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Africanews Ottobre 2000 - Ghana



AFRICANEWS - Versione Italiana
Nr.30  - OTTOBRE  2000

Ghana
Guerra senza fine tra religione tradizionale e cristianita'
di Amos Safo


Il conflitto trova sempre nuovi spunti per rinnovarsi. Attualmente e'
il problema dell'insegnamento del cristianesimo a scuola: i
tradizionalisti ritengono non sia corretto e privi i ragazzi del
diritto di scelta della religione.



I ghanesi hanno assistito allo svilupparsi di un conflitto di grosse
proporzioni, quando gli aderenti alla Missione del Rinascimento
Africano ( MRA) sono scesi in piazza per protestare contro
l'insegnamento della religione cristiana nelle scuole pubbliche. Si e'
trattato di un ultimatum o forse di una minaccia da parte dagli
anziani, dei preti divini, delle pretesse e delegati vari adepti a
questa religione che si sono riuniti recentemente per affrontare
importanti questioni riguardanti la loro setta.

Osofo Cofi Amevor, capo della MRA, che guida la rinascita della
religione africana, ha dichiarato che avendo riflettuto sulla
decadenza morale della societa' ghanese e sull'ondata di criminalita'
che la colpisce e' arrivato alla conclusione che il cristianesimo,
quale religione dominante nel paese, ha fatto fiasco e ne e'
responsabile. Con una sua delibera la Missione ha invitato il Governo
a bloccare urgentemente l'indottrinamento cristiano dei bambini nelle
scuole statali, impedire agli insegnanti di obbligare i bambini ad
imparare e recitare preghiere e inni cristiani, introducendo
viceversa per regolamento l'insegnamento della religione tradizionale
africana come materia nelle scuole, college ed universita'.

La Missione sostiene che non e' corretto che lo Stato paghi gli
insegnanti perche' promuovano l'insegnamento ai ragazzi di una sola
religione in un paese laico come il Ghana. Afferma inoltre che questo
stato di cose, oltre ad essere inaccettabile, priva i ragazzi dei loro
diritti umani in quanto deve essere riconosciuto loro il diritto
inalienabile di fare le proprie scelte religiose durante la crescita.
Cio' e' quanto accade in tutti i paesi civili d'Europa e d'America che
i ghanesi ammirano tanto. La Missione inoltre sostiene che
l'insegnamento dei valori cristiani nelle scuole pubbliche, oltre che
interporre un elemento di separazione fra i ragazzi e i loro genitori,
non ha prodotto nulla di buono per il Paese, mentre viceversa ha reso
piuttosto i ragazzi piu' riottosi e predisposti al crimine e
all'immoralita'.

Sulla questione dell'insegnamento della religione tradizionale in
tutte le scuole pubbliche la delibera sostiene che l'attuale
situazione in cui esso e' semplicemente aggiuntivo allo studio delle
religioni straniere ne avvilisce la percezione da parte sia degli
insegnanti che degli studenti. Continua  affermando che e' assai
disdicevole il fatto che le universita' ghanesi non considerino piu'
la religione tradizionale fra i requisiti di ammissione, e,
ritenendolo scorretto e discriminatorio, ne propugna la
reintroduzione.

Malauguratamente per la Missione un gran numero di scuole primarie e
secondarie del paese fa capo a istituzioni missionarie cristiane.
Infatti, reagendo alla delibera, un leader cristiano ha affermato, con
aria di sfida, che, ammesso che ne abbiano la capacita', i credenti
tradizionali dovrebbero costruirsi le loro scuole e le loro
universita' in modo da garantirsi che nessuno indottrini i loro
ragazzi!

La Missione del Rinascimento Africano si trova anche al centro di un
tormentato dibattito nazionale riguardo l'abolizione del "trokosi", un
sistema tradizionale in base al quale alcune giovani ragazze vengono
trattenute con la forza presso luoghi di culto come forma di
espiazione dei peccati dei loro genitori o perfino di parenti lontani.
Sebbene siano innocenti, queste sfortunate vittime sono generalmente
condannate a passare la loro vita in custodia nei luoghi di culto,
venendo usate per lavori a buon mercato e dovendo perfino fare da
mogli di preti di questi luoghi. Alcune di esse, vivendo in
schiavitu', diventano madri di dozzine di figli.

La questione del trokosi e' venuta alla ribalta circa tre anni fa, in
seguito a pressanti articoli giornalistici riguardanti la violazione
dei diritti umani delle vittime. Grazie a questi articoli la
Commissione per i Diritti Umani e la Giustizia Amministrativa insieme
ad alcuni NGO si e' attivata con avvocati e insegnanti pubblici per
assicurare il rilascio di un certo numero di recluse, alcune delle
quali avevano vissuto segregate anche otto anni. Ora, queste ragazze,
con l'assistenza di Plan International, International Needs, Amnesty
International e altre NGO, stanno reintegrandosi imparando diversi
mestieri.

Sebbene questa pratica sia stata fortemente condannata dall'opinione
pubblica ghanese e da alcuni membri della comunita' internazionale, la
Missione del Rinascimento Africano si oppone alla sua messa al bando
dichiarandosi pronta a combattere per la conservazione dei valori
africani. Nel corso di un raduno tenutosi l'anno scorso, infatti, gli
aderenti alla religione tradizionale criticarono rumorosamente i
tentativi del governo e dell'opinione pubblica di abolire cio' che
loro ritenevano le ultime vestigia della religione tradizionale. In
quell'occasione avevano anche dichiarato con forza di essere
intenzionati a combattere con la massima energia per assicurare
sostegno e sopravvivenza a questa pratica.

Nel periodo rivoluzionario guidato da Jerry John Rawlings fra il '79 e
l'81, la Missione del Rinascimento Africano godette di una posizione
privilegiata nel Paese. Alla Missione, per la sua predicazione,
vennero garantiti trenta minuti di trasmissione sulla radio nazionale,
venne loro permesso anche di offrire libagioni durante diverse
importanti cerimonie in giorni festivi, prima che si recitassero
preghiere cristiane e musulmane. Ma, al giorno d'oggi, la Missione
sembra aver perso quella posizione di spicco, per via
dell'introduzione della quarta costituzione repubblicana, nel 1992.

Negli ultimi tre anni i cristiani ed i credenti tradizionali, in
particolar modo quelli del Ga Traditional Council, proprietari
immobiliari ad Accra, si sono scontrati sulla celebrazione del
festival di Homowo, durante il quale suonare il tamburo e fare troppo
baccano sono proibiti per un mese. Homowo significa letteralmente
"allontanare la fame" ed e' celebrato per inaugurare la stagione
agricola. Il festival ha luogo ogni anno in agosto, ma, ogni anno,
prima, in maggio, il Consiglio Tradizionale impone il bando di un mese
del suono dei tamburi. Questa ordinanza ha sempre provocato, nel corso
degli anni, scontri sanguinosi fra il Consiglio ed i cristiani, che
sostengono di non sentirsi vincolati dalle leggi della religione
tradizionale. Due anni fa giovani del Ga hanno preso d'assalto diverse
chiese che si erano opposte all'ordinanza, picchiando i cristiani,
distruggendo i loro strumenti e, pare, portando via le loro questue.

Quest'anno comunque l'Homowo si e' celebrato senza incidenti in
seguito ad un "calumet della pace" fumato fra i leaders delle due
religioni, spinti ad incontrarsi dal Consiglio Regionale di Sicurezza
della Grande Accra.

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Enrico Marcandalli
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