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Re: Croazia?
- Subject: Re: Croazia?
- From: Paola Lucchesi <paola.lucchesi at mail.inet.it>
- Date: Sat, 7 Apr 2001 11:55:48 +0200
Il messaggio non era concluso, non mi ero accorta che era finito incompleto nella posta in uscita... Vabbe' ripigliamo un po' il filo. On 6 Apr 2001, at 11:47, Paola Lucchesi wrote: > Accanto a questo premier un po' grigiotto, del quale probabilmente > nessuno ricorda ne' la faccia ne' il nome, >DK La persona che ha votato per la seccessione dalla SFRJ, era griggio è rimane griggio. Ancora più griggio di lui, è soltanto Budisha. Budisa e' squallido, non grigio >c'e' un presidente della > repubblica simpaticone e gigione, a livello individuale gran brava > persona piena di buon senso - >DK E' logico, tu come giornalista devi scrivere un pò un maniera neutra su tutti e tutto (ma non proprio?). Questo simpaticone si era giurato, mente era il presidente di turno di SFRJ, di esser ricordato come il suo ultimo presidente. Beh, io non passo esattamente per essere un tipo accomodante, eheheheh... Comunque non "devo" niente, anche perche' non mi paga nessuno per quel che scrivo qui - magari! E' un'opinione del tutto personale - come sempre - ma leggi meglio quello che ho scritto: che Mesic sia una persona piacevole (se non altro ha quella cosa rara, il senso dell'umorismo, in un panorama dominato da machos stile peronista che si prendono tutti molto sul serio), non toglie che sia un bel disastro per il suo paese, il quale sta finendo sbranato pezzo a pezzo. Come accadra' ora alla Serbia, a meno che non salti fuori qualche idea piu' concreta che non difendere Milosevic... En passant, mi scoccia sempre che finisca nel dimenticatoio della storia un periodo piuttosto lungo (almeno due anni, ma potremmo andare piu' indietro, fino alla morte di Tito), nel quale si cerco' inutilmente di portare avanti una qualche riforma della SFRJ, se ti ricordi si parlava di varie possibilita' (confederazione, federazione "asimmetrica" etc.etc.), e questo molto PRIMA dell'uscita di Slovenia e Croazia, per non parlare delle guerre. La SFRJ cosi' com'era non lasciava contento nessuno, era semplicemente uno stato che aveva urgente bisogno di adattarsi ai tempi che cambiavano. E' un'enorme, direi criminale, responsabilita' della fantomatica "Europa" (per non parlare dei signori del mondo laggiu' oltremare) non aver fornito la minima assistenza ad un processo di transizione, che poteva benissimo avvenire senza questo macello. E assistenza non ci fu perche' tutti erano troppo impegnati a fare lauti affari col centro del potere, che era prepotente e mal gestito. Ma faceva "business" con tutto il mondo, e faceva comodo a tutti. Si cerco' quindi in tutti i modi di puntellare quel centro di potere, contro ogni logica e saggezza. Il paese semplicemente non funzionava, senza cambiamenti sarebbe andato a rotoli comunque, anche con Slovenia e Croazia ancora dentro. L'altro piccolo dettaglio di cui tutti si scordano e' che nell'89 venne giu' un certo manufatto architettonico nel cuor di Berlino, cambiando faccia al mondo con rapidita' insospettata. Senza piu' Tito e senza piu' il ruolo di cuscinetto fra due superpotenze (una delle quali ando' rapidamente in vacca), la Jugoslavia aveva finito di vivere di rendita. Il conto da pagare sarebbe arrivato comunque. Inutile quindi incazzarsi coi Mesic, coi Tudjman, e neppure... no, per certi versi neppure con Milosevic. Tutti hanno le loro responsabilita' (e il conto da pagare in un modo o nell'altro arriva sempre), ma sono anche cio' che il paese ha espresso, specchio della loro gente. Ed e' la loro gente che ci deve fare i conti, alla fine, in un modo o nell'altro. > Volete sapere come i cittadini della Croazia (dove la dissoccupazione in > media viaggia al 23%, ma in meta' delle regioni sta fra il 30% e il 40%) > stan pagando la corrente elettrica il trenta per cento in piu' della > media di mercato? >DK Siccome la Bosnia esporta l'energia elettrica ad un prezzo di 20-30 Lire/KWH, risulta che qualcuno guadagna due volte. Non so se la Croazia compri energia dalla Bosnia e quanta (se hai dati, me li passi?), ma mi riferivo ad un'altra storia. Targata "Enron", ovvero la piu' grande corporation mondiale dell'energia elettrica (*** a proposito! se per caso stan comprando loro energia in Bosnia, me lo fai sapere?). Un paio d'anni fa promisero a Tudjman che sarebbe stato