rassegna stampa - Nord Europa: DIOSSINA NEI MANGIMI



I problemi legati alla cattiva produzione e distribuzione del cibo non
cessano mai come dimostra l'articolo che vi proponiamo. Per l'ennesima volta
in Belgio ed Olanda si indaga sulla presenza di Diossina nei mangimi
animali, diossina, cancerogena, che poi arriva nel piatto del cittadino. Il
sistema della produzione alimentare imbarca acqua da tutte le parti:
Diossina, Mucca Pazza, Influenza Aviaria, Uova Marce, il Grano
all'Ocratossina, per citare i fenomeni più eclatanti che hanno messo e
continuano a mettere a rischio la sicurezza alimentare e la salute dei
cittadini, eppure niente cambia. Gli industriali del settore agroalimentare
non vogliono sentire parlare di modificare i "collaudati" sistemi di
produzione e si lamentano del calo dei consumi (vedi il settore avicolo che
in italia presenta un calo con punte fino al 60%)accusando la stampa di dare
troppa enfasi alle notizie allarmanti sui pericoli connessi alla cattiva
alimentazone. A questi industriali non passa neanche per la testa che i
cittadini hanno come unico strumento di difesa concreta della loro salute la
rinuncia all'acquisto di quel cibo omologato che percepiscono prodotto da
una filiera alimentare sempre più simile ad una fabbrica di tondini di
ferro! Sarebbe ora che si confrontassero e ragionassero con lo slogan: "Il
cibo non è una merce". Un concetto donatoci dai movimenti contadini del sud
del mondo che giunge al cuore delle nostre grandi produzioni alimentari
permettendoci di modificarle affinche il cibo sia un reale nutrimento
accessibile a tutti.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Kataweb news" - Roma, 30 gennaio 2006 - 14:57

DIOSSINA IN MANGIMI: COLDIRETTI, SERVE ETICHETTA ORIGINE.
La chiusura di numerose aziende agricole in Belgio, Olanda e Germania a
seguito della scoperta di contaminazioni da diossina nei mangimi
rafforza la necessita' di estendere subito l'obbligo di indicare in
etichetta la provenienza degli alimenti per delimitare le aree di crisi,
facilitare i controlli sulle importazioni e valorizzare i primati
qualitativi e di sicurezza della produzione Made in Italy. E' quanto
afferma la Coldiretti in riferimento alla nuova emergenza sanitaria che
viene dal Nord Europa dove la Commissione Europea ha riferito che sono
in corso analisi per verificare se la diossina scoperta nei mangimi e'
entrata nella catena alimentare di maiali e polli presenti in 96
allevamenti del Belgio, 275 dell'Olanda e alcuni della Germania. Gia'
sette anni fa - ricorda la Coldiretti - in Belgio erano stati abbattuti
milioni di polli e migliaia di maiali a seguito di una grave emergenza
diossina i cui livelli di contaminazione vengono tuttavia ritenuti dagli
esperti molto piu' elevati di quelli attuali. Di fronte alle emergenze
sanitarie che si rincorrono servono - sostiene la Coldiretti - misure
strutturali con un sistema di etichettatura obbligatorio che indichi la
provenienza e l'origine di tutti gli alimenti, come elemento di
trasparenza per produttori e consumatori e a garanzia della sicurezza
alimentare. Lo dimostra il fatto che - sottolinea la Coldiretti - il 90%
degli italiani ha apprezzato le norme su rintracciabilita' ed
etichettatura della carne bovina introdotte a partire dal 1' gennaio
2002 a seguito dell'emergenza mucca pazza. Un momento di svolta che ha
sancito l'inizio di un percorso di trasparenza sostenuto dalla
Coldiretti che ha portato all'obbligo di indicare varieta', qualita' e
provenienza nell'ortofrutta fresca, all'arrivo dal primo gennaio 2004
del codice di identificazione per le uova e all'obbligo di indicare in
etichetta, a partire dal primo agosto 2004, il Paese di origine in cui
il miele e' stato raccolto, l'obbligo di indicare la zona di mungitura o
la stalla di provenienza per il latte fresco dal 7 giugno 2005 e per
ultima la carta di identita' del pollame per far fronte all'emergenza
influenza aviaria. Restano comunque gravi i ritardi che rischiano di
minare la credibilita' del Made in Italy alimentare sul mercato
nazionale ed estero e per questo vanno colmati con la completa
attuazione della legge n.204/04 sull'etichettatura d'origine
obbligatoria per tutti gli alimenti. Per oltre il 50% della spesa -
rileva la Coldiretti - l'etichetta pero' resta ancora anonima.(AGI)
Red/Ale 301451 GEN 06 (AGI)
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N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com

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