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"consumo di carne"
- Subject: "consumo di carne"
- From: "Gianluca Miano" <gianluca.miano at piccolopopolo.org>
- Date: Fri, 4 Feb 2005 21:25:57 +0100
- Organization: Ass.ne "Il Piccolo Popolo"
Chi si alleva il proprio pollo e la propria capra avrà sicuramente un'impatto sull'ecosistema minore di chi compera la carne al supermercato, questo è fuori discussione, così come e fuori discussione che, per quanto concerne il lato etico della cosa è un suo problema il riuscire a guardare negli occhi la capra e poi sgozzarla (è un problema soprattutto della capra a mio parere...) Ed in questo caso, sta alla sua coscienza il decidere cosa fare o cosa no... Ma resta il fatto che dal punto di vista del consumo critico il problema della carne esiste eccome. Siamo 6 miliardi e mezzo di umani sul pianeta e forse solo lo 0,000000000000000000 non so quanto per cento alleva il suo pollo. Dal libro "GUIDA AL CONSUMO CRITICO" del "Centro nuovo modello di sviluppo" ed. EMI a pag 69 si legge: [...] gli allevamenti moderni di tipo intensivo sono una vera sciagura perché concentrano quantità enormi di liquami organici inquinano le falde acquifere e alterano l'ecosistema dei fiumi e dei mari. Del resto il grande numero di capi d'allevamento presenti sul pianeta comporta anche un grave problema per l'inquinamento da metano: il loro sterco delibera ogni anno oltre 100 milioni di tonnellate contribuendo non poco all'effetto serra. Va anche detto che l'allevamento intensivo e al centro dell'agricoltura chimica perché, per ottenere tutto il coraggio necessario ad allevare milioni di capi di bestiame, bisogna forzare la terra a dare e rese altissime. In tanto in centro America e in Thailandia l'allevamento di bestiame è corresponsabile della deforestazione. In centro America vasti strati di foresta sono distrutti proprio per allevare bestiame destinato alla produzione di hamburger, mentre in Thailandia si è foresta per ottenere terra su cui coltivare manioca destinata all'alimentazione dei bovini europei. Per quanto riguarda i pesci è da segnalare che i mari si stanno imponendo a ritmi vertiginosi anche delle specie non destinata all'alimentazione, perché i sistemi di pesca industriale hanno razzia di tutto ciò che incontrano compresi delfini, tartarughe e perfino le foche. Retroscena sociale il nostro alto consumo di carne è ingiusto perché non è estendibile a tutti gli abitanti del pianeta, semplicemente perché non ci sarebbe abbastanza terra coltivabile. Dobbiamo considerare infatti che per produrre utili carne bovina e su Riina sono necessari rispettivamente 7 e 4 chili di cereali. In altre parole consumando carne usiamo molto più terra di quanta ne useremo se ci sta massimo direttamente con legumi o altri vegetali. Non a caso solo il 45% di tutti cereali che si producono nel mondo è destinato all'alimentazione umana mentre l'altro 55% è per gli animali. In questo modo il Nord Enrico la sera le risorse alimentari da tutto il mondo e toglie terra agli affamati perché molti dei cereali e dei mangimi destinati animali del nord provengono dall'Asia e dall'America Latina. Un discorso analogo può essere fatto rispetta i pesci. Dopo aver destinato i pesci di bacini del nord, i pescherecci industriali si dirigono sempre più verso le acque del sud e in particolare verso il costo del Senegal, della Namibia, e dell'Indonesia, dove stanno studiando rapidamente tutte le riserve di pesce e mandano i fallimenti pescherecci artigianali che non sono più crescere le basse profondità raggiungibili dalle loro reti. Gli allevamenti hanno anche un risvolto etico perché spesso bestiame è costretto a vivere vita naturale durante i spazi miseri che limitano le capacità di muoversi che stimolano l'aggressività degli animali, così che alle galline della Dulbecco, a maiali vengono tolti i denti, la coda e le orecchie per evitare che si feriscano null'altro.[...] Questo libro, che non è certo un trattato vegetariano o vegano, riassume in poche righe molti dei perché relativi al consumo di carne. Il consumatore critico (e responsabile) deve cominciare a farsi carico del problema se vuole essere coerente con le proprie scelte di equità, questo è quanto mi premeva evidenziare. Poi chi vuole può approfondire i temi legati al vegetarianesimo o al veganesimo, (che giocoforza allargano l'orizzonte prospettico invadendo l'area etica, animica, karmica, di pacifica convivenza) almeno fino a che il pianeta c'è ancora:-( Gianluca ******************* "Il Piccolo Popolo" Associazione Culturale Non-Profit Per un mondo CRUELTY-FREE www.piccolopopolo.org info at piccolopopolo.org ********************** _____ avast! Antivirus <http://www.avast.com> : In partenza messaggio pulito. Virus Database (VPS): 0505-1, 02/02/2005 Controllato il: 04/02/2005 21.25.56 avast! is copyright (c) 2000-2003 ALWIL Software.
- References:
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- From: Osvaldo Pieroni <o.pieroni at unical.it>
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