RASSEGNA STAMPA: DAVANO AI BOVINI ANABOLIZZANTI E MEDICINALI GUASTI.



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da Green Planet" - 08/02/2006
DAVANO AI BOVINI ANABOLIZZANTI E MEDICINALI GUASTI.
Blitz del Gruppo antisofisticazione e sanità in 3 regioni. Farmacia sotto
sequestro, 35 avvisi di garanzia.
 TORINO (4 feb. 2006) - I carabinieri del Nas hanno scoperto
un'organizzazione che commerciava o somministrava ai bovini anabolizzanti e
medicinali guasti o pericolosi per la salute dell'uomo.
Una persona è stata arrestata, una farmacia è stata posta sotto sequestro in
provincia di Torino e 35 avvisi di garanzia sono stati inviati a farmacisti,
veterinari, grossisti e dipendenti di case farmaceutiche, allevatori di
bestiame.
Novanta le perquisizioni eseguite ieri che hanno permesso di sequestrare
centinaia di confezioni di farmaci e sostanze anabolizzanti. Ad alcuni
indagati è stato anche contestato l' esercizio abusivo della professione
sanitaria.
L'operazione, coordinata dalla procura di Pinerolo (Torino), ha riguardato
il Piemonte, l'Emilia Romagna e la Lombardia ed è stata condotta dal Gruppo
antisofisticazione e sanità di Milano e dal nucleo di Parma.
In un blitz scattato ieri sono stati impegnati 300 carabinieri nelle
province di Torino, Cuneo, Alessandria, Asti, Milano, Mantova, Parma e
Reggio Emilia.
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L'OMBRA DEL DOPING SULLE BISTECCHE.
Antibiotici, cortisonici e probabilmente anche anabolizzanti per allevare i
loro bovini, al di fuori di qualsiasi controllo sanitario. Una prassi che
durava da tempo, smascherata dall'intervento del Nas: una novantina di
perquisizioni, ben 35 avvisi di garanzia notificati a veterinari, allevatori
di bestiame, grossisti di farmaci. Una farmacia sotto sequestro, la “S.
Lorenzo” di None, e 20mila confezioni di sostanze medicinali in mano agli
inquirenti a cui si aggiungono altre sostanze anabolizzanti, per un valore
complessivo di 800mila euro. Cifre da capogiro. Ed altrettanto lungo
l'elenco dei reati ipotizzati: si va dall'associazione a delinquere al
commercio e somministrazione di medicinali guasti o pericolosi alla salute
pubblica, fino ad arrivare all'esercizio abusivo della professione di
veterinario o farmacista.

Il blitz dei Carabinieri del Nucleo antisofisticazione, che ha coinvolto tre
regioni e visti impegnati oltre 300 militari, è scattato venerdì mattina
dopo un'indagine che durava da sette mesi sulla commercializzazione illecita
ed il conseguente utilizzo di farmaci veterinari e sostanze anabolizzanti
sui bovini e, marginalmente, anche sui conigli.

L'operazione, coordinata da Ciro Santoriello e Vito Sandro Destito,
sostituti procuratori della Repubblica di Pinerolo, è probabilmente
destinata ad allargarsi: «Il sistema veterinario prevede che il farmaco
venga somministrato all'animale in presenza di ricetta. Abbiamo invece
scoperto che da Pinerolo a None il 90% delle somministrazioni avveniva al di
fuori d'ogni controllo medico-veterinario». Medicine somministrate senza
regole, con il pericolo di assuefazioni degli animali agli antibiotici e, di
qui, dosaggi sempre più elevati.

Ed il facile utilizzo del farmaco, dato direttamente dall'allevatore per
modalità diverse da quello per cui è prescritto: senza rispetto del periodo
di quarantena prima della macellazione, utile a smaltire i principi attivi
del farmaco. Gli inquirenti hanno scoperto una vera e propria rete di
vendita. Tutto, rigorosamente, in nero. All'apice dell'organizzazione una
casa farmaceutica del Milanese che, avvalendosi di presunti informatori
farmaceutici, proponeva l'acquisto direttamente agli allevatori. Oppure
cedeva in nero i farmaci ai veterinari liberi professionisti o ad alcune
farmacie. A detta della Procura di Pinerolo, la stima degli introiti
esentasse si aggira intorno ai 75mila euro mensili per ogni farmacia
coinvolta nel traffico.

Chiusa dai sigilli del sequestro probatorio la farmacia “S. Lorenzo” di via
Pellico 1 a None, ritenuta dagli inquirenti un importante punto di smercio
dei medicinali: denunciati i titolari Silvia Negri e Pier Luigi Mondino,
così come sono in corso numerosi accertamenti su altre farmacie del
Pinerolese.

Inquietante, secondo la Procura di Pinerolo, l'elusione costante della
normativa in tema di somministrazione di medicinali per animali. Veterinari
compiacenti si prestavano a compilare false ricette prescrittive,
soprattutto per giusticare gli ammanchi di magazzino da parte di due
farmacie e di sei grossisti farmaceutici. Un commercio di vaste proporzioni
e al di fuori di qualsiasi normativa sanitaria. Una rete illegale che
rappresentava un alto fattore di rischio per la sicurezza alimentare: «La
sofisticazione è la frode più pericolosa - conclude il col. Leopoldo De'
Filippi, comandante del Nas di Milano -, perché si aggiungono sostanze
chimiche che favoriscono il prodotto aumentandone il peso o migliorandone
l'aspetto ed il sapore. Con pericolo per la salute pubblica, in
considerazione delle potenziali conseguenze negative per la salute dei
consumatori, ignari delle sostanze chimico-farmaceutiche che assumevano
indirettamente dalle carni acquistate». (Emilianet, 5 febbraio 2006 - L'Eco
del Chisone, 8 febbraio 2006).
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