Re: consumo di carne



Carissimi,
non credo sia il caso di chiudere l'argomento, che al di fuori di questo scambio di mail, resta comunque aperto. Uno dei guai delle discussioni on line e' che si esauriscono presto e finiscono per dividere le opinioni in due parti contrapposte. E' il difetto di tutte le comunicazioni virtuali, nelle quali le persone in carne ed ossa scompaiono, magari si nascondono oppure anche se si descrivono e sinceramente pensano di esporsi in modo aperto, non sono e non saranno mai in grado di scambiarsi sguardi, di toccarsi, di arrossire, ecc. Ora io credo che questa discussione abbia fornito molti argomenti, anche se forse molti altri potrebbero venir fuori. Sarebbe interessante che chi vuol intervenire, oltre ad offrire ragioni, raccontasse esperienze. Emergerebbe infatti che ciascuno di noi e' inserito in certe situazioni, in reti di rapporti interpersonali, in cose che accadono che danno un senso alle sue scelte ed una base alle sue ragioni. Esistono, credo, modi diversi di essere consumatore critico, possibilita' diverse, vincoli oppure opportunita' che derivano da situazioni e condizioni diverse. Non voglio mettere d'accordo tutti, intendiamoci. Ma non voglio nemmeno separare, emarginare, tenere a distanza o distinguere dal gruppo chi cerca la sua strada di consumo critico. Aspiriamo alla purezza, ma, come si dice,... la carne e' debole *sic!... In altri termini le persone senza contraddizioni mi spaventano un po' e spesso credo ingannino se stesse quando si presentano come tali. Ritengo la scelta vegetariana un comportamento critico nei confronti del consumo. Le motivazioni di chi la pratica sono in ogni caso degne ed interessanti e vanno sino ad una scelta animalista e non specista. Bene. Anche ridurre il consumo di carne, piuttosto che eliminarla dai pasti, rappresenta un comportamento critico. Allevare da se' animali per autoconsumo e' un modo per contestare l'industria della carne, anche se cio' urta il sentimento morale e l'etica di chi non ritiene giusto che gli animali vengano uccisi. Nelle nostre societa' occidentali cresce il numero di coloro che optano per scelte vegetariane, vegan ed anche animaliste. Credo questo sia un fatto di grande rilievo e penso, in ogni caso, che un atteggiamento discorsivo, aperto alla comunicazione ed alla conoscenza reciproca possa non solo far crescere ancora questo numero, ma anche contribuisca a moltiplicare i comportamenti di consumo critico combinando, senza contrapposizioni, i diversi modi di agire. Siano dunque benvenute altre informazioni, altri dati, altre esperienze, altri vissuti...
Vi abbraccio tutti

un vegetariano sui generis

Osvaldo




----- Original Message ----- From: "Gianluca Miano" <gianluca.miano at piccolopopolo.org>
To: <consumocritico at peacelink.it>
Sent: Monday, February 07, 2005 8:38 PM
Subject: consumo di carne [ultimo post]


Rispondo e con questo chiudo l'argomento.

i dati che ci mandi non sono contestabili (forse il valore esatto...) il
problema però è l'interpretazione del dato, che tu fai su un tuo principio

etico, un dogma, che sei liberissimo di praticare, ma non puoi imporre agli
altri, sopratutto per il rispetto della diversità che dovrebbe essere uno
dei >pilastri del consumo critico...E non mi riferiscoalla mia diversità,
che sono un "ricco" occidentale come te, e quindi colpevole dello stato
delle cose,

Colpevole finche non mi sono reso conto di alcune cose. Nel momento in cui
me ne sono reso conto ho cambiato TOTALMENTE LA MIA VITA, e per totalmente
intendo dire proprio totalmente, anche se non sono arrivato alla fine del
percorso che mi sono prefissato di seguire.

Quindi colpevole per quello che non conosco e/o per quello che on sono in
grado di modificare delle mie scelte QUOTIDIANE, e OVVIAMENTE COLPEVOLE per
il sono fatto di essere nato in questo occidente ricco e di viverci, ma
incolpevole di INDIFFERENZA ed incolpevole di non fare quanto in mio potere
è fattibile.

Chiarito questo dicevo anche:

[...]I dati, e mi sono anche stufato di ripeterlo, CI SONO E SONO
DISPONIBILI PER CHIUNQUE, il problema ESISTE ed è MALEDETTAMENTE SERIO.[...]

ed anche:


[...]Quello che qui DOVREBBE essere importante discutere è il nostro
atteggiamento di consumatori critici (e responsabili) rispetto all'industria
della carne e quanto il nostro modo di consumarla incide sullo sfacelo del
pianeta, punto. Tutto il resto, perdonatemi, ma è solo perdita di
tempo.[...]

E questo è l'unico DOGMA che faccio TOTALEMENTE MIO: NON ESSERE PER QUANTO
MI E' POSSIBILE MAI NE' COMPLICE NE' MANDANTE DELLO SCEMPIO CHE VEDIAMO
COMPIERSI ATTORNO A NOI, o per dirla rubando le parole del Mahatma
Gandhi:"Essere il cambiamento che vorresti vedere nel mondo".

Non mi interessa convertire nessuno a vegetarianesimo o al veganesimo,
l'unico compito che mi sono prefisso, sia personale sia come presidente
dell'associazione che rappresento è quello di mostrare una strada possibile,
chi la vuole prendere la prende e sarò più che lieto di guidarlo se lo
desidera, chi non la vuole prendere non la prende, e con questo rispetto la
libertà di CHIUNQUE di agire come meglio crede.

Per me chiunque è libero di fare qualunque cosa, anche dichiarare guerra
all'Iraq se si chiama J.W. BUSH, salvo poi assumersene le conseguenze, e da
ciò non è affatto libero nessuno.

Ognuno si assume le conseguenze delle scelte che fa, e non sono io a dirlo,
è solo, molto semplicemente, così.

Chiudo qui, anche perché la discussione si sta trasformando in una cosa poco
costruttiva e in un dialogo a due, la lista è frequentata da molta altra
gente che ha sicuramente l'intelligenza per capire sia le mie posizioni che
quelle altrui.

Scusatemi tutti per il disturbo arrecato (anche se questa è l'ultima cosa
che vorrei dire su una lista come questa)


Gianluca Miano


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