rassegna stampa: A Mc DONALD "SUPERSIZE ME" NON VA GIU'



a cura di ALtrAgricoltura Nord Est
-----------------------
tratto da "Green Planet" - 6/4/05
A Mc DONALD "SUPERSIZE ME" NON VA GIU'
Per McDonald's Italia, 'Super size me' vuole scioccare e non informare
Dopo l'anteprima italiana del film denuncia di Morgan Spurlock sui danni
dell'alimentazione da fast food, McDonald's Italia si difende. "Questo film
riflette una realta' che qui non c'e"', dice Alfredo Pratolongo, direttore
della comunicazione. Diversa l'opinione di Slow food, che lo considera un
film utile, perchè - spiega il segretario nazionale Silvio Barbero -
"denuncia uno stile di vita proposto come facile, economico, aperto a tutti.
Uno stile che noi contestiamo perche' e' basato sull'idea che per
alimentarsi bisogna spendere poco e perche' annulla il rapporto tra cibo e
territorio".

Premio per la miglior regia al Sundance festival nel 2004, candidato
all'Oscar come miglior documentario nel 2005, il film (in Italia dal 1
aprile) è il viaggio di un uomo - racconta lo stesso autore - "nel mondo
dell'aumento di peso, dei problemi di salute e fast food". Il film, tratto
dal volume 'Non mangiate questo libro' dello stesso Spurlock (pubblicato in
Italia da Fandango) racconta l'esperimento, vissuto in prima persona dal
regista, che ha verificato gli effetti sulla propria salute di un mese di
alimentazione nei Mc Donald's americani, mangiando ovviamente il formato
'Super Size me'. Quello piu' grande che prevede, tra l'altro, quasi due
litri di Coca Cola.

L'idea arriva a Spurlock, nel 2002 nel giorno del ringraziamento, quando
vede in un tg un servizio su due ragazze americane che avevano citato in
giudizio il gruppo Mac Donald's per la loro obesita'. Cosi' il
regista-scrittore, vegetariano convinto, decide di fare da cavia e di
sottoporsi alla 'dieta' Mc Donald's per un intero mese (tre pasti al
giorno). E prima di cominciare il test, fa controllare il suo stato di
salute da tre medici, un nutrizionista, un gastroenterologo e un cardiologo:
h una salute perfetta. Da qui parte il documentario che non fa altro che
seguire i pasti del giovane regista in una America piena di obesi, in una
successione di pasti che, tra la meraviglia degli stessi medici curanti, in
breve tempo portano le sue condizioni di salute a degenerare, fino al punto
che Spurlock viene considerato a 'rischio vita'. Il cardiologo (dr. Stephen
Siegel) al ventesimo giorno di 'dieta' lo invita a fermarsi, e comunque a
correre subito in ospedale, in caso di dolori al petto.

Davanti alla macchina da presa del regista - proprio come nei
documentari-denuncia di Michael Moore - scorrono le testimonianze di
professori di diritto, di obesi in attesa di un'operazione che gli riduca lo
stomaco, di esperti di nutrizione, di bambini che conoscono a memoria i
jingle della pubblicita' di Mc Donald's, ma che confondono l'immagine di
Cristo con quella di Ronald Reagan.

Oltre ad essere ingrassato di 13 chili in un mese e aver riportato danni al
fegato, alla fine, comunque, un piccolo risultato Spurlock lo ha ottenuto:
anche se la Mc Donald's e' riuscita a far archiviare la causa delle due
ragazze obese, il formato 'Super Size', con il suo spaventoso concentrato di
calorie è stato eliminato dai menu' della multinazionale.

"E' un tema che merita massima considerazione, ma non concordo con il
sensazionalismo del film", protesta per McDonald's Italia Pratolongo. "Non
e' utile all'educazione - spiega - in Italia ci sono 250 mila esercizi di
ristorazione, 80 mila bar e McDonald sono solo 330. Stigmatizzare come
esempio negativo solo McDonald e' sbagliato perche' sembra che eliminandolo
si risolverebbe il problema della cattiva alimentazione". Inoltre,
sottolinea ancora il direttore della comunicazione italiana del gruppo, "il
film racconta la storia di un uomo che ha assunto oltre 5.000 calorie al
giorno, il doppio di quelle consigliate per un adulto e ha limitato
l'attivita' fisica', mentre 'in Italia un cliente mangia da Mcdonald's in
media circa una volta ogni 15 giorni ossia 26 volte in un anno'.
Rainews24, 6 aprile 2005
--------------------------