07/03 Bolonga: morire in africa di Aids e Ebola

[Centro Studi Sociali e Politici Giuseppe Donati<gdonati@iperbole.bologna.it>]

Alla fine del 2000 l'Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) stimava in 25 milioni le persone affette da
HIV AIDS nell'Africa subsahariana su un totale di 36
milioni. Quanti tentano di debellare il virus si
scontrano con il problema dell'accesso ai farmaci ovvero
con le politiche delle grandi case farmaceutiche: la
salute sembra essere prima di tutto un affare.


Giovedi' 7 Marzo ore 21
presso l'aula di Istologia
in via Belmeloro 8 a Bologna


ascoltiamo

Dorina TADIELLO

sul tema:

MORIRE IN AFRICA DI
AIDS E EBOLA

Quale il prezzo dell'indifferenza ?


Introducono e moderano

Marta e Angelo STEFANINI - coniugi medici volontari in
Uganda



Dorina Tadiello e' medico missionario da una decina
d'anni in servizio in Uganda.
Il suo lavoro quotidiano e' a fianco dei malati di AIDS
negli ospedali di Lachor e Gulu, nel nord-Uganda.
Negli ultimi mesi ha affrontato anche la terribile
esperienza del virus Ebola.

Del virus dell'Ebola si sa ancora abbastanza poco e non
esiste una vera e propria cura, l'unico strumento a
disposizione è assistere i malati per superare la
malattia.
Dorina Tadiello ha operato durante l'epidemia di Ebola
presso l'ospedale missionario di Lachor (nord Uganda) a
fianco del dott. Matthew Lukwiya, il  medico eroe che
per primo aveva segnalato l'esplosione di un nuovo
focolaio di Ebola in Africa, che aveva organizzato il
reparto di isolamento per i contagiati, che si era
battuto perché le autorità ugandesi e l'Organizzazione
mondiale della Sanità riconoscessero ufficialmente la
presenza dell'epidemia. Durante l'emergenza i missionari
avevano denunciato la mancanza delle più elementari
protezioni per il personale (camici, grembiuli e
maschere). Tuttavia l'assistenza ai contagiati non è
stata interrotta. Per questo una decina tra medici ed
infermieri (compreso il dott. Matthew Lukwiya) sono
deceduti per aver contratto la malattia nel disperato
tentativo di assistere i malati.

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