[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Re: Un sacrilegio più grande delle vignette danesi
- Subject: Re: Un sacrilegio più grande delle vignette danesi
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Sat, 25 Feb 2006 00:04:36 +0100
- Priority: normal
Ecco come creare fondamentalismo e odi e violenza tra le culture...e articoli come quelli di Magdi Allam sono la conferma, perchè poi la gente li prende come verità e vota Lega Nord per paura. Poi perdiamo il lavoro e non abbiamo i soldi per curarci ma tanto siamo contenti perchè hanno messo i blocchi alle frontiere per fronteggiare i barbari musulmani invasori... Vabbè ho già detto troppo... Buonanotte On 24 Feb 2006 at 18:20, associazione Amici di Lazzaro wrote: > > Un sacrilegio più grande delle vignette danesi > Magdi Allam - > > > > > L'esplosione della guerra delle moschee in Iraq è la prova > inequivocabile che il male vero dell'islam si annida al suo interno. > Ed è l'ideologia dell'odio e della morte da parte di coloro che si > sono auto- proclamati detentori della Verità, dell'unico «Vero Islam», > finendo per disconoscere il diritto alla vita di tutti coloro che non > si sottomettono al loro arbitrio. Così come attesta, facendo il > raffronto con la reazione alla pubblicazione delle vignette su > Maometto, che il terrorismo è sempre aggressivo, mai reattivo. Se non > ci fossero i burattinai del terrore che strumentalizzano la religione > e fanno leva sulle frustrazioni delle masse, non ci sarebbe il > terrorismo. L'attentato a opera di terroristi islamici contro la > moschea di Al Askariya di Samarra, uno dei luoghi di culto più sacri > dello sciismo, è un atto indubbiamente sacrilego. Così come sacrilega > è la reazione degli sciiti che hanno incendiato decine di moschee > sunnite e massacrato oltre un centinaio di persone. Questa guerra > delle moschee è certamente ben più grave delle vignette danesi sulla > cui blasfemia si può legittimamente obiettare. In ogni caso non ho > alcun dubbio che è più blasfemo un terrorista suicida islamico che si > fa esplodere all'interno di una moschea facendo strage di fedeli > immaginando di farlo nel nome di Dio e certo di conquistare il > Paradiso, che una caricatura discutibilissima di un vignettista danese > che opera conformemente al diritto costituzionale alla libertà di > espressione. Eppure mentre ovunque le masse musulmane si sono > mobilitate per protestare contro le vignette e gruppi terroristici > hanno distrutto chiese e ambasciate, determinando la morte di > cristiani e musulmani, la reazione nel mondo islamico alla distruzione > e profanazione delle moschee nonché alla strage di musulmani è stata > in proporzione quasi insignificante. Sul perché è doveroso riflettere > approfonditamente. Mi sembra evidente che non si voglia tanto > difendere l'islam quanto aggredire tutti coloro che vengono > considerati dei nemici da parte dei mestatori d'odio e dei burattinai > del terrore. Che sanno benissimo di poter sfruttare e strumentalizzare > l'odio annoso e alimentato ad arte contro gli occidentali, i cristiani > e gli ebrei. Con l'obiettivo di costringere tutti i musulmani a > compattarsi in un blocco monolitico all'insegna della guerra di > religione e di civiltà. Finendo inesorabilmente, perché non c'è un > limite alla violenza cieca, nel baratro della guerra tra gli stessi > musulmani che, a dispetto della litania ideologica sull'unicità > dell'islam, di fatto credono in una religione che da sempre è > fisiologicamente plurale. Una pluralità che, proprio perché non viene > ammessa e rispettata, degenera nella violenza tra gli autoproclamati > custodi dell'ortodossia e gli eretici di turno. La storia dell'islam è > piena di violenze sacrileghe di fronte a cui le vignette su Maometto > fanno sorridere. Si pensi solo alla distruzione nel 1806 da parte dei > wahhabiti della Kaaba, il santuario della Mecca, il luogo più sacro > dell'islam verso cui si rivolgono in preghiera i fedeli cinque volte > al giorno. Mi auguro che riflettano anche i nostri politici che, nel > nome del rispetto dell'islam, si sono affannati a scusarsi per le > vignette su Maometto e per l'attacco al consolato italiano a Bengasi, > fino a tendere lamano al nazi- islamico iraniano Ahmadinejad e a fare > l'occhiolino ai terroristi di Hamas. Quantomeno che siano consapevoli > che la posta in gioco non è l'offesa all'islam, dove gli stessi > musulmani eccellono, ma la paura degli estremisti e dei terroristi > islamici. > > Magdi Allam > > > > 24 febbraio 2006 > >
- References:
- Un sacrilegio più grande delle vignette danesi
- From: "associazione Amici di Lazzaro" <associazioneamicidilazzaro at yahoo.it>
- Un sacrilegio più grande delle vignette danesi
- Prev by Date: Un sacrilegio più grande delle vignette danesi
- Next by Date: Newsletter Conflitti
- Previous by thread: Un sacrilegio più grande delle vignette danesi
- Next by thread: Invito
- Indice: