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Marijuana? Parliamone



MARIJUANA? PARLIAMONE
di Dario Fo e Franca Rame

Il Ministro della Sanità Veronesi é un ministro di una nuova specie: pensa.
Ha avuto il coraggio di dire che il divieto di consumare marijuana é una
follia. Le ragioni sono evidenti. Scusate se lo diciamo ma chi si oppone
alla legalizzazione non ci fa una bella figura. Innanzi tutto, la marijuana
non é una droga pesante. Il suo effetto è inferiore a quello dell'alcool.
L'alcool dà assuefazione fisica la marijuana no. L'alcool provoca migliaia
di morti all'anno per i danni che causa all'organismo, la marijuana neanche
uno. Esiste una dose mortale di alcool, non esiste una dose mortale di
marijuana realmente assorbibile, ci si addormenta prima (cioé per
ammazzarsi con la marijuana ne serve un quintale e te la devono lanciare in
testa dal sesto piano). L'alcool provoca buona parte degli incidenti
stradali: centinaia di morti, migliaia di feriti e miliardi di danni; chi
fuma marijuana é invece un autista più prudente, al di sopra dei 60
chilometri orari di velocità si sente in imbarazzo. Gli ubriachi sono
spesso violenti, i cannabisti sorridono un po' angelici e non reagiscono
nemmeno quando li provochi duramente tirando in ballo la condotta sessuale
della loro mamma. Non é vero che il consumo di marijuana induce al consumo
di cocaina e eroina. In Olanda dove il consumo é legale da 30 anni il
numero dei tossicomani é inferiore alle medie europee. Nel resto d'Europa
coloro che hanno fumato marijuana qualche volta, sono ormai centinaia di
milioni di persone. Il numero dei tossicomani é enormemente più basso.
Sostenere che il consumo di marijuana provoca il passaggio all'eroina é
come dire che chi vota a destra rischia di ritrovarsi a essere padrone di
una rete televisiva. Per contro, il fatto che la marijuana sia stata
dichiarata illegale permette alle organizzazioni mafiose che controllano il
mercato di intascare somme astronomiche di denaro con il quale inquinare il
sistema economico e sociale italiano. Guardando quel che é successo in
America grazie al proibizionismo sugli alcolici, si può capire che la prima
cosa da fare se si vuole realizzare una lotta contro le droghe é di
legalizzarle per togliere il traffico dalle mani della mafia. E in questo
caso non parliamo solo della marijuana ma di tutte le droghe illegali. E
anche se paragoniamo gli effetti della marijuana con quelli del tabacco ne
vien fuori che quest'ultimo é di gran lunga più tossico e nocivo. Con tutto
questo non vogliamo dire che la canapa indiana faccia bene. È un
intossicante e, come il caffé, il the e il pepe ha effetti negativi
sull'organismo umano. Lo abbiamo sempre sostenuto. Però, ultimamente siamo
restati sconcertati davanti a alcune esperienze di cui siamo stati
testimoni. Una nostra parente, giunta a superare i 70 anni senza aver fatto
esperienze psichedeliche, una signora normale insomma, ha iniziato a
soffrire moltissimo per un male chiamato "bocca che brucia", un disturbo
urente che, nonostante il nome, non ha nulla di erotico ed é invece molto
doloroso. Ha visitato i migliori specialisti, ha fatto ogni tipo di cura
arrivando a spendere 64 milioni in 3 anni, tra analisi cliniche e
medicamenti. Era disperata, poi un giovane medico le ha detto: "Signora si
faccia una bella canna di marijuana senza tabacco." Questa nostra parente
ha seguito i consigli del medico e in pochi giorni é guarita ed é anche di
ottimo umore. La sua canna quotidiana ha sostituito i farmaci ansiolitici e
antidepressivi (tutte sostanze legali più dannose per l'organismo della
cannabis). Un altro nostro amico, gravemente ammalato di tumore, era,
oltretutto, distrutto dalla chemioterapia. Ogni 2 giorni prendeva 6
pastiglie di Zofran (costo 181 mila lire). Ma non riusciva comunque a
mangiare niente, vomitava tutto. Poi si ricordò di aver letto sugli
incredibili effetti terapeutici della canapa indiana per mitigare la nausea
da chemioterapia. Grandi problemi per trovare un pò di questa erba
proibita. Riesce a comprarne 50 mila lire, smette di prendere lo Zofran e
si fa invece mezzo litro di tisana di marijuana. Ne beve 2 dita ogni volta
che gli viene la nausea. Ha ripreso a mangiare e addirittura i dolori sono
quasi spariti. Insomma, a volte la marijuana fa bene. E allora, anche chi é
contrario alla legalizzazione della marijuana potrebbe condividere una
legge che consenta di prescriverla per scopi terapeutici e di venderla in
farmacia (come accade in Svizzera e in California) visto che, come si è
detto, ha effetti collaterali infinitamente più blandi di altre medicine e
funziona molto meglio. E se fosse venduta legalmente potrebbe costare meno
di 100 lire al grammo. E si potrebbero usare gli scarti della pianta per
alimentare i vitelli. Molto meglio che nutrirli con carne di bovino in
polvere. La Mucca Pazza e' pericolosa, la Mucca Fatta no. E per concludere
un appello: stiamo raccogliendo testimonianze dirette sull'uso terapeutico
della cannabis (http://www.alcatraz.it/forum) Per ulteriori informazioni
sulla sull'uso terapeutico della canapa http://www.medicalcannabis.it

Dario Fo, Franca Rame e Jacopo Fo