diritti umani? - scriviamo a PRODI?



> ambientali. Esempio: prodotto tessile cinese, prodotto da ditta cinese dove
> non sono rispettati i diritti umani e del lavoro; si dice che quel prodotto
> non potrà più entrare in italia se non dimostrerà che è prodotto nel
> rispetto di quei diritti, l'onere della prova ovviamente ai produttori o in
> alternativa agli importatori (che sono quelli che ci guadagnano di più). Che
> tipo di prova? Per esempio una certificazione come la SA8000 che fa
> riferimento ad uno standard internazionale. In questo modo non si dice che
> il prodotto tessile cinese non deve più entrare sotto certi prezzi o sopra
> certe quantità, si dice che può entrare solo se ha certi requisiti.

OK.
Ci siamo.
Le coordinate mi erano chiare, ma non avrei saputo spiegarle meglio (le
riassumo in coda alla mail)

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PROPOSTA:

Visto che diciamo che la sinistra non ha idee e non dice nulla, perche'
non gli facciamo delle domande?

Prepariamo una lettera. La firmiamo. La spargiamo ai giornali italiani
ed internazionali (il motivo dell'intarnazionale ve lo dico in un'altra
mail), la mandiamo a Prodi, usando la sua lista, ed altri canali.
Chiediamo risposte.

La stessa domanda la spedirei direttamente ai sindacati generali, dove
ho un po' di contatti.

Inoltre, rastrelliamo i deputati che in passato hanno gia' lavorato su
molti temi, chiedendo loro di organizzare un'azione. Anche su questo,
non e' difficile. Tante persone che seguono questa lista o liste vicine
hanno gia' diversi contatti.

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So che appaio naife. Vi chiederete: ma ci sara' gia' qualcun altro che
lo sta facendo, che l'ha fatto, e cosi via'. Ci saranno gia' campagne
attive su questo.
Be', meglio, possiamo aggiungere le nostre forze :)

C'e' una sola cosa di cui non ho paura: di apparire ignorante.
Siamo cittadini, abbiamo studiato, lavoriamo, e forse non saremo
economisti universitari, non avremo ancora capito i dettagli del WTO, ma
vogliamo risposte.
Ce le hanno gia' date?
Ci convincono? Le vogliamo risentire?

Specialmente in questo 2005 in cui si aprira' la campagna elettorale in
Italia.

Scusate la lunghezza. In Inghilterra si e' chiusa oggi la campagna
inglese. SI e' parlato di IRAK, e di economia. Ma nessuno ha parlato di
sostenibilita', sobrieta', certificazioni, diritti umani, o almeno non
in misura che me ne potessi accorgere.

Chi ci sta?


Riallego in coda cio' che abbiamo riassunto in Pillole (aggiungete pure)

Wto: estrema difficolta' (anche come Europa) ad imporre una qualsiasi
limitazione al commercio. Vedi OGM.

Salute: solo quando il prodotto e' riconosciuto globalmente pericoloso
per la salute umana, viene globalmente autorizzato il blocco alle
importazioni.

Potere: purtroppo chi decide e' anche chi produce

Sinistra: latente

Dunque, la strada sembra impossibile.

Ecco le IDEE da chiedere a livello europeo (e prima ancora ad uno stato
nazionale come impegno europeo)

1) tassare la CO2, per reinternalizzare i costi e gli effetti del trasporto.

2) inserimento dell'obbligo alla soglia minima dei diritti umani per i
produttori, tale e quale il diritto alla salute per i consumatori,
certificato ad opera dei produttori o dagli importatori.

3) tassare il movimento di capitale (tobin tax)

Un saluto affettuoso

Nicoletta