R: Scriviamo agli sponsor dell'AIRC

["A. Manfredi e/o E.M. Iafrate" <manfredi_iafrate@libero.it>]

Ti rendi conto che questa affermazione "Spero che per il futuro verranno
scelte associazioni che non usano animali - di qualsiasi specie siano - cui
devolvere delle donazioni." significa sconsigliare la sperimentazione di
nuove terapie anche sulla specie umana? Se non si possono sperimentare sugli
animali di nessun genere (uomo compreso), come pensate che possa dimostrare
l'efficacia di nuove terapie? Non esiste metodo "in vitro" che garantisca al
100% che il passaggio ad una qualsiasi specie animale (uomo compreso) non
sia un rischio.
Fossi in te io sceglierei, se vogliamo proteggere gli animali, dobbiamo
almeno far rischiare gli uomini. Altrimenti chiudiamo la ricerca medica, e
basta.
Io continuo a lavorare per migliorare le alternative disponibili con i
metodi "in vitro", sperando che un domani, se avrò un tumore (e il rischio
purtroppo è altro per tutti), la scienza avrà fornito strumenti migliori di
quelli che hanno avuto a disposizione per curare mia madre o quelli della
sua generazione.
Erano anni che non mandavo il mio contributo all'AIRC, penso  che la tua
lettera mi ha convinto a farlo.
Elisabetta Iafrate