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pinguini



Tempo fa fu resa nota la notizia che in Patagonia si stavano uccidendo migliaia
di pinguini per ricavarne pelle e carne. Oggi si apprende che altri ne muoiono
per colpa del petrolio.
viene in mente la storia della gabbiana di spulveda che muore dando alla luce
una gabbianella.

BUONA LETTURA.
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"LA REPUBBLICA ". Mercoledi', 28 Giugno 2000.
Marea nera, e' strage di pinguini
Il greggio del cargo Treasure invade Robben Island
di RAFFAELLA MENICHINI
ROMA - Estato l'inferno di Nelson Mandela e dei leader della lotta
all'apartheid. Ora per il Sudafrica libero e' un paradiso di bellezze naturali,
un'attrattiva turistica e un simbolo di rivalsa politica. Ma oggi Robben Island,
l'isola-prigione di fronte a Citta' del Capo dove il presidente Mandela e' stato
recluso per 27 anni, e' minacciata da uno dei piu' gravi disastri ambientali degli
ultimi anni nel continente africano.
Una striscia di greggio lunga cinque chilometri, fuoriuscita dalle stive del
cargo Treasure nella notte tra venerdi' e sabato al largo di Citta' del Capo,
minaccia la ricca e rara colonia di pinguini africani che abita l'isola da
decenni, oltre agli splendidi esemplari animali che fanno ormai di quest'isola
una vera riserva ambientale. Ben 74 specie di uccelli, tra cui albatros e
cormorani, foche, anfibi, pinguini, antilopi, cervi, gazzelle, serpenti,
tartarughe. Una riserva .coatta., perche' per secoli Robben Island e' stata
sinonimo di reclusione, isolamento, chiusura: niente caccia, pesca e navigazione
vietate nel luogo dove gli olandesi torturavano i leader delle tribu' locali, gli
inglesi spedivano disertori, criminali e prigionieri politici e piu' tardi
esiliavano lebbrosi e .pazzi., fino a erigere quella fortezza di cemento che ha
per tre decenni rinchiuso le menti piu' brillanti del movimento antiapartheid
sudafricano. Un'isola del dolore votata alla costrizione degli uomini, dove solo
gli elementi naturali hanno potuto svilupparsi in piena liberta' . Ora i
sudafricani vogliono sfruttare questa risorsa .involontaria. e, con l'attenzione
all'ambiente che e' loro prerogativa, hanno creato a Robben Island un'occasione
di turismo: trasformando il carcere in .museo. con tanto di ex detenuti guide, e
facendo vedere ai turisti i pinguini e gli animali in liberta' .
Le prime vittime del disastro, le cui dimensioni sono state circoscritte solo
domenica, sono proprio i pinguini. Sono circa ventimila - e' la terza colonia
africana per importanza - di cui seimila piccoli, e saranno tutti evacuati
dall'isola entro la settimana. Gli esemplari colpiti dalla marea nera sono circa
duemila, ma gli esperti della Fondazione per la conservazione degli uccelli
costieri dicono che .circa il 70% della colonia e' stato coinvolto
dall'inquinamento dell'acqua e della costa.. Il disastro e' cominciato venerdi'
sera quando il cargo Treasure, che trasportava ferro dal Brasile alla Cina, e'
affondata al largo di Citta' del Capo dopo aver ricevuto l'ordine di lasciare le
acque sudafricane per essersi rifiutato di scaricare in porto il suo carico di
1.400 tonnellate di greggio a causa di un'avaria. La fuoriuscita di greggio e'
coincisa con la stagione dell'allevamento dei piccoli pinguini, rendendo
l'emergenza ancora piu' grave. Da domenica sono arrivati a Robben Island, oltre a
centinaia di volontari, esperti e biologi dagli Stati Uniti e dall'Europa per
aiutare nelle delicate operazioni di recupero e pulizia degli animali, che vanno
nutriti e lavati uno ad uno, facendo attenzione anche a tranquillizzarli e a
rimetterli in condizioni di pescare e vivere autonomamente.
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L'uccello nero
salta leggero,
si chiama merlo
senza saperlo.



PIER LUIGI GIACOMONI
rhenus@libero.it

Net-Tamer V 1.11.2 - In Prova

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