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Luogo: FRANCIA
Tema: il proteoma ovvero quali proteine formano un orgnismo
Data: 15/01/2001
Fonte: Buongiorno.it
Il proteoma, cioè il corredo proteico di cui sono dotati gli organismi, è
forse importante come il genoma. Tra i primi a raggiungere il traguardo ci
sono l’Istituto Pasteur di Parigi e la società privata francese Hybrigenics
che hanno pubblicato, sull’ultimo numero di Nature, la
mappa di interazione proteica dell’Helicobacter pylori, il batterio che
causa l’ulcera.
Le proteine mappate sono circa 1200, che corrispondono a circa il 50% dell’
intero proteoma del batterio. Secondo gli scienziati, la conoscenza dei
proteomi dei vari organismi viventi avrà un carattere innovativo pari a
quello prodotto dalla conoscenza dei genomi.
Con la conoscenza del proteoma di un essere vivente sarà possibile studiare
le varie patologie in termini di disfunzioni a livello molecolare.

Luogo: U.S.A.
Tema: nuovo tipo di pillola
Data: 17/01/2001
Fonte: Newtecnologies by Buongiorno.it
La somministrazione di farmaci con l'aiuto di piccoli serbatoi
miniaturizzati impiantati sottopelle non e' una novita'. La pillola
intelligente e' pero' un'altra cosa. Ci sono medicine che hanno effetto solo
se rilasciate in un'area precisa dell'organismo. Ma non sempre e' facile
farcele arrivare. Robert Langer e John Santini, i fondatori della
MicroChips, hanno escogitato un "veicolo" tutto particolare. Una pillola che
nasconde centinaia o perfino migliaia di minuscoli scomparti, ciascuno
capace di conservare qualche microgrammo di principio attivo. Le pareti di
questi serbatoi sono fatte di uno speciale polimero capace di dissolversi e
liberare il farmaco a comando. L'impulso puo' provenire da un processore
direttamente a bordo della cyberpillola, oppure da un radiocomando o da un
sensore biochimico. La microfarmacia intelligente puo' essere inghiottita o
inserita dal chirurgo, rilasciando farmaci ad azione molto complessa, come
proteine, ormoni o antidolorifici. http://www.mchips.com

Luogo: U.S.A.
Tema: nuovo sistema di depurazione dell'acqua
Data: 22/01/2001
Fonte: lascopertadellasettimana by Buongiorno.it
La proprietà che l’acqua ha di dissolvere innumerevoli sostanze ha numerose
applicazioni
vantaggiose per l’uomo, ma in essa, sempre più spesso, si dissolvono anche
grandi quantità di sostanze inquinanti, tra cui diversi tipi di metalli.
Questi sono difficili da estrarre o almeno lo erano prima della scoperta di
Robin Rogers e dei suoi colleghi dell'Università dell'Alabama, negli U.S.A.
Il team di scienziati ha brevettato un liquido che rompe i legami tra
l'acqua e le molecole di alcuni inquinanti e può agire in modo molto
selettivo. Esso infatti contiene alcuni atomi di zolfo e gruppi di urea che,
come piccole pinze, agganciano i metalli nocivi. Il solvente appartiene alla
categoria di sali chiamati liquidi ionici e potrà essere sostituito ad
alcuni liquidi infiammabili e ai solventi organici usati comunemente
nei processi industriali. Grazie a questa scoperta quindi, i metalli pesanti
molto tossici come cadmio e mercurio resteranno separati dall’acqua e
potranno essere asportati più facilmente.