rassegna stampa: COCA COLA, NUOVE MANIFESTAZIONI IN INDIA



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 19/01/05
COCA COLA, NUOVE MANIFESTAZIONI IN INDIA
Sotto accusa i massicci prelievi d'acqua e l'inquinamento idrico e del suolo
Domani, oltre mille persone sono attese a Plachimada, nello Stato del
Kerala, per bloccare l'ingresso del più grande impianto d'imbottigliamento
di Coca-Cola in India, presidiato da mille giorni e di cui viene chiesta la
chiusura definitiva.

L'impianto è chiuso dal 9 marzo scorso, dopo che le autorità locali non
hanno rinnovato la licenza a Coca-Cola, che è ricorsa alla Corte Suprema.
Sotto accusa sono gli eccessivi prelievi d'acqua, che hanno rovinato le
attività di molti agricoltori della zona, i cui abitanti sono costretti a
lunghi percorsi per approvvigionarsi d'acqua.

Il 6 gennaio, 500 persone hanno manifestato davanti all'impianto di
Mehdiganj, nella regione dell'Uttar Pradesh, dove il 24 novembre un'altra
manifestazione era stata repressa dalla polizia, con 350 arresti. Anche in
questo caso le contestazioni riguardano l'impoverimento delle falde
acquifere, l'inquinamento dell'acqua e del suolo, la distribuzione agli
agricoltori locali di rifiuti tossici come pesticidi.

"Plachimada non è solo un problema locale ma una questione globale. Esso
dimostra come una grande multinazionale faccia profitti a spese della
popolazione", afferma il Comitato di solidarietà con Plachimada, una
coalizione di oltre 30 gruppi del Kerala, che è tra i principali
organizzatori della manifestazione di domani.

"Aumenteremo le difficoltà commerciali di Coca-Cola negli Usa e in Europa,
così come nei mercati emergenti, quali India e Brasile, sino a che la
compagnia non cambierà i suoi comportamenti in India", promette Amit
Srivastava, dell'India Resource Center, un gruppo indo-americano, che
conduce una campagna internazionale sulle responsabilità della
multinazionale.
www.rsinews.it, 14 gennaio 2005