consumo di carne [ultimo post]



Rispondo e con questo chiudo l'argomento. 

>i dati che ci mandi non sono contestabili (forse il valore esatto...) il
problema però è l'interpretazione del dato, che tu fai su un tuo principio

>etico, un dogma, che sei liberissimo di praticare, ma non puoi imporre agli
altri, sopratutto per il rispetto della diversità che dovrebbe essere uno
dei >pilastri del consumo critico...E non mi riferiscoalla mia diversità,
che sono un "ricco" occidentale come te, e quindi colpevole dello stato
delle cose,

Colpevole finche non mi sono reso conto di alcune cose. Nel momento in cui
me ne sono reso conto ho cambiato TOTALMENTE LA MIA VITA, e per totalmente
intendo dire proprio totalmente, anche se non sono arrivato alla fine del
percorso che mi sono prefissato di seguire.

Quindi colpevole per quello che non conosco e/o per quello che on sono in
grado di modificare delle mie scelte QUOTIDIANE, e OVVIAMENTE COLPEVOLE per
il sono fatto di essere nato in questo occidente ricco e di viverci, ma
incolpevole di INDIFFERENZA ed incolpevole di non fare quanto in mio potere
è fattibile.

Chiarito questo dicevo anche: 

[...]I dati, e mi sono anche stufato di ripeterlo, CI SONO E SONO
DISPONIBILI PER CHIUNQUE, il problema ESISTE ed è MALEDETTAMENTE SERIO.[...]

ed anche: 


[...]Quello che qui DOVREBBE essere importante discutere è il nostro
atteggiamento di consumatori critici (e responsabili) rispetto all'industria
della carne e quanto il nostro modo di consumarla incide sullo sfacelo del
pianeta, punto. Tutto il resto, perdonatemi, ma è solo perdita di
tempo.[...]

E questo è l'unico DOGMA che faccio TOTALEMENTE MIO: NON ESSERE PER QUANTO
MI E' POSSIBILE MAI NE' COMPLICE NE' MANDANTE DELLO SCEMPIO CHE VEDIAMO
COMPIERSI ATTORNO A NOI, o per dirla rubando le parole del Mahatma
Gandhi:"Essere il cambiamento che vorresti vedere nel mondo".

Non mi interessa convertire nessuno a vegetarianesimo o al veganesimo,
l'unico compito che mi sono prefisso, sia personale sia come presidente
dell'associazione che rappresento è quello di mostrare una strada possibile,
chi la vuole prendere la prende e sarò più che lieto di guidarlo se lo
desidera, chi non la vuole prendere non la prende, e con questo rispetto la
libertà di CHIUNQUE di agire come meglio crede.

Per me chiunque è libero di fare qualunque cosa, anche dichiarare guerra
all'Iraq se si chiama J.W. BUSH, salvo poi assumersene le conseguenze, e da
ciò non è affatto libero nessuno.

Ognuno si assume le conseguenze delle scelte che fa, e non sono io a dirlo,
è solo, molto semplicemente, così. 

Chiudo qui, anche perché la discussione si sta trasformando in una cosa poco
costruttiva e in un dialogo a due, la lista è frequentata da molta altra
gente che ha sicuramente l'intelligenza per capire sia le mie posizioni che
quelle altrui.

Scusatemi tutti per il disturbo arrecato (anche se questa è l'ultima cosa
che vorrei dire su una lista come questa) 


Gianluca Miano 


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