ricevuto alla Casa Bianca e in cambio si portarono a casa un contratto capestro con la Hrvatska Elektroprivreda dove si parlava della possibilita' di una megacentrale termoelettrica (della quale peraltro la Croazia non ha bisogno), ma il business vero, che parti' subito, era vendere alla HEP un bel po di milioni di kwh a un prezzo rovinoso. La Enron questi scherzetti li fa in mezzo mondo, predilige paesi vulnerabili per varie ragioni (poverta', sottosviluppo, situazioni postbelliche... e ovviamente classi politiche disponibili). Per quel che ha combinato in India si e' beccata un librone di 160 pagine compilato da Human Rights Watch: laggiu' ci sono andati pesantucci, per fare una megacentrale (vedi sopra) si son comprati tutta la polizia locale e fatto picchiare e sbattere in galera gli oppositori fra la popolazione locale. Vi racconto queste cose perche' un certo signore di nome William Montgomery - un anno fa ancora ambasciatore USA a Zagabria - mi risultava di probabile destinazione Belgrado, dopo aver lavorato freneticamente per mesi (prima da Sofia, poi da Budapest) a dare una mano a buttar giu' Milosevic. Lo stesso signore comparve al tiggi' delle otto di sera alla tivu' croata, una bella sera di giugno dell'anno scorso, e pianto' una scenata allucinante perche' il nuovo governo croato stava disperatamente cercando di sfilar la testa dal cappio e rinegoziare il contratto con la Enron. Dopodiche' un certo giornalista di un certo settimanale ci fece su due paginoni che erano cosi' disgustosamente servilisti nei confronti di Piggy (se vedete una foto di Montgomery capirete perche' non resisto alla tentazione di chiamarlo cosi') che ci andai giu' di testa. Basto' una mezzoretta in rete per tirar fuori un bel pacco delle porcherie della Enron in giro per il mondo, e passarle a colleghi giornalisti a Zagabria. Ne venne fuori abbastanza casino, sulla stampa sia da destra sia da sinistra, ma comunque tutto per niente perche' i mastini californiani non mollarono: minacciando penali da settanta milioni di dollari, si portarono a casa il loro business. Del tutto casualmente, qualche mese fa le bollette in Croazia son schizzate su di qualcosa come il trenta per cento... Morale della favola - Tudjman la Casa Bianca non la vide mai, in compenso i due signori di cui sopra, il grigio e il simpatico, ci volarono subito dopo la conferma del contratto (* particolare carino, ci andarono con un normale aereo di linea per dimostrare che era finita l'era del jet personale a disposizione del padre della patria; dopodiche', un grande quotidiano fece malignamente il conto concludendo che pagare il biglietto andata/ritorno, business class, per i due con tutto il loro numeroso staff era venuto a costare una barca di soldi in piu' che non muovere l'aereo presidenziale...). Fecero un gran bel pranzo a Washington, dopo esser passati a salutare Bill, offerto dagli industriali americani.... Sic transit gloria mundi. Ovvero: qualcuno mi da' un'occhiata se Piggy e' veramente sbarcato a Belgrado? E se ci sta, consiglio vivamente di tener d'occhio se e' gia' spuntata una delegazione della Enron, con in mano un bel contratto per la ricostruzione energetica del paese. Amici di Greenpeace mi dicono che stan gia' scorazzando in Bulgaria (Piggy faceva base a Sofia per le sue consultazioni coi politici serbi "amici", dopo la fine dei bombardamenti del '99; e ci aveva fatto l'ambasciatore prima di andare in Croazia). Ah, by the way, Montgomery e' uomo di Bush, del quale la Enron e' uno dei maggiori finanziatori elettorali. Pero', siccome gli affari li sanno fare, sul libro paga ci avevano anche il fior fiore dello State Department dell'era Clinton: tanto per fare un nome, il bel Rubin, portavoce personale della Albright... Nei paesi target quindi le loro delegazioni business di solito si presentano accompagnate dagli ambasciatori USA. Credo sia quello che in terminologia moderna si chiama "sistema paese"? Ok, basta, i miei bambini mi reclamano. Anche loro vogliono una storia, a quest'ora. E a voi, se state buoni, domani vi racconto quella della Bechtel, altra multinazionale americana: altra favola esemplare del Brave New World. Per riscrivere il finale di queste favole, non bastano facili slogan: bisogna farsi un mazzo della malora! E lavorare tanto di INFORMAZIONE , e' una delle poche armi che abbiamo. pero' bisogna far fatica... paola
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