Comunicato di altragricoltura: Cresce la paura dei prezzi.



Vi inviamo questo comunicato stampa con preghiera di diffonderlo.
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Cresce la paura dei prezzi.
Gli italiani risparmiano sul cibo,  i Gruppi di Acquisto Solidale sono una
delle risposte  possibili.

 Secondo un'indagine Censis-Confcommercio il 96,3% degli italiani teme per
il futuro spinte inflazionistiche. Il caro-vita spinge al risparmio e gli
effetti di questo fenomeno assumono caratteri più dirompenti che altrove. In
Italia ben il 61,7% delle persone intervistate ha dichiarato di avere negli
ultimi anni modificato le proprie spese alimentari al fine di "risparmiare".

Le speranze per un miglioramento futuro sono ridotte al lumicino. Gli
italiani non vedono nel breve termine la possibilità di aumentare la
capacità di spesa. Solo il 7,9% prevede infatti un incremento dei propri
redditi nel corso del 2005, a differenza del 50% dei francesi e del 51,8%
dei tedeschi.

In Italia prevale dunque il pessimismo, e anche in altri paesi europei, come
Regno Unito e Spagna, che sembrano mostrare un più contenuta possibilità di
crescita rispetto a Francia e Germania, comunque "le performance appaiono
migliori di ciò che si riscontra in Italia".

Gli unici settori, in cui le spese vanno verso un aumento, sono quelli
"indispensabili", come le medicine o la scuola. Il 30% degli intervistati in
Italia prevede di incrementare nel 2005 le proprie spese per medicinali e
cure mediche: "la percentuale più elevata" tra i Paesi europei coinvolti
nell'indagine sui consumi. Alta anche la percentuale di italiani che prevede
di aumentare le spese per l'istruzione (25%). Tendenza contraria per le
spese per il benessere personale, il tempo libero, la cultura e i viaggi.

E' a partire da  questi dati che si spiega lo straordinario successo dei
gruppi di acquisto di AltrAgricoltura a Padova .
Partiti in 20, circa due mesi fa, oggi contano oltre 140 aderenti, ma la
cosa impressionante E' stata quando a seguito dell'articolo uscito sul
Gazzettino, venerdì 15 aprile, si sono  avute oltre cento nuovi contatti con
richiesta di adesione. Tra il venerdì ed il sabato decine di persone si sono
presentate presso la sede dell'associazione per capire come organizzarsi per
aderire, condividendo e richiedendo un percorso possibile, che mira non solo
al risparmio, ma punta soprattutto alla qualità e alla sicurezza alimentare.

 La crisi economica, l'insicurezza sociale e la precarietà ormai dilaganti
obbligano fasce sempre più ampie di popolazione a rinunciare al consumo di
cibo fresco, buono e non inquinato da residui chimici orientandoli a
frequentare "posti oscuri" nella distribuzione degli alimenti, come i
discount, che, se E' pur vero che praticano prezzi abbordabili, non  sempre
possono garantire la trasparenza e la provenienza reale dei prodotti. Troppe
volte il "primo prezzo" nega la stessa qualità della produzione: mele a
basso prezzo sì, ma con il riscaldo, cioE' conservate male, e  quindi
invendibili e  acquistate per niente, sono  ben riconoscibili all'occhio
dell'esperto,  ma non  così dai consumatori; latte UHT a *. 0,40 - meno che
alla produzione alla stalla -  per poi scoprire, come due settimana fa, che
una azienda  di Brescia, La Sterilgarda, su cui la magistratura continua l'
inchiesta, faceva il latte con panna scaduta o scarti della lavorazione del
latte francese, acquistati come rifiuto speciale e poi miracolosamente
trasformati in latte UHT a buon prezzo, venduto a marchio proprio o
confenzionato per le più prestigiose insegne della G.D.O., alla faccia dei
loro tanto decantati percorsi di qualità . Certo qualcuno ora E' in galera ma
per anni il latte E' stato venduto e i consumatori, ignari e vittime,  se lo
sono mangiato mettendo a rischio la salute.
Certo sono casi eclatanti che emergono alla luce del sole quando i NAS hanno
lo spazio per approfondire le indagini ma in una catena agroalimentare
fortemente in crisi di valori e contenuti sono solo una parte delle cose che
ogni giorno accadono e che arrivano sulle nostre tavole.
Contro questo sistema alimentare senza etica, i Gruppi di Acquisto Solidale
sono una prima risposta sociale che dal basso organizza e segnala la
necessità di un cambiamento a produttori e sistema politico, una speranza
vera.
Noi pensiamo che tutti i Comuni che prestano attenzione alla salute dei
propri cittadini, alla permanenza di un qualificato tessuto produttivo in
campo agroalimentare nei comprensori di appartenenza, all'equilibrio
ambientale dei propri territori debbano dare spazio a queste esperienze e
favorirne lo sviluppo. I comuni hanno la possibilità di aprire uno spazio
sociale partecipato in prima persona dai cittadini, spazio di concretezza
per rispondere alla crisi di reddito e di sicurezza del cittadino ma anche
spazio culturale e di innovazione nel campo della produzione e distribuzione
degli alimenti.
Lo sviluppo dell'esperienza dei GAS infatti può essere di stimolo e quindi
occasione di opportunità per lo stesso comparto distributivo tradizionale
che introducendo tipologie produttive legate alle produzioni alimentari, a
ciclo corto, del proprio territorio e dei distretti produttivi limitrofi
accrescerà la propria offerta di servizio ai cittadini, attualmente unico
vero distinguo rispetto alle catene multinazionali della grande
distribuzione organizzata.

Per parte nostra cogliamo l'occasione per ringraziare il Comune di Padova
che ha avuto la sensibilità di incontrarci e,  in un periodo di vacche magre
seppure senza impegni di spesa, di farsi carico di una parte dei nostri
problemi impegnandosi a concederci una sede funzionale a soddisfare la
crescente domanda di accesso ad un cibo di qualità, con prezzi "calmierati",
emergente dai cittadini già nostri associati e da tutti quelli che sono in
attesa di diventarlo.

AltrAgricoltura spera che questo confronto produttivo tra il mondo dell'
associazionismo di base e le istituzioni diventi velocemente un esempio
raccolto dai Comuni della nostra regione così da costruire una sinergica
rete
di solidarietà, informazione e cultura alimentare che dia risposta alle
tante attese dei cittadini.

Padova 18 aprile 2005
Per AltrAgricoltura Nord Est
Luciano Mioni


AltrAgricoltura Nord Est
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