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l'ultima lettera a Milosevic, da Ivan Stambolic
- Subject: l'ultima lettera a Milosevic, da Ivan Stambolic
- From: "Dk" <dragomir_k at libero.it>
- Date: Thu, 7 Jun 2001 21:05:03 +0200
- Priority: normal
In fondo allego il testo - ultima lettera di Ivan Stambolic, a S.Milosevic. Nel Agosto 2000, è misteriosamente scomparso Ivan Stambolic, l'uomo che ha portato avanti con se, a quasi accanto il se, Slobodan Milosevic. Eravano colleghi del lavoro nella medesima impresa Naftagas. Stambolic non approvava la introduzione del nazionalismo e revanchismo nella politica del partito comunista serbo, e fu detronnizato in pessimo modo, se non sbaglio, nel 1987-88, sull' Ottava Sessione del PK Serbo. La figlia di Ivan Stambolic, mi ricordo di aver letto, era morta nel pessimo incidente stradale, e suo padre era sempre convinto che questo atto era la rivendicazione di Milosevic e suoi uomini di sicurezza. Io personalmente, sono convinto. Ugualmente, si intuisce molto che dietro il sequestro di Ivan Stambolic, stava Milosevic. Prove grandi non ci sono. Si sa che Stambolic, per suo conto, essendo attivo nel ambito di ricostruzione dei legami con i progressisti di tutte le ex-reppubliche jugoslave, lavorava fortemente nell' anno scorso, di trovare le intese per un risveglio luminoso del regione. Non si sa neanche chi stava dietro i ordini di uccisione del giudice Arsenijevic (Aksentijevic?) che portava avanti le indagini contro i cappi grossi della mafia serba, ed un giorno il corpo del giudice era ritrovato nel Danubio, giù dal Belgrado. L' indagine sulla scomparsa di Ivan Stambolic continua, ma non si sa molto, quasi nulla. Lui sarà ricordato come un uomo forte, nonostante apparteneva, per un periodo, alla burocrazia del partito, che aveva partorito il più machinoso mechanismo di manipolazione delle paure della gente: il nazionalismo e sciovinismo. Dk -- ---Segue la traduzione del testo.--- (fonte notizie B-92, del 05.06.2001) L’ultima lettera di Ivan Stambolic, a Milosevic Il settimanale belgradese "Reporter" a mercoledì scorso, 06.06.2001. ha pubblicato l’ ultima lettera che Ivan Stambolic, aveva inviato, dopo gli eventi del Marzo 1991. a Slobodan Milosevic, appellando su di lui di dare dimissioni irrevocabili in quel momento. Nella introduzione alla lettera, la redazione accenna che la stessa fu scritta nel periodo Marzo-Aprile 1991. quattro anni e mezzo dopo la Ottava sessione del Partito Comunista della Repubblica di Serbia, scritta immediatamente dopo gli eventi di 9. Marzo, e prima del uragano della guerra. “Mi hai isolato da tutti e da tutto, contando sulla tua conoscenza delle mie caratteristiche personali. Nei tre anni e mezzo, hai condensato ed sperimentato tutto il più nero e più peggiore dei tempi i quali, sulle parole, critichi volentieri e soventemente. Ingannavi la gente, le organizzazioni, i movimenti, lo stato...I fregati e distrutti diventano il tuo specchio maledetto. “Nel mio asilo di silenzio, la sensazione di responsabilità personale mi opprimeva, di averti portato io fino alle mie stesse spalle, nelle quali hai guardato lungo. Ho mancato soltanto di darti anche il coltello. E perfino te l’ho dato. Non perdevi tempo. Hai ripetuto, non soltanto in questo, la peggiore parte della storia serba, deprezzando e pensando come se noi Serbi non avessimo l’altra storia, tranne questa. Ogni talvolta mi sembra che tu vuoi bene alla Serbia, solo dalla parte tenebrosa. “ Nei tuoi giornali, Slobodane Milosevicu, subito dopo la Ottava Sessione, ho letto che anche il mio seme mi si deve sradicare completamente!’ Almeno ora, senti per caso, il peso di tale ‘campagna politica’, che avevi nominato nobilmente “la differenziazione’? In quel momento, mentre queste parole e i ordini malvagi venivano trasmessi ai media, ti ho telefonato per l’ultima volta. Nel furore, e probabilmente nella paura, non so neanche che cosa ti avevo scaricato nella cuffia. So soltanto che nella sua difesa avevi da dire che questo lo facevano gli altri e che la stampa era libera. Come anche so che non avevi accennato, neanche con le indicazioni lontani, la possibilità di smentita delle menzogne, ne che le parole e ordini malvagi potevano essere rettificati. “Che cosa mi ha indotto di rivolgermi a te, proprio ora? Il sangue! Sangue nuovamente! Il sangue è stata versata sulle strade belgradesi, Slobodane Milosevicu, la quale non potrà essere lavata mai più. E’ stata versata nel giorno di 9. Marzo, nel quale momento inizio scriverti questa lettera....Siamo stufi di tua politica anti-serba! Slobodane Milosevicu, tu non sai che cosa siano i Serbi e la Serbia! Perciò, vai Slobodane Milosevicu. Ritirati, di propria volontà, come facevi anche le altre tue mosse! Le tue dimissioni saranno accettate come il gesto del uomo, che