Fair trade - la grande onda e' partita



Mi trovo a tradurre da un articolo che purtroppo non e' disponibile on
line. Ma che articolo!

http://news.independent.co.uk/uk/this_britain/article349319.ece

Che succede in Inghilterra?
Succede che il commercio equo e solidale, la sete di etico, sta facendo
il salto tanto atteso/temuto.

Virgin treni: d'ora in avanti tutta la catena ferroviaria Virgin
servira' solo bevande equo solidali.
Marks&Spencer ha cominciato questa settimana la vendita di abiti
Fairtrade
Sainsbury ha ordinato 200.000 magliette da People tree
http://www.peopletree.co.uk/
Top shop (catena di abbigliamento giovane di grande attrazione) inizia
la vendita di abiti "etici", magliette da Gossypium
http://www.gossypium.co.uk/, jeans da Hug,
http://www.hug.co.uk/shop/showpage.asp?id=1, e bluse da PeopleTree).
Cameron, leader di destra del partito dei Tories, si impegna
pubblicamente per un "free e fair trade" e per il sollievo del debito.

Dopo il grande evento MakePovertyHistory dell'anno scorso,
http://www.makepovertyhistory.org/, con relativo concerto, tanto
criticato, l'attenzione e la richiesta per il Fair Trade sono..
scoppiate.

Per i negozianti, non sembra vero poter vendere qualcosa che fa "sentire
buoni". E' il sacro graal del commercio.
Ma, l'articolo conclude, questa strada imboccata potrebbe avere pesanti
ripercussioni. Quando il cliente entra in un negozio che vende cose
prodotte come si deve, comincera' a chiedersi: e il resto? come e' stato
fatto il resto?
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Personalmente, trovo queste notizie straordinarie e come tali, con forti
interrogativi; molti li conoscete gia'.
1) grandi catene boicottate su altri versanti, che aprono nicchie al
fair trade. come giudicarle?
2) l'etico venduto al supermercato porta con se' il carico di cultura e
coscienza sullo stato del commercio, intrinseco nel messaggio del
commercio equo solidale?
3) tali catene saranno affidabili, quando la moda cambiera', nel
mantenere l'impegno preso con i produttori?
4) che ne e' se tutti cominciamo a comprare scarpe e vestiti
ecosolidali, che ne e' delle risorse finite del mondo?

Ma daltronde quando le onde arrivano, bisogna in qualche modo essere
pronti a comprenderle.
Supponiamo che un concerto, con "discutibili" personaggi sul palco,
abbia portato un milione di giovani alla presa di coscienza di un
commercio migliore.
Ecco che tra calci e spinte, chi in buona fede chi in malafede, inizia
il percorso di tanta tanta gente che vuole comprare diverso e c'e'
quindi chi vuole vendere.

Come si fa a tenere fuori chi se ne approfitta? Come fare a tenere sotto
controllo il commercio? 

Sono confusa. Percepisco l'onda in arrivo con pericoli di deriva, ma
daltronde e' l'onda della massa umana che comincia a muoversi.
Non si tratta piu' di caffe' e banane all'esselunga. Forse siamo
all'alba del "cambio dei gusti" del consumatore occidentale.
Per fortuna non sono in una posizione di potere da dover prendere
decisioni, non sarei proprio in grado. Ma sinceramente, ho proprio
voglia di vedere ora che succede.

un saluto affettuoso
nicoletta
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  Nicoletta Landi
  nicolettalandi at fastmail.fm