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Messaggio originale -----
Da: "info at vagabondidipace.org"
<info at vagabondidipace.org>
A: balcani at peacelink.it
Inviato:
Martedì 26 febbraio 2008, 12:09:27
Oggetto: re: così è meglio? corso di
lingua "ex serbo-croata"
Come sempre su questa lista quando qualcuno
pubblica qualche
iniziativa, specie se si parla di lingua, viene
azzannato
dai "puristi", quanto puritisi poi non lo so, primi
della
classe so tutto io, i cui punti di partenza, sembrano
essere, del
loro discorso è di parlare ad una massa di
ignoranti, come se in questi
anni centinaia di associazioni
di volontatiato internazionalista non
abbiano frequentato i
Balcani, non abbiano approfondito la cultura degli
stessi,
non abbiano studiato ed appreso sul campo, tra la gente,
come si
parla, che sa quando scrive un documento per il
ministero della Republika
Serba deve usare altri termini
rispetto al medesimo documento, ai medesimi
contenuti, se
deve presentarlo al ministero della
Federazione
croato-musulmana. Siamo massa ingenua? Siamo
volontari
all'acqua di rose-salviamoci l'anima. No cazzo,
sono
centinaia, se non migliaia di persone che 365 giorni
l'anno
lavorano volontariamente per i progetti in cui credono, per
le
relazioni che stanno aiutando a ricostruirsi, per le cose
che si
ricotruiscono materialmente e immaterialmente.
E le associazioni non sono
solo IPSIA o il Collettivo
Vagabondi di Pace, ce ne sono centinaia, ma
forse tutto
questo sfugge ai soloni presenti in questa mailing
list,
forse solo loro hanno diritto a parlare, no scusate, a
sancire ciò
che è buon e ciò che è stolto, ad
insegnare, forse è davvero tempo sprecato
rispondervi e
restare in questa mailng list, che appena ci si mette
piede
si viene azzanati.
Molte cose ci dividono e ci differenziano
da IPSIA ma questo
non ci esime dall'essere solidali con chi cerca di
creare
strumenti utili, come lo è un corso di lingua, ai
volontari che
vogliono interagire con i Balcani, che a
differenza di molte altre
associazioni, vogliono che i
propri volontari si immergano il più possibile
nel
contesto dove vanno ad operare, per respirarlo, per
creare
relazioni.
Limonta Roberto per il Collettivo Vagabondi di
Pace
----- Original Message -----
Da : "smaraone" <
smaraone at email.it>
A : <
balcani at peacelink.it>
Oggetto
: così è meglio? corso di lingua "ex
serbo-croata"
Data : Tue, 26 Feb
2008 10:24:00 +0100
> ah ah, comincio con una risata in primis
perchè ridere
fa
> bene invece che stare ingrugniti a pensare a: si
scrive
> bosnjak, bosniaco, bosgnjacckkko!? che fatica!
>
>
e poi rido di gusto, perchè ho pensato, prima di mandare
> la mail a
balcani@peacelink che qualcuno si sarebbe subito
> scaldato sui tasti,
rispondendo esattamente come già
> rispose mesi fa per un'altra similare
questione..
>
> ma poi ho pensato che forse a qualche "povero
italiano"
> sarebbe interessato un corso base di una lingua sì
>
complessa! e magari c'è ancora qualcuno che legge su
> questa lista,
nonostante la povertà di interventi che
> offre.
>
> ma
comunque mi "dispiace" dover esordire subito dicendo
> che siamo
estremamente seri. sono anni che siamo seri. ma
> già.. voi siete sempre
i più seri, e a tratti
sterili.
>
> .. dovreste smettere di
fare le solite polemiche quando
> qualche italiano si "inventa" dei
corsi di lingua, al di
> là del pedigree del docente, che nemmeno sapete
chi sia,
> pensate al perchè, lo si fa.
>
> ma lo sapete
voi difensori della "lingua pura" che quando
> andate sui siti ufficiali
dei ministeri della BiH (ma non
> solo della BiH) vi viene chiesto di
scegliere in che
> lingua aprire i siti.... e che lingue compaiono?
ma
> daaaaiiiiiii: hrvatski, srpski, bosanski. ma come mai????
>
> ma siamo stati noi italiani a volerlo?
>
> o il problema
è altrove? pensate davvero che non avremmo
> tutti preferito che
esistesse "solamente" il serbo-croato?
> pensate davvero che non
conosciamo in minimo la lingua, la
> cultura, la letteratura del vostro
paese, così come
> giustamente voi conoscete dante e petrarca? è
davvero
> impossibile per voi pensare che un italiano possa
>
approfondire una materia che non sia solo l'italiano???
>
> ma
cavoli, come mai possono esserci esperti di tedesco,
> russo, spagnolo o
cinese ed essere italiani, ma non
> possiamo avere qualcheduno che abbia
studiato e - anche-
> amato quello che è "ex-jugo"?
>
>
come lo chiamiamo il corso, corso di ex serbo croato?
>
> già,
peccato che poi parli con un serbo di bosnia e ti
> dice che parla
SERBO, per non parlare dei croati
> d'erzegovina (vedi esperienze con
scuole e ministeri ed
> altre doppie istituzioni mostarine) che quando
mandi loro
> un documento scritto in "serbo-croato" ti dicono:
dovete
> FARLO TRADURRE A ZAGABRIA? volete altri inutili e
stupidi
> esempi? ne ho a centinaia. è a me che viene l'ulcera
>
quando devo ricordarmi parlando a Mostar di dire tisuca
> invece di
hiljada o listopad invece di oktobar?
