Rassegna stampa: IN COOP TORNA L'ETICHETTA TRASPARENTE



Vi riportiamo l'esito positivo di una interessante iniziativa, promossa
dalla Rete Lilliput, per indurre la Coop a seguire un percorso di reale
trasparenza sulla qualità e tracciabilità del cibo.
Spesso ci sentiamo indifesi davanti alle politiche dei grandi gruppi
dell'agroindustria che limitano i diritti e negano il soddisfacimento dei
nostri bisogni,  pensiamo di non avere possibilità e strumenti capaci di
difenderci, subiamo aumenti dei prezzi e peggioramento della qualità dei
cibi e non riflettiamo mai su quanto i giganti della grande distribuzione
organizzata si reggano su piedi d'argilla, non possano mai permettere la
minima ombra sulla propria immagine poichè è su questo che fondano la  loro
penetrazione nel mercato, su quanto ogni azione pubblica e collettiva che
metta in discussione il loro metodo produttivo/distributivo li costringa a
sedersi ad un tavolo di confronto ed a modificare il loro agire... Anche
piccole iniziative, se riprese e diffuse sul territorio, possono determinare
un cambiamento a favore del cittadino nei rapporti di forza con la Grande
Distribuzione Organizzata.

a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Tratto da Bioagricoltura notizie - 5/3/04
VINCE LA CAMPAGNA LILLIPUZIANA, IN COOP TORNA L'ETICHETTA TRASPARENTE
Sono bastati 15 giorni e oltre 4000 e-mail per garantire il successo della
Campagna "SpronaCoop", promossa dal Centro Nuovo Modello di Svliluppo e da
Rete Lilliput lo scorso 9 febbraio. Attraverso l'invio di email a Coop
Italia, "SpronaCoop" chiedeva al colosso della distribuzione italiana di
reintrodurre l'etichetta trasparente sui prodotti a marchio Coop.
Un'etichetta che permetta ai consumatori di conoscere il nome del produttore
e, quindi, di poter esercitare il diritto di scelta verso quelle merci
compatibili con i propri principi etici. Con il recente restyling del
proprio marchio infatti Coop Italia aveva deciso di togliere questa
indicazione garantendo in prima persona il rispetto degli standard sociali
adottati, grazie alla certificazione SA8000. Oggi con una decisione del
consiglio di amministrazione, Coop Italia ha accolto le critiche che erano
state mosse e ha deciso di reintrodurre, nei tempi tecnici compatibili con
la sostituzione delle etichette, il nome del produttore. "Prendiamo atto di
questa decisione, che rappresenta per noi un momento importante nel percorso
del consumo critico italiano" ha commentato Francuccio Gesualdi, animatore
di "SpronaCoop", una campagna attivata da una rete di cittadini e
associazioni impegnate per la costruzione di un'economia equa, solidale e
sostenibile a livello locale e globale. La campagna è coordinata dal Centro
Nuovo Modello di Sviluppo aderente alla Rete Lilliput, che in Italia ha
lanciato il consumo critico come strumento di pressione nei confronti delle
imprese per indurle a comportamenti sociali e ambientali più responsabili.
(Comunicato stampa)
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