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Madagascar: ancora tensione a Fianara, religiose chiedono al Papa di benedire la scelta dei vescovi a favore della lotta di liberazione nonviolenta




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Fonte:
MISNA - Missionary Service News Agency
www.misna.org
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9 MAR 2002 ore 2:10
SI CONCLUDERÁ LUNEDI LO SCIOPERO GENERALE, ANCORA TESA LA SITUAZIONE A
FIANARANTSOA

È ufficiale: si concluderà lunedì lo sciopero generale che paralizza il
Madagascar dal 28 Gennaio. La notizia è stata annunciata ieri sera da
Jaques Sylla, primo ministro del 'governo parallelo' di Marc
Ravalomanana. La folla era scesa in piazza più di un mese fa per
dimostrare tutto il suo sostegno a Ravalomanana, ritenuto dalla
popolazione il legittimo vincitore delle elezioni già al primo turno. Da
allora nessuno era più tornato a lavoro. Dopo l'insediamento di ieri del
ministro della difesa, il nuovo esecutivo è sostanzialmente insediato.
Nonostante questo però, la situazione nell'isola è ancora estremamente
incerta, soprattutto nelle zone rurali. Sono emersi nuovi particolari
riguardo all'ordigno fatto esplodere ieri mattina nella piazza
principale di Fianarantsoa. Fonti della MISNA riferiscono che verso le
14:45 (ore locali, 12:45 ora italiana) una bomba molotov è stata
lanciata in piazza della Fahamarinana dove si trovavano circa 20 mila
manifestanti. L'esplosione ha causato il ferimento di 10 persone e ha
gettato nel panico il resto dei partecipanti. Si è subito scatenata una
caccia all'uomo da parte degli addetti alla sicurezza del Kmmr (Comitato
pro Ravalomanana ) e qualche minuto dopo è stato individuato e bloccato
un uomo in possesso di una bomba a mano. Nelle stesse ore tre pulmini
sono stati intercettati dagli uomini del Kmmr alle porte di
Fianarantsoa. Si trattava di una spedizione composta da 48 persone
armate di asce, coltelli e bombe molotov, partita da Ihosy (una città
circa 250 chilometri a sud di Fianarantsoa). Secondo le prime
ricostruzioni la spedizione sarebbe stata organizzata dal deputato
locale dell'Arema (Avanguardia della rivoluzione malgascia, il movimento
che sostiene il presidente uscente Didier Ratsiraka), Abodo. Tra le
persone a bordo dei tre mezzi si sarebbe trovata anche la stessa moglie
del deputato. La popolazione nella notte è scesa per strada per
aumentare la sicurezza intorno alla città, si temono infatti nuovi
attacchi, proprio durante le ore notturne. Intanto fonti della MISNA
hanno riferito che i blocchi stradali (Mahajanga, Tulear e
Brickaville) - posti dai sotenitori dell'Arema per impedire il transito
verso la capitale ai veicoli adibiti al trasporto merci- stanno
richiedendo il pagamento di un pedaggio. La riscossione del 'pedaggio'
inizialmente nelle mani dei sostenitori degli uomini dell'Arema, pare
ora sia gestita anche dalla popolazione dei villaggi locali. (MZ)


9 MAR 2002 ore 2:23
RELIGIOSE AL FIANCO DEL LORO POPOLO, PER LA DEMOCRAZIA

Prendendo spunto dal messaggio rivolto domenica scorsa dal Santo Padre
ai dirigenti del Madagascar e a tutta la comunità cristiana locale, la
Conferenza delle superiore maggiori del Paese si è appellata a Giovanni
Paolo II chiedendo il suo sostegno al martoriato popolo malgascio. In
una nota, le religiose hanno precisato che di fronte alla sete di
giustizia della popolazione oppressa, la Chiesa malgascia non può tacere
né restare neutrale. "Si tratta di difendere i valori umani e cristiani
della verità, della giustizia e della libertà", precisano le religiose.
"Si tratta di una lotta di liberazione non violenta, popolare e
democratica - aggiungono - di una folla che vuole costruire il proprio
futuro, che è scesa in piazza spontaneamente". "Se il papa potesse
vedere oggi, come nel corso della sua indimenticabile visita nel 1989,
queste persone riunite pacificamente, cristiani di differenti
confessioni, musulmani o semplicemente credenti delle religioni locali
tradizionali, pregare e manifestare la loro fede in Dio, ne sarebbe
fiero. Questo popolo - proseguono le religiose - prega e digiuna e fa di
tutto per evitare la violenza ed ottenere da Dio la pace e la giustizia
per il proprio Paese. La Conferenza episcopale del Madagascar (Cem) e il
suo presidente, il cardinale Armand Gaëtan Razafindratandra, in
collaborazione con le altre Chiese cristiane sostengono la difesa della
libertà del popolo malgascio nell'ambito di un'azione ecumenica, vissuta
giorno per giorno, che ha spesso richiesto al nostre cardinale delle
prese di posizione coraggiose. Ringraziamo ancora il Santo Padre -
concludono - per la sua vicinanza a questo gregge che confida in lui
come suo unico Pastore. Preghiamo affinché conceda a noi e alla nostra
gente la sua benedizione". (FB)

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Segnialiamo i link:
www.misna.org
www.madagascar-tribune.com
www.reuters.com
http://www.jeuneafrique.com/
http://www.dts.mg/midi/


Per un quadro sintetico della situazione che portò alla prima cacciata
di Ratsiraka nel '91/'93 indichiamo la scheda "Madagascar" curata da
Francesco Varotto (in: MIR Padova, Il puzzle della nonviolenza, Padova
1997, pp. 93-100) e i paragrafi riferiti al Madagascar in "Come i nemici
diventano amici" di Hildegard Mayr (EMI, Bologna 1996, pp. 205-219).

MN/MIR Palermo ( mir_sicilia@yahoo.it ) si sta attivando per la raccolta
di informazioni sulla difficile crisi malgascia degli ultimi giorni.
Chiediamo a chiunque abbia informazioni sulla situazione di metterle a
disposizione.
ACCENDIAMO I RIFLETTORI !


MN/MIR - Palermo