>
> quindi smettetela con
le polemiche sulle "vostre lingue"
> quello che interessa a noi è che i
nostri volontari in
un
> modo o in un altro, sia jekavo sia ekavo sia
ikavo,
> riescano a comunicare con la "vostra" gente, fose anche
>
solo per comprare del hljeb-hleb-kruh o per sapere dove
> diavolo sta la
stanica-kolodvor del voz-vlak, o andare al
> pozoriste-kazaliste in
santa pace dopo aver studiato alla
> fakultet-sveuciliste un po' di
hrvatski o srpski, ma non
> certo il srpsko-hrvatski....
>
> ma già..... forse per voi è brutto che i bambini siano
> serbi,
croati o bosgnacchi o come li volete chiamare
> giochino con dei
volontari italiani che riescono a parlare
> la loro lingua, forse è
brutto che le anziane signore in
> krajina o in slavonia o nelle enclavi
serbe del kosovo
> siano contente a sentire qualcuno che parla la
"loro"
> lingua, forse per voi è STRANO che chiunque con il
quale
> ci interfacciamo nella ex jugo si stupisca (non è un
>
termine scelto a casa: stupore!) che noi parliamo la
> "loro"
lingua.
>
> sia "vasa", sia "nasa", sia di chi volete, a me
importa
> che si parli, e non a vuoto.
>
> ah, cavoli!
pensate che c'è anche un modulo di
> cirillico... sapete, nella RS le
indicazioni stradali sono
> in alfabeto cirillico, cosa che nemmeno a
belgrado...
> almeno nelle autostrade serbe c'è il doppio
alfabeto.
>
> e qui chiudo, in attesa che finalmente invece
di
> polemizzare, organizziate un corso della
"vostra".
chissà
> com'è ogni volta è così facile "scaldare" gli
animi
per
> questa cosa, ma alla fine di contro non ci siano
proposte
> concrete e fattive...
>
> e un augurio... viva
l'accademia, ma non quella della
> crusca, della Kruska!
>
> ZIVIJELI, ZIVELI, NAZDRAVLJE!
>
> silvia
>
> ----- Original Message -----
> From: Ivan P.
Istrijan
> To:
balcani at peacelink.it >
Sent: Tuesday, February 26, 2008 9:29 AM
> Subject: Re: corso di
lingua serbo-croata-bosniaca
>
>
> Grazie dell'
informazione. Avrei perplessita' di
> suggerire a qualcuno il corso di
lingua bosniaca, cioe',
> bosgnacca, il che corrisponde alla traduzione
in italiano
> di "bosnjacki".
> Dunque, secondo voi, Ivo
Andric, scrittore jugoslavo,
> nato in Bosnia-Erzegovina, premio Nobel
per il romanzo "Na
> Drini cuprija", avrebbe scritto il suo romanzo e
altri
> scritti di Bosnia in "bosgnacco" soltanto perche' ha
usato
> dei "turcismi"?!
> Ho scritto il titolo del libro
in lingua originale,
> giusto perche' per il "ponte", il grande
scrittore non ha
> usato il serbo-croato "most", bensi' "cuprija"
(leggi
> ciupria, perche' manca "l' accento" sulla C).
> Si
sa che per descrivere i fatti pertinenti al luogo si
> usa la parlata
dello stesso. Esempio ne e' la Deleda,
> sarda, (scusate se ho omesso
qualche doppia)
> Un consiglio, siate seri! Non date retta al
"primo"
> bosgnaco o bosgnaca che capita!
> Ivan
> ----- Original Message -----
> From:
Silvia Maraone IPSIA
> To: Undisclosed-Recipient:
> Sent: Monday, February 25, 2008 6:02 PM
>
Subject: corso di lingua serbo-croata-bosniaca
>
>
> riprendono come da tradizione i corsi base di
lingua
> "SCB" organizzati da IPSIA rivolti in particolare ai
>
volontari dei campi di lavoro e a chiunque voglia
> avvicinarsi a questa
lingua.
>
> i corsi si svolgeranno il lunedì, a
partire dal 10
> marzo 2008, dalle ore 20.00 alle ore 21.30 e
termineranno
> attorno a metà giugno.
>
> si
terranno con cadenza settimanale presso le Acli di
> Milano in Via della
Signora 3 (MM Duomo, dietro
> l'università Statale).
>
> durante il corso verrà distribuito il necessario
>
materiale didattico (testo, fotocopie, film in dvd) per
> seguire le
lezioni.
>
> la quota di partecipazione per il corso
di 3 mesi
> (circa 14 lezioni) sarà di 50 euro.
>
>
le lezioni saranno tenute da Silvio Ziliotto, dottore
> in
letteratura serbo-croata, traduttore e consulente per
> le letterature
della ex Jugoslavia.
>
> si prega di inviare le
proprie adesioni entro e non
> oltre il 5 marzo specificando i propri
riferimenti
> (telefono e mail), un'eventuale conoscenza pregressa
della
> lingua, conoscenza del contesto e motivo di interesse
per
> la partecipazione al corso.
>
> per
maggiori informazioni:
>
> silvia maraone -
02.77.23.285 - mail:
>
terre.liberta at acli.it>
>
>
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