E finalmente qualcosa si muove



Con molto piacere inoltro in questa lista un appello che probabilmente
riceverete da tante altre fonti.
Si tratta di un manifesto che ci chiama a firmare e che chiede l'Unione
di prendere impegni concreti su dieci punti.
Caro Daniele, i tempi sono finalmente maturi.

Non importa se a prima vista i dieci punti espressi nel sito
www.cambiaresipuo.it possono a prima vista parere generici, utopie, o
scarni.
Sono quello verso cui ci stiamo muovendo, e dobbiamo fare sentire la
nostra voce per chiedere se qualcuno in Italia ha un programma
elettorale che possa in qualche modo cominciare a viaggiare su questa
rotta.
Facciamolo girare, facciamolo firmare.
La rete che lo promuove e' vasta. E noi ne siamo i nodi.

Un saluto affettuoso 
Nicoletta

 CAMBIARE SI PUÒ - www.cambiaresipuo.it
 
 Dieci idee per un Paese diverso Siamo cittadini e cittadine, 
 organizzazioni e
 reti sociali, movimenti. Non vogliamo rassegnarci alla fase difficile 
 che il nostro Paese e il mondo
 stanno attraversando. Sentiamo il diritto e il dovere di fare la nostra 
 parte, mentre si
 avvicinano le elezioni politiche.
 L'Italia ha bisogno di un reale e profondo cambiamento. Bisogna battere 
la destra e
 fermare la devastazione economica, sociale, culturale e morale che essa 
 produce.
 Ma alla destra va opposto un disegno realmente alternativo nei valori, 
 nelle pratiche e nelle scelte
 di governo.
 Il nostro Paese ha bisogno di un progetto non subalterno ai poteri e 
 agli interessi forti, alle
 logiche di guerra, di sfruttamento e di ingiustizia che in questi anni 
 hanno prevalso nel pianeta.
 Ha bisogno di un disegno sociale ed economico radicalmente diverso, 
 sottratto alle logiche del
 liberismo e del profitto, capace di produrre risorse e di distribuirle 
 in modo equo, di imporre una
 dimensione sociale ed etica al consumo e alla produzione.
 Un disegno sganciato da obiettivi meramente produttivistici e di 
 crescita quantitativa, mirato
 alla creazione di “valore aggiunto” ecologico e sociale, di
 un’industria 
 di qualità, pulita e di pace.
 È necessario ripensare profondamente sedi e forme della politica, 
 rimettere al centro la partecipazione popolare, rinnovare ed estendere 
 la democrazia, ripartire da contenuti chiari ancorati solidamente ai 
 diritti universali.
 Ci riconosciamo nel movimento globale 'per un altro mondo possibile'
 che 
 in questi ultimi
 anni, in Italia e in tutto il mondo, ha suscitato grandi e importanti 
 energie di cittadinanza sui grandi temi del cambiamento.
 Condividiamo il disegno di una Europa democratica e antirazzista, che  
nasca dal basso,
 fondata sul rifiuto della guerra e sui diritti sociali e politici per
 tutti e tutte.
 Crediamo in un welfare che allarghi e rinnovi la dimensione del 
 pubblico, fondato
 sull'universalità dei diritti e sulla loro esigibilità, come prevede 
l'art. 3 della nostra Costituzione.
 Dalla movimentazione sociale democratica emergono obiettivi concreti e 
 praticabili, che
 indicano con chiarezza i primi essenziali passi da fare per costruire 
 un’Italia diversa.
 Su questi obiettivi vogliamo aprire una grande vertenza democratica, 
 perché siano assunti
 dalle forze che si candidano a battere il governo Berlusconi ed a 
 sostituirlo nella guida del Paese.
 Vogliamo incidere nelle scelte guardando ai contenuti e senza cedere 
 alla logica degli
 schieramenti, dando efficacia e continuità ad uno spazio di autonoma 
 iniziativa dei movimenti
 sociali che viva prima, durante e dopo la scadenza elettorale, capace
 di 
 interagire con
 essa ma anche di guardare oltre. L'impegno dei movimenti sociali per 
 conseguire questi obiettivi
 sarà quello di far vivere questa vertenzialità diffusa anche dopo le 
 elezioni.
 
 
 PRIMI FIRMATARI
> 
> Fabio Alberti, presidente Un Ponte per...
> Stefano Anastasia, Centro Riforma dello Stato
> Giuseppe Beccia, coordinatore Uds
> Grazia Bellini, coordinatrice Tavola della Pace
> Sergio Bellucci, Associazione Demote
> Paolo Beni, presidente nazionale Arci
> Gianfranco Benzi, Cgil nazionale
> Marco Berlinguer, Transform Italia
> Marco Bersani, Attac
> Ugo Biggeri, presidente Fondazione culturale responsabilità etica
> Albino Bizzotto, Beati i costruttori di pace
> Raffaella Bolini, presidenza nazionale Arci
> Daniele Borghi, presidente ICS
> Rita Borsellino, presidente onoraria di Libera
> Luciana Castellina, giornalista
> Raffaella Chiodo, campagna Sdebitarsi
> Bruno Ciccaglione, SinCobas
> Luigi Ciotti, presidente Libera e Gruppo Abele
> Lisa Clark, Beati i costruttori di pace
> Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom
> Anubi Lussurgiu D’Avossa, Action
> Tonio Dall’Olio, Pax Christi
> Monica Di Sisto, cooperativa Fair
> Tommaso Fattori, Forum dei movimenti per l’acqua
> Aldo Garzia, direttore Aprile
> Alessandro Genovesi, Cgil nazionale
> Daniele Giordano, coordinatore nazionale Udu
> Heidi Giuliani
> Giuliano Giuliani
> Patrizio Gonnella, presidente ass. Antigone
> Cristina Gramolini, presidente Arci Lesbica
> Maurizio Gubbiotti, coordinatore segreteria nazionale Legambiente
> Davide Imola, segretario nazionale Nidil Cgil
> Domenico Jervolino, docente universitario, direttore rivista Alternative
> Gianfranco Landi, Un Ponte per...
> Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arci Gay
> Flavio Lotti, coordinatore Tavola della Pace
> Vittorio Lovera, Comitato italiano Tobin tax europea
> Guido Lutrario, Action
> Piero Maestri, Tavolo Bastaguerra
> Giulio Marcon, presidente Lunaria
> Luigi Marini, magistrato
> Alessandra Mecozzi, Fiom nazionale
> Lidia Menapace, portavoce Convenzione Donne contro la guerra
> Filippo Miraglia, resp. immigrazione Arci
> Sandro Morelli, direttore rivista Quale Stato
> Paolo Nerozzi, segretario nazionale Cgil
> Giovanni Palombarini, magistrato
> Enrico Panini, segretario generale Federazione Lavoratori Conoscenza Cgil
> Domenico Pantaleo, segretario generale Cgil Puglia
> Pancho Pardi, docente universitario
> Riccardo Petrella, Comitato internazionale per il Contratto mondiale 
> dell’acqua
> Ciro Pesacane, Forum Ambientalista
> Carlo Podda, segretario generale Funzione Pubblica Cgil
> Giampiero Rasimelli, portavoce Forum del Terzo Settore
> Gianni Rinaldini, segretario generale Fiom
> Franco Russo, Forum per la democrazia costituzionale europea
> Paolo Sabatini, coordinatore nazionale SinCobas
> Raffaele Salinari, presidente Terre des Hommes
> Sergio Segio, rapporto sui Diritti Globali
> Massimo Serafini, segreteria nazionale Legambiente
> Sabina Siniscalchi, direttrice Fondazione culturale responsabilità etica
> Vincenzo Siniscalchi, presidente Sult Alitalia
> Pierluigi Sullo, direttore di Carta
> Nicola Tranfaglia, docente universitario, presidenza associazione Aprile
> Alberto Zoratti, Roba dell’Altro Mondo
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