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Comunicato di altragricoltura: Cresce la paura dei prezzi.
- Subject: Comunicato di altragricoltura: Cresce la paura dei prezzi.
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 18 Apr 2005 20:25:58 +0200
Vi inviamo questo comunicato stampa con preghiera di diffonderlo. ------------------------------------- Cresce la paura dei prezzi. Gli italiani risparmiano sul cibo, i Gruppi di Acquisto Solidale sono una delle risposte possibili. Secondo un'indagine Censis-Confcommercio il 96,3% degli italiani teme per il futuro spinte inflazionistiche. Il caro-vita spinge al risparmio e gli effetti di questo fenomeno assumono caratteri più dirompenti che altrove. In Italia ben il 61,7% delle persone intervistate ha dichiarato di avere negli ultimi anni modificato le proprie spese alimentari al fine di "risparmiare". Le speranze per un miglioramento futuro sono ridotte al lumicino. Gli italiani non vedono nel breve termine la possibilità di aumentare la capacità di spesa. Solo il 7,9% prevede infatti un incremento dei propri redditi nel corso del 2005, a differenza del 50% dei francesi e del 51,8% dei tedeschi. In Italia prevale dunque il pessimismo, e anche in altri paesi europei, come Regno Unito e Spagna, che sembrano mostrare un più contenuta possibilità di crescita rispetto a Francia e Germania, comunque "le performance appaiono migliori di ciò che si riscontra in Italia". Gli unici settori, in cui le spese vanno verso un aumento, sono quelli "indispensabili", come le medicine o la scuola. Il 30% degli intervistati in Italia prevede di incrementare nel 2005 le proprie spese per medicinali e cure mediche: "la percentuale più elevata" tra i Paesi europei coinvolti nell'indagine sui consumi. Alta anche la percentuale di italiani che prevede di aumentare le spese per l'istruzione (25%). Tendenza contraria per le spese per il benessere personale, il tempo libero, la cultura e i viaggi. E' a partire da questi dati che si spiega lo straordinario successo dei gruppi di acquisto di AltrAgricoltura a Padova . Partiti in 20, circa due mesi fa, oggi contano oltre 140 aderenti, ma la cosa impressionante E' stata quando a seguito dell'articolo uscito sul Gazzettino, venerdì 15 aprile, si sono avute oltre cento nuovi contatti con richiesta di adesione. Tra il venerdì ed il sabato decine di persone si sono presentate presso la sede dell'associazione per capire come organizzarsi per aderire, condividendo e richiedendo un percorso possibile, che mira non solo al risparmio, ma punta soprattutto alla qualità e alla sicurezza alimentare. La crisi economica, l'insicurezza sociale e la precarietà ormai dilaganti obbligano fasce sempre più ampie di popolazione a rinunciare al consumo di cibo fresco, buono e non inquinato da residui chimici orientandoli a frequentare "posti oscuri" nella distribuzione degli alimenti, come i discount, che, se E' pur vero che praticano prezzi abbordabili, non sempre possono garantire la trasparenza e la provenienza reale dei prodotti. Troppe volte il "primo prezzo" nega la stessa qualità della produzione: mele a basso prezzo sì, ma con il riscaldo, cioE' conservate male, e quindi invendibili e acquistate per niente, sono ben riconoscibili all'occhio dell'esperto, ma non così dai consumatori; latte UHT a *. 0,40 - meno che alla produzione alla stalla - per poi scoprire, come due settimana fa, che una azienda di Brescia, La Sterilgarda, su cui la magistratura continua l' inchiesta, faceva il latte con panna scaduta o scarti della lavorazione del latte francese, acquistati come rifiuto speciale e poi miracolosamente trasformati in latte UHT a buon prezzo, venduto a marchio proprio o confenzionato per le più prestigiose insegne della G.D.O., alla faccia dei loro tanto decantati percorsi di qualità . Certo qualcuno ora E' in galera ma per anni il latte E' stato venduto e i consumatori, ignari e vittime, se lo sono mangiato mettendo a rischio la salute. Certo sono casi eclatanti che emergono alla luce del sole quando i NAS hanno lo spazio per approfondire le indagini ma in una catena agroalimentare fortemente in crisi di valori e contenuti sono solo una parte delle cose che ogni giorno accadono e che arrivano sulle nostre tavole. Contro questo sistema alimentare senza etica, i Gruppi di Acquisto Solidale sono una prima risposta sociale che dal basso organizza e segnala la necessità di un cambiamento a produttori e sistema politico, una speranza vera. Noi pensiamo che tutti i Comuni che prestano attenzione alla salute dei propri cittadini, alla permanenza di un qualificato tessuto produttivo in campo agroalimentare nei comprensori di appartenenza, all'equilibrio ambientale dei propri territori debbano dare spazio a queste esperienze e favorirne lo sviluppo. I comuni hanno la possibilità di aprire uno spazio sociale partecipato in prima persona dai cittadini, spazio di concretezza per rispondere alla crisi di reddito e di sicurezza del cittadino ma anche spazio culturale e di innovazione nel campo della produzione e distribuzione degli alimenti. Lo sviluppo dell'esperienza dei GAS infatti può essere di stimolo e quindi occasione di opportunità per lo stesso comparto distributivo tradizionale che introducendo tipologie produttive legate alle produzioni alimentari, a ciclo corto, del proprio territorio e dei distretti produttivi limitrofi accrescerà la propria offerta di servizio ai cittadini, attualmente unico vero distinguo rispetto alle catene multinazionali della grande distribuzione organizzata. Per parte nostra cogliamo l'occasione per ringraziare il Comune di Padova che ha avuto la sensibilità di incontrarci e, in un periodo di vacche magre seppure senza impegni di spesa, di farsi carico di una parte dei nostri problemi impegnandosi a concederci una sede funzionale a soddisfare la crescente domanda di accesso ad un cibo di qualità, con prezzi "calmierati", emergente dai cittadini già nostri associati e da tutti quelli che sono in attesa di diventarlo. AltrAgricoltura spera che questo confronto produttivo tra il mondo dell' associazionismo di base e le istituzioni diventi velocemente un esempio raccolto dai Comuni della nostra regione così da costruire una sinergica rete di solidarietà, informazione e cultura alimentare che dia risposta alle tante attese dei cittadini. Padova 18 aprile 2005 Per AltrAgricoltura Nord Est Luciano Mioni AltrAgricoltura Nord Est Via Monte Sabotino, 26 - 35141 Padova Tel. 049.8710128 - fax 049.8736516 www.altragricolturanordest.it e-mail: infogas at altragricolturanordest.it -----------------------------------------------
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