili, alla fin fine in campo c'erano ragazzi che hanno messo il cuore in qualcosa che provoca loro passione e chi ha visto la partita ha messo altrettanto cuore e non c'è niente di male ad entusiasmarsi.

Questa mail è partita per far apparire una banale partita di calcio come la cosa più abietta che esista sulla faccia della terra, come una manifestazione per lobotomizzati e incapaci di intendere e volere, in barba ad ogni altro tipo di rispetto verso chi fin da bambino ha gioito per la nazionale. Non guardo la Tv e non mi sento lobotomizzato, ma la competizione nello sport mi piace e il praticarlo mi dà emozioni vere, non da oppio. Quindi sono in grado di capire chi gioca.

Anche l'aver voglia di criticare in maniera sterile può diventare una sorta di oppio per chi ama polemizzare e mi pare che gli effetti dell'intossicamento si stiano manifestando bene.

Con questa ridicola discussione state dando più importanza alla manifestazione di quanto non vogliate far credere che abbia per voi.

A questo punto rinnovo l'invito a scopare di più dato da un utente prima di me e ad occuparsi di argomenti un po' più concreti, state solo annoiando, riempiendo la mail di inutili stronzate (io mi metto nel calderone di quelli che lo fanno visto che ho deciso di rispondere) e facendo perdere importanza alla lista di consumo critico. Prosit.


Giorgio









Francesco Castracane ha scritto:

-----Messaggio originale-----
Da: consumocritico-request at peacelink.it [mailto:consumocritico-
request at peacelink.it] Per conto di raimondo-artimestieri
Inviato: lunedì 10 luglio 2006 12.30
A: consumocritico at peacelink.it

Il vecchio oppio quale sarebbe stato?

Basta studiare la storia, ma forse sei troppo occupato a tifare per le
partite.
va bene criticare, va bene non essere appassionati per questi avvenimenti, va benissimo segnalare lo sfruttamento dietro ai grandi marchi che hanno finanziato anche questa manifestazione e protestare/boycottare. Però non
mi
sento in colpa per aver tifato Italia e per essere soddisfatto dell'esito
del risultato sul campo di questa bella manifestazione.

Nessuno ti ha chiesto di sentirti in colpa, ma semplicemente di riflettere sul senso che queste manifestazioni hanno all'interno della produzione di
beni immateriali nella società contemporanea. Sarai anche soddisfatto,
immagino, che adesso questa vittoria verrà utilizzata per cercare di
suggerire l'amnistia per questo gruppo di biscazzieri e scommettitori
clandestini. Contento tu.
Lo sport non è il dominio del vincitore sullo sconfitto, ma il semplice
confronto sul campo in una determinata disciplina. Fa parte della nostra cultura e non bisogna mica vergognarsene. Paragonare queste manifestazioni
alla guerra...

Sono d'accordo con te, ma il senso di quello che dici non si trova nei
campionati mondiali ma nei campetti di periferia fra ragazzini che giocano
per divertirsi.

La guerra la fa chi per protestare va a fracassare le
vetrine
dei negozi e delle banche. chi al forum di Genova ha preferito fracassare
la
città, o chi ha voluto dimostrare che bisognava dimostrare al potere che
le
aree protette da recinzioni andavano assolutamente conquistate accanendosi
contro le forze dell'ordine. Questa era guerra, ieri era sport.

Questa è retorica senza costrutto. Se è per questo anche chi, ieri, mentre
si festeggiava a piazza del popolo, ha pensato bene di mettersi a fare a
botte con la polizia non c'entrava nulla con lo sport. Eppure non penso che
tutti coloro che fossero in piazza fossero violenti.  Ciao --
Mailing list Consumo Critico dell'associazione PeaceLink.
Per CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
Se non riesci, scrivi a nicoletta at peacelink.org
inserendo "cancella" nel Soggetto.
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