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Da Jacopo Fo: Non c'è solo l'Olio di colza.
- Subject: Da Jacopo Fo: Non c'è solo l'Olio di colza.
- From: "C@C@O Quotidiano" <quotidiano at alcatraz.it>
- Date: Sat, 19 Mar 2005 13:55:32 +0100
Da Jacopo Fo: Non c'è solo l'Olio di colza. Ecco gli altri modi per risparmiare denaro, battere l'inquinamento e risollevare l'economia italiana. Siamo molto soddisfatti: dopo 5 anni di insistente campagna su internet e grazie al sostegno dei centomila abbonati al quotidiano web "Cacao", siamo riusciti a far esplodere il caso biodiesel e la follia, tutta italiana, di metterlo fuori legge mentre è diventato di libera vendita in tutta l'Unione Europea. La possibilità di abbassare l'inquinamento urbano e evitare la morte di migliaia di persone è oggi non solo possibile ma anche economicamente conveniente. Anche per lo Stato, visto che, come ci spiega Rubbia che non è l'ultimo degli stupidi, per ogni litro di carburante derivato dal petrolio bruciato in città, lo Stato sostiene 0,75 euro di spese sanitarie a causa dell'inquinamento. Quindi la tassa sui petroli è l'imposta più masochista che si possa immaginare. Ma il biodiesel è solo una delle proposte che in questi cinque anni abbiamo testato e selezionato. Se qualcuno volesse darci retta, si potrebbe cancellare l'inquinamento nelle città italiane, risanare i conti pubblici e ridare slancio all'economia. Possiamo tagliare il 10% del costo dei riscaldamenti (e dell'inquinamento) semplicemente mettendo dietro i caloriferi pannelli isolanti, spessi un centimetro circa che costano, tagliati su misura, meno di 7 euro (vedi www.commercioetico.it). Un altro 2% lo si potrebbe risparmiare installando i termostati, come ha testimoniato un'inchiesta di Report (http://www.report.rai.it). Adottando poi caldaie che producono calore e energia elettrica contemporaneamente (esistono da 25 anni), si otterrebbe un'ulteriore risparmio del 40% dei consumi. L'adozione delle lampadine ad alto risparmio (80%) e a lunga durata (15 mila ore) permetterebbe di risparmiare 150 euro per ogni lampadina installata. Quante centinaia di milioni di lampadine di vecchio tipo sono oggi installate in Italia? Con i riduttori del flusso dell'acqua dei rubinetti e delle docce e con i limitatori sugli sciacquoni dei wc potremmo tagliare il 50% del consumo dell'acqua. Ma questi sono solo una parte degli interventi possibili. Agendo sull'isolamento delle case e adottando pannelli solari termici si possono ridurre i consumi del riscaldamento del 90%. In Germania il consumo a metro quadro per anno non può oltrepassare i 70 kw, in Italia sono stati rilevati consumi tra i 150 e i 210 kw mq-anno. Ma in Germania come in Trentino ci sono case che da 20 anni hanno costi di meno di cento euro all'anno per 80 mq, calcolando riscaldamento, elettricità e acqua. E, tanto per tornare al biodiesel, aggiungendo al gasolio normale anche solo il 10% di olio di semi si otterrebbe un crollo delle polveri perché il gasolio brucia meglio (e si otterrebbe anche un miglioramento dell'efficienza del motore). Oggi la competitività a livello internazionale inizia a giocarsi intorno ai costi energetici. Il sistema Italia da questo punto di vista sconta un ritardo abissale. Si tratta di una questione di mancanza di cultura tecnologica. La Germania ha dieci volte meno sole di noi e dieci volte più pannelli solari. E il Trentino da solo ha dieci volte i pannelli solari del resto d'Italia. Qui non si tratta di sinistra o destra. Si tratta della comprensione di un nodo essenziale nell'economia delle famiglie e della nazione. Ed è importante capire che stiamo parlando di esperienze consolidate. Chicago e Los Angeles erano tra le città più inquinate del mondo. Non lo sono più. Oggi la pianura Padana è l'area più inquinata d'Europa (vi ricordate la foto satellitare della nube rossa?) e la nostra economia è in crisi. Non si capisce perché sia così difficile far capire ad amministratori e manager che lo spreco energetico è talmente enorme da poter tranquillamente coprire i costi della ratealizzazione dell'investimento. Come ha dimostrato anche un'altra inchiesta di Report (http://www.report.rai.it/2liv.asp?c=n&q=36) esistono aziende che si assumono tutti i rischi dell'intervento di taglio dello spreco, lo garantiscono con fideiussione bancaria e permettono al committente di registrare a bilancio un taglio di costi immediato. Nonostante la semplicità di questo sistema, sperimentato anch'esso da anni nel resto d'Europa, a tutt'oggi solo alcuni comuni della Lega e alcuni dell'Unione hanno adottato questo modo per tagliare i costi e trovare risorse finanziarie. Parliamo di una decina di comuni sulle migliaia di amministrazioni presenti nel nostro paese. Ma crediamo che la comprensione di questi semplici fatti sia essenziale per il futuro economico e ambientale italiano. Quindi chiediamo a tutti i giornalisti di aiutarci a far conoscere queste informazioni. L'insieme del nostro progetto è disponibile su www.jacopofo.it sotto il link "Ecologia Subito". Altre informazioni sul biodiesel su www.cacaoonline.it. Su www.commercioetico.it trovate invece l'insieme delle tecnologie ecologiche che proponiamo direttamente. Grazie per la disponibilità Jacopo Fo Gubbio, 18 marzo 2005
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