Ecco qui le ultime
notizie che ho trovato.
A
presto!
Annarita
Luogo: Norvegia Tema: Nobel al “Nelson Mandela”
dell’Asia Data: 13/10/2000 Fonte: Misna E’ il settantaquattrenne
presidente sudcoreano Kim Dae-jung, promotore della “sunshine policy” (la
politica di distensione tra le due Coree), il vincitore del Premio Nobel per la
Pace 2000. Brillante uomo d’affari, protagonista di quarant’anni di lotta per la
libertà del suo paese, fu imprigionato durante l’invasione nordcoreana del 1950
e salvato dallo sbarco delle truppe americane. Nel 1961ottenne un seggio
parlamentare ma tre giorni dopo fu arrestato durante il colpo di Stato del
generale Park Chung Hee. Durante la dittatura militare, prima con Park Chung Hee
(1961-79), poi con Chung Doo-hwan (1980-88), fece complessivamente 7 anni di
prigione. Un attentato, mascherato da incidente stradale, lo rese zoppo e
costrinse la sua seconda moglie alla sedia a rotelle; in seguito venne rapito e
salvato in extremis, poi arrestato e condannato a morte come leader
dell’opposizione. La pena fu tramutata in ergastolo, poi in esilio. Dopo due
sconfitte alle elezioni presidenziali, Kim viene nominato Presidente della Corea
del Sud nel 1997. Ad un giornalista che gli chiedeva il segreto del suo
coraggio, Kim ha risposto: “Nelle difficoltà incontrate in oltre quarant’anni di
attività politica ho attinto forza e coraggio a due sorgenti. Una è la
religione. Come cristiano ho sempre creduto che Dio è con me e mi guida sulla
giusta via. La seconda è la mia visione della storia. Nella storia coloro che
combattono per la libertà o per la giustizia sono sempre vittoriosi, o durante
questa vita o dopo”. Il premio (circa 2 miliardi di lire), verrà consegnato al
Presidente il 10 dicembre prossimo.
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Luogo: Norvegia Tema: denunciati favoreggiatori della
mutilazione femminile Data: 13/10/2000 Fonte: Feminist Majority
Foundation, The Independent Due leader religiosi islamici del Gambia, uno dei
quali leader del Muslim Council di Oslo, ed un somalo, sono stati accusati di
aiutare e favorire la pratica della mutilazione genitale femminile (FGM) in
Norvegia. Secondo le accuse, i leader religiosi avrebbero cercato di convincere
con informazioni ingannevoli una ragazza somala a sottoporsi all’operazione,
affermando che “la pratica non è né dolorosa né pericolosa”. Se riconosciuti
colpevoli i tre rischiano dai tre agli otto anni di prigione. La messa sotto
accusa di questi uomini rappresenta un enorme passo avanti del governo norvegese
nella lotta contro la mutilazione delle donne africane immigrate in Europa.
Considerata dalle società africane tradizionali una garanzia della verginità di
una donna, la FGM viene praticata sotterraneamente nei paesi europei o nel paese
di origine cui le famiglie mandano le ragazze. Le vittime di questa pratica,
eseguita quasi sempre senza anestesia ed in condizioni di scarsa igiene,
rischiano la morte per emorragia ed infezioni, e sono destinate a gravi disturbi
come serie complicazioni in gravidanza e disfunzioni sessuali.
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Luogo: Ravenna (Italia) Tema: festa per lo sport
“rosa” Data: 10/10/2000 Fonte: Spazio donna Le ultime Olimpiadi di
Sydney hanno mostrato che, almeno nello sport, la parità uomo-donna può dirsi
raggiunta: su 13 ori conquistati dall’Italia, 7 sono stati vinti dagli uomini e
6 dalle donne. Questo risultato senza precedenti è stato festeggiato a Ravenna
dal Festival dello Sport femminile organizzato dall’Assit, associazione nata
dalla volontà delle atlete delle maggiori nazionali italiane per portare
l’attenzione sullo sport femminile in Italia. Durante la manifestazione sono
stati assegnati speciali Awards per lo sport rosa ad atlete selezionate da una
giuria di giornalisti di fama mondiale.
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