finalmente, comunque, ha capito la sua vera missione. La profonda gratitudine del popolo per le tue dimissioni, ti salverà del linciaggio sociale e morale, al quale tu e i tuoi seguaci avete sottoposto i vs. predecessori. Il dramma è grande e quando l’eroe è piccolo, il dramma stesso non viene determinato dalla grandezza del eroe. Finisci ‘l ultimo atto, Slobodane Milosevicu! "E quando darai le dimissioni, il che dovresti fare presto, la gente ne dubiterà, saranno impauriti che il gesto non si converti in un nuovo ordine diabolico, siccome abituati che le tue parole di oggi, non sono più quelle di domani, sono nulle o significano qualcosa’ altro. Con le dimissioni irrevocabili potrà convincere i tuoi concittadini e tutto il mondo, che dal Kosovo non volevi creare il Apartheid Balcanico, dalla Jugoslavija - una rovina, e dalla Serbia - un martire. Cogli l’occasione di restituire il potere, almeno regolarmente. “Ritirandosi senza la via di ritorno, andando via per sempre, troverai quel Slobodan Milosevic del quale nessuno avrà più paura, tranne te...Non mi è chiaro che cosa volevi avere tranne il potere nudo, però sapevo sempre, che la Serbia libera e con se stessa, non vuole quello che voi tu. --in serbocroato-- Beogradski nedeljnik "Reporter" u sredu ekskluzivno objavljuje poslednje pismo koje je Ivan Stambolic, posle martovskih dogadjaja 1991.godine, napisao Slobodanu Milosevicu, pozivajuci ga da podnese neopozivu ostavku. U redakcijskom uvodu navodi se da je pismo pisano u periodu mart-april 1991. godine, cetiri i po godine posle Osme sednice, neposredno posle dogadjaja 9. marta i neposredno pre nastupajuceg ratnog vihora. "Izolovao si me od svih i svega, racunajuci i na moje, tebi dobro poznate ljudske osobine. U tri i po godine zgusnuo si i isprobao sve najcrnje i najgore iz onog vremena na koje se, inace, na recima, rado i silovito obrusavas. Varao si ili unistavao ljude, organizacije, pokrete, drzavu... Prevareni i unisteni postaju tvoje ukleto ogledalo", porucuje Stambolic u pismu. "Pritiskao me je, takodje, u azilu cutanja, osecaj odgovornosti sto sam te sam doveo do pred sama svoja ledja, a u njih si dugo gledao. Samo je trebalo da ti i noz dam. A i njega sam ti dao. Ti ni casa nisi casio. Ponovio si, ne samo u ovoj stvari, losu stranu srpske istorije, misleci, mozda potcenjivacki, da mi Srbi druge istorije i nemamo. Ponekad mi se cini da ti Srbiju i razumes i volis samo s njene tamne strane", stoji u Stabolicevom pismu Milosevicu. "U tvojim novinama, Slobodane Milosevicu", nastavlja Stambolic, "ubrzo posle Osme sednice, procitah 'da mi i seme u korenu treba satrti'! Osecas li, bar danas, svu tezinu takve 'politicke kampanje', koju si birokratski otmeno nazvao 'diferencijacijom'? Tada sam te, kada su te zle reci i zli nalozi odlazili na javnu scenu, poslednji put telefonom pozvao. U besu, a valjda i strahu, vise ne znam sta sam ti u slusalicu izgrmeo. Znam da si u svoju odbranu jedino govorio da to rade drugi i da je stampa slobodna. I znam da ni u dalekim naznakama nisi pomenuo mogucnost da se lazi mogu demantovati, a zle reci i zli nalozi nazvati pravim imenom". Obrazlazuci zasto pismo pise bas tada, Stambolic navodi: "Pa, sta me je onda navelo da ti se bas sada obratim? Krv! Opet smrt! Krv je pala na beogradskim ulicama, Slobodane Milosevicu, da se vise nikada i nicim ne opere. Pala je 9. marta u casu kada ovo pismo zapocinjem... Dosta nam je tvoje antisrpske politike! Ti ne znas, Slobodane Milosevicu, ni ko su Srbi, ni sta je Srbija! Zato, Slobodane Milosevicu, otidji. Povuci se sam, samovoljno, kao sto si i sve drugo cinio! Tvoja ostavka ce biti prihvacena kao cin coveka koji je, na kraju, ipak shvatio svoju pravu sansu. Duboka zahvalnost naroda na ostavci spasce te socijalnog i moralnog linca, kakvom ste ti i tvoji pazevi izlozili svoje prethodnike. Drama je velika i kada je junak mali, velicinu drame ne odredjuje velicina junaka. Odigraj, Slobodane Milosevicu, i poslednji cin!" Stambolic dalje obrazlaze svoj apel: "I kad podneses ostavku, sto bi brzo morao da ucinis, ljudi ce sumnjati u nju, plasice se da se ne preobrati u neki novi pakleni nalog, naviknuti da svaka tvoja rec od danas vec sutra ne znaci nista ili znaci nesto drugo. Jedino neopozivom ostavkom mozes uveriti svoje sugradjane i citav svet da nisi zeleo da od Kosova stvoris balkanski aparthejd, od Jugoslavije rusevinu, a od Srbije napustenu mucenicu. Iskoristi priliku da vlast bar vratis regularno". "Povlaceci se bez odstupnice, odlazeci zauvek, vratices se, mozda, onome Slobodanu Milosevicu, od koga se nece plasiti niko sem tebe... Ne znam sta si sve hteo sem gole vlasti, ali sam oduvek znao da to sto ti hoces Srbija, kad je slobodna i svoja, nece", zakljucuje Stambolic u poslednjem pismu Milosevicu, prenosi Fonet.
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