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morti nei cantieri
- Subject: morti nei cantieri
- From: "fra.castracane" <fra.castracane at libero.it>
- Date: Sun, 28 Dec 2003 15:49:54 +0100
Ancora morti nei cantieri. E' in atto una guerra in Italia: una guerra che ogni anno (secondo i dati ufficiali) provoca circa mille morti. Queste sono le cifre conosciute ma non si è in grado di sapere se altre morti vengono nascoste e non denunciate. Di questa guerra è anche difficile conoscere i nomi, le storie e le vite delle vittime. Pochi si mobilitano e quasi nessuno scende in piazza. Nessun giornalista viene mandato come inviato sullo scenario della guerra. Non ci sono funerali di stato e cordogli ufficiali e gli stessi parenti delle vittime accettano questi drammi come inevitabili. Sono i morti sul lavoro. Moltissimi decessi avvengono nei cantieri e quasi mai i responsabili vengono puniti. Cercherò quindi di raccontare la storia quelli che si conoscono, che per misteriosi casi fortuiti riescono a "bucare" il muro di indifferenza e rassegnazione della stampa ufficiale. Uno di questi si chiamava Pietro Martinazzi, aveva 65 anni e alle ore 8 di Lunedì 22 dicembre 2003, è caduto da una scala. Pietro viveva a Berlinghetto, una frazione di Berlingo, un paese in provincia di Brescia. Stava lavorando in un cantiere, assieme ad altri operai che stavano ristrutturando un casale a Diolo di Soragna (nella Bassa parmense). E' caduto da un altezza di tre metri, battendo la testa e rimanendo gravemente ferito. Durante il trasporto è deceduto. Pietro Martinazzi era celibe e viveva con la cognata e il nipote. Avendo prestato il servizio militare nei Bersaglieri, era stato uno dei promotori per la costituzione a Berlingo (poco più di 2mila abitanti) di una sezione dell'Associazione dei fanti piumati che avrebbe dovuto aprire nella prossima primavera. Nel 2003, altri sette bresciani che lavoravano in cantieri in giro per l' Italia e per il mondo sono deceduti. Ecco i loro nomi: Ilario Lorenzetti, 34 anni, deceduto a Liscate di Melzo (Milano) l'8 gennaio 2003, caduto dalla capriata di un capannone che stava montando. Mauro Pedrali, 34 anni, deceduto a Milano il 27 gennaio 2003, colpito alla testa da un pannello di ferro. Antonio Monteverde, sub di 62 anni, deceduto a Ostiglia (Mantova), il 5 marzo 2003, annegato in una vasca di decantazione di una centrale termoelettrica. Donato Sisti, 48 anni, deceduto a Corte de' Frati (Cremona) il 25 marzo 2003, travolto da un TIR. Felice Trinaglia, 59 anni, deceduto a Gaggiano (Milano), il 7 maggio 2003, cadendo da un impalcatura dall'altezza di 14 metri. Raffaele Romele, 50 anni (fratello di un parlamentare di Forza Italia), deceduto a Vibo Valentia il 26 maggio 2003, cadendo dal ponteggio di un ponte dell'autostrada. Dario Migliorati, 27 anni, deceduto il 22 luglio 2003 in Polonia, schiacciato da una delle presse che stava scaricando. Nella provincia di Brescia altre 24 persone sono decedute per incidenti sul lavoro. A tutt'oggi non si hanno notizie sull'andamento delle indagini per definire le responsabilità di tali incidenti.
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