CS - Roma, 17 febbraio: Agricoltura a rischio: per Europa e Africa commercio o sviluppo?



COMUNICATO STAMPA
EuropAfrica – Terre Contadine
Per un’agricoltura solidale e sostenibile nel Nord come nel Sud del mondo
info: Monica Di Sisto 335 8426752
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Agricoltura a rischio: per Europa e Africa commercio o sviluppo? 

La campagna “EuropAfrica-Terre Contadine”

il 17 febbraio a Roma mette a confronto Governo, Commissione Europea,

organizzazioni contadine e società civile di Europa e Africa.

Dalla Wto agli accordi bilaterali APE, l'impatto degli accordi commerciali

proposti in nome dello sviluppo



Roma, 13 feb - Si sente dire spesso che i Paesi più poveri devono
rafforzare le proprie capacità commerciali per uscire dalla povertà. Viene
anche detto che il libero commercio è più efficace degli aiuti nel
promuovere legami tra i popoli, sostenere lo sviluppo e contribuire alla
pace.



Se i lavori della Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) finiscono più
facilmente sotto i riflettori dei media e dell’opinione pubblica, ci sono
altre trattative commerciali che si stanno svolgendo più discretamente, e
delle quali la maggior parte dei cittadini resta all’oscuro. E’ il caso
degli Accordi di Partenariato Economico (APE), accordi di libero commercio
che l’Europa sta negoziando con le sue ex-colonie di Africa, Caraibi e
Pacifico.



Ma le Terre Contadine ci dicono che:



L’Europa è in vantaggio…

…nella produzione di cereali, di carne e di latte. La sovrapproduzione non
incide troppo sui prezzi interni al consumatore, ma consente ai prodotti
agricoli europei di essere molto competitivi sul mercato globale. E inoltre
il consumo interno offre una grande tranquillità alle produzioni europee.
L’80% della domanda dell’Unione di pomodori è soddisfatta sa Spagna e
Olanda. Per le patate il 90% della domanda è coperta da produttori europei
e per le olive conservate la domanda soddisfatta a livello Ue è il 55% del
totale.



Ma l’Europa (e l’Italia) rischiano molto…

Frutta e verdura, che rappresentano in media il 16% della produzione
agricola dell’Unione, vengono abbastanza trascurate all’interno degli
interventi della Politica Agricolo Comune (PAC). 14 gruppi di prodotti sono
stati identificati come “sensibili” perché a rischio di concorrenza con i
paesi afro-mediterranei, ma non solo.

Parliamo della maggior parte dei prodotti presenti sulla tavola e nella
campagna italiana: pomodori, cipolle, olio d’oliva, nocciole, arance,
mandarini, limoni, uva da tavola, melone, fragole, fiori, patate, riso e
vino.

I prodotti prevalentemente a rischio di concorrenza per le pratiche di
liberalizzazione (frutta, verdura e olive) rappresentano più del 45% del
valore aggiunto agricolo di 8 regioni italiane, 8 regioni spagnole, 8
regioni greche, 5 regioni olandesi, 4 regioni belghe, una regione
portoghese e 1 regione francese



La realtà delle terre contadine: in Europa…

L’ingresso nella Wto e la partecipazione al processo di Barcellona ha già
generato in molti Paesi europei importanti riduzioni delle superfici
coltivate a cereali, soprattutto quelle irrigate, più produttive.



Le aziende agricole capaci di esportare, offrono impieghi agricoli a
contenuto tecnologico diverso o più alto rendendo i lavoratori del settore
familiare poco adatti ad occupare eventuali disponibilità di lavoro, nel
Nord come nel Sud del mondo



E per l'Africa il libero mercato non si è tradotto in nuove opportunità

Una gran parte delle esportazioni dei Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico
(il 60% del totale), sebbene questi siano sul mercato globale da moltissimi
anni, si concentra su appena 9 prodotti, e la partecipazione dei Paesi ACP
al commercio mondiale è caduta dal 3,4% del 1976 al 1,1% del 1999.



Un caso esemplare: l’Africa occidentale

Il 97% dei prodotti che provengono dall' Unione monetaria dell’Africa
Occidentale (UEMOA) entrano sul mercato europeo senza subire tassazioni
sull’import.

La maggior parte fanno parte del settore agricolo ed evitano per il 95% le
restrizioni legate alla politica agricola comune (PAC) per la loro natura
tropicale.

L'UE si assicura, però, ben il 49,9%delle importazioni dei Paesi UEMOA,
mentre l'UEMOA fornisce appena l'1% delle importazioni dell'Unione



Per discutere dei problemi sul tappeto, del ruolo dell'Italia e dell'Europa
in questo scenario in movimento, e del futuro delle terre contadine, nel
Nord come nel Sud del Mondo, nell'ambito della Campagna EuropAfrica-Terre
contadine vi invitiamo al seminario nazionale:



L’Europa e gli Accordi di Partenariato Economico (APE) con i Paesi del Sud
del mondo: commercio o sviluppo?



Venerdì 17 febbraio 2006

ore 9:30 – 16:00



Facoltà di Economia Università di Roma Tre

Via Ostiense 139, Aula 4, primo piano



 Organizzato da Terra Nuova e Centro Internazionale Crocevia, per il Gruppo
d’Appoggio al movimento contadino dell’Africa Occidentale

e dal Master Sviluppo umano e sicurezza alimentare dell'Università degli
Studi di RomaTre

Con la partecipazione di Coldiretti e del Réseau des organisations
paysannes et de producteurs agricoles de l’Afrique de l’Ouest (ROPPA)

Con il sostegno di TradeWatch e della Piattaforma italiana per la Sovranità
Alimentare





Intervengono, nell'ordine: Nora McKeon (Terra Nuova/EuropAfrica), Prof.
Guido Fabiani (Rettore dell’Università degli Studi Roma Tre), Angelo
Bonelli (Assessore Regionale all’Ambiente e alla cooperazione tra i popoli-
da confermare), Sappho Haralambous, IFAD, Antonio Tricarico (Campagna per
la riforma della Banca Mondiale/TradeWatch), Davide Ascarelli (Ministero
Attività Produttive-in attesa di conferma), Ivano Casella (Commissione
Europea DG Commercio, Direzione Unità C), Paolo Bacchielli (Ufficio VIII
DGCS), Daniel Van der Steen (Collectif Stratégies Alimentaires, Bruxelles),
Antonio Onorati (Centro Internazionale Crocevia/EuropAfrica), Luigi
Pelliccia (Direttore Centro Studi Federalimentare), Andrea Fugaro
(Coldiretti), Centro Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione
(CRESM), Ndiogou Fall (Presidente del “Réseau d’Organisations Paysannes et
de Producteurs agricoles de l’Afrique de l’Ouest” – ROPPA), Pasquale De
Muro (Università degli Studi  Roma Tre), Niki Vendola (Presidente Regione
Puglia, in attesa di conferma), Luisa Morgantini (Europarlementare, in
attesa di conferma), Gaetano Fierro (Assessore all’agricoltura, allo
sviluppo rurale e all’economia montana, Regione Basilicata), Sergio Marelli
(Direttore-generale FOCSIV e Presidente Associazione ONG Italiane), Monica
Di Sisto (vice-presidente FAIR/TradeWatch).



Parteciperanno inoltre Leader contadini della Nigeria, del Senegal, del
Ghana, della Tanzania e del Kenya



Traduzione simultanea inglese/francese/italiano.

Co-finanziato dalla Commissione europea e il Fondo internazionale per lo
sviluppo agricolo

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