tutti gli anni la stessa storia aumenta la raccolta
differenziata, si allarga il porta a porta (e poi da stabilire come), tutti e
contenti e felici
per il senso civico dei cittadini ma poi se si
legge il piano provinciale dei rifiuti 2005 della provincia di Torino si scopre
che dal 2005 al 2010
la riduzione dei rifiuti è prevista in un misero 3%
(forse), che il 50% di RD presumibilmente si raggiungerà nel 2010 (se tutto va
bene) e che la costruzione di due inceneritori è indispensabile in quanto siamo
all'emergenza (dicono)............. I cittadini
sono soddisfatti? ma allora gli articoli di Stampa e Repubblica edizione di
Torino che periodicamente appaiono e che segnalano l'insoddisfazione dei cittadini per il servizio di raccolta riguarda
qualche altra provincia? Forse. E che il porta a porta in molte realtà è
letteralmente piombato sulla testa degli abitanti senza alcuna preparazione
adeguata creando scontento e malumori, facendo addirittura nascere comitati
contro la raccolta porta a porta, talvolta probabilmente strumentalizzati per
fini altri è possibile ma pur sempre segnali di forte disagio. Un porta porta
mal costruito od applicato è propedeutico per un fallimento e per lasciare le
cose nello stato attuale. Io vivo a Torino e
posso assicurare che ancora in molte zone della città la raccolta stradale
differenziata praticamente non esiste mancando i raccoglitori. Personalmente
sono molto scettico sull'interpretazione da attribuire ai risultati di
questi sondaggi, ma forse sono prevenuto. Penso
male e faccio peccato ma, come segnalava qualcuno " a pensar male si pecca, ma
tante volte ci
si azzecca"
----- Original Message -----
Sent: Monday, January 30, 2006 11:24
AM
Subject: RIFIUTI. Torino, la raccolta
differenziata piace alla maggioranza dei cittadini
RIFIUTI. Torino, la raccolta differenziata piace alla maggioranza dei
cittadini
/bigger>/fontfamily>/center>28/12/2005
- 12:35
/x-tad-bigger>/bigger>/fontfamily>Il
prodotto più gettonato per la raccolta differenziata risulta essere la carta
seguito da plastica, vetro e organico. L'indagine condotta dalla provincia di
Torino, dall'Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino e
dall'Osservatorio del Nord Ovest su tutto il territorio provinciale ha
analizzato un campione di 1400 soggetti.
La
maggioranza assoluta dei cittadini della /x-tad-bigger>/bigger>/fontfamily>provincia
di Torino/x-tad-bigger>/bigger>/fontfamily> sostiene di fare sempre la raccolta /x-tad-bigger>/bigger>/fontfamily>differenziata
di carta, plastica, vetro e organico: è quanto risulta da un'indagine condotta
dalla Provincia, dall'Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di
Torino e dall'Osservatorio del Nord Ovest su tutto il territorio provinciale,
Torino compresa. Il lavoro è stato svolto su un campione di 1400 soggetti,
di età compresa fra i 18 ed i 95 anni, tra il 21 e il
31 ottobre 2005, attraverso un questionario telefonico composto di 21
domande.
/x-tad-bigger>Il prodotto più gettonato per la
raccolta differenziata risulta essere la carta /x-tad-bigger>che raggiunge la quota dell'89,4 per
cento, contro l'85,8 della plastica, l'85,2 del vetro e quasi il 70 per cento
dell'organico. Il ricorso alla differenziata è
maggiore in provincia rispetto a Torino. Il dato più evidente, meno 12 per
cento in città, è fornito dalla raccolta del vetro.
/x-tad-bigger>Il voto medio assegnato al nuovo
sistema di raccolta dei rifiuti è poco più che discreto (7,4)/x-tad-bigger>. La soddisfazione del servizio
varia da zona a zona, i cittadini più entusiasti risiedono nei centri in cui
la popolazione è compresa fra 10 e 30 mila abitanti. Anche l'età fa la
differenza: gli abitanti maggiormente soddisfatti si trovano nella fascia
di età superiore ai 50 anni.
/x-tad-bigger>L'obiettivo della Provincia di
Torino è quello di arrivare in tempi ragionevoli al 50 per cento /x-tad-bigger>dei rifiuti differenziati. Alla
domanda "Alcune persone pensano che i materiali provenienti dalla raccolta
differenziata vengano effettivamente riciclati,
altri, invece, ritengono di no. Lei cosa pensa al
riguardo?", la maggioranza ripone fiducia nell'effettiva operazione di
riciclaggio. Il 40 per cento, indifferentemente dal luogo di residenza (città
o provincia) si dimostra diffidente propendendo per una totale o parziale
assenza di riciclo.
/x-tad-bigger>Sfiora invece l'80 per cento la
quota di intervistati che dichiara di non avere avuto,
/x-tad-bigger>nel corso dell'ultimo anno, alcuna
difficoltà con il servizio di raccolta differenziata. Le popolazioni più
favorevoli al sistema di porta a porta sono quelle che vivono nei centri più
piccoli, mentre il sistema misto è più apprezzato nei comuni molto piccoli,
al di sotto dei 5 mila abitanti.
/x-tad-bigger>"Da questa indagine - commenta il
Presidente della Provincia Antonio Saitta /x-tad-bigger>- emerge chiaramente che la raccolta
differenziata viene praticata ormai dalla stragrande maggioranza dei cittadini
che risiedono nel nostro territorio. Il dato deve comunque essere trattato con qualche cautela: è infatti
possibile che le domande mettano in gioco il senso civico di coloro chiamati a
rispondere, portando talvolta a fornire risposte diverse dai comportamenti
effettivi. Ne è la prova che ben il 40 per cento di
chi afferma di fare almeno qualche volta la raccolta differenziata è convinto
che una parte dei materiali raccolti non vengano riciclati. In ogni caso,
emerge un giudizio positivo sul servizio che ci
incoraggia a proseguire su questa strada".
HC 2005 - redattore: /x-tad-bigger>VC/x-tad-bigger